PESCARA,
10.1.2017 -
Quello che temevamo è accaduto: cacciatori senza
scrupoli hanno approfittato del cattivo tempo e
delle condizioni di disagio della fauna per
perpetrare, impuniti, vere e proprie stragi.
«Azioni
– racconta Luciano Di Tizio, Delegato WWF
Abruzzo – deprecate anche dalla parte
migliore e più consapevole del mondo venatorio.
Diversi cacciatori e numerosi cittadini si sono
rivolti alle sedi WWF sparse sul territorio per
denunciare una situazione di inaccettabile
"caccia selvaggia", favorita dagli scarsissimi
controlli. Il momento storico particolare, con
gli inevitabili disagi determinati dalla
trasformazione dell’ex Corpo Forestale e con i
pesanti ritardi accumulati per la
riorganizzazione delle Polizie provinciali,
avrebbero dovuto consigliare alla Regione ben
altro atteggiamento, ma la Giunta D’Alfonso
continua a dimostrarsi del tutto disattenta alla
tutela della fauna, al pari del governo che l’ha
preceduta».
Ricordiamo al presidente della Regione e ai suoi
assessori che gli animali selvatici sono un
patrimonio indisponibile dello Stato da tutelare
nell’interesse della comunità nazionale e
internazionale (art. 1 Legge n. 157/92). Questa
stessa legge, la n. 157/92, che tutela la fauna
selvatica e disciplina le attività di caccia,
prevede esplicitamente il divieto di
“cacciare su terreni in tutto o parte coperti da
neve” (tranne che nella zona alpina), e
sugli specchi d’acqua ghiacciati. Un divieto che
andava rafforzato in queste giornate di
eccezionale maltempo con la sospensione per
alcuni giorni del calendario venatorio. Lo hanno
fatto, saggiamente, la Puglia e il Molise,
quest’ultima regione proprio rispondendo
all’appello in tal senso diramato il 5 scorso
dal WWF.
«Non
possiamo – conclude Di Tizio - che
elogiare amministratori che si preoccupano di
salvaguardare anomali in difficoltà in questi
giorni di freddo intenso e improvviso e
deprecare la totale indifferenza mostrata da chi
gestisce la cosa pubblica in Abruzzo. Qui da noi
si continua a dimenticare che, e non ci
stancheremo mai di ripeterlo, la fauna è un
patrimonio della collettività e non un trastullo
per pochi cacciatori».
È provato da studi scientifici che, in inverno
in genere e ancor più in periodi così
particolari, gli animali selvatici sono
estremamente deboli e, dovendo spendere le poche
energie residue per nutrirsi, difficilmente
riescono a trovare anche la forza per fuggire
dai cacciatori. Il presidente Luciano D’Alfonso
e il suo governo, sin qui indifferenti,
farebbero ancora in tempo, visto che il maltempo
persiste, a fermare la strage almeno per questi
ultimi giorni di neve e gelo. Ma, visti i
precedenti, non c’è da essere ottimisti.
WWF Abruzzo onlus |