GIULIANOVA,
19.1.2018 -
L’intensificazione dei servizi da parte della
Compagnia Carabinieri di Giulianova, mirata a
prevenire furti e rapine, continua a dare buoni
risultati: alle 3 di questa notte, infatti, una
pattuglia della Stazione Carabinieri di
Notaresco al comando del Maresciallo Francesco
Ruscio, in via Belvedere, incrocio con via
Cavour, ha intimato l’alt ad una Fiat Panda di
colore bianco, il cui conducente, anziché
fermarsi, ha invece accelerato dandosi subito
alla fuga. Ne scaturiva un rocambolesco
inseguimento, tanto che la Fiat Panda ha
rischiato più volte di ribaltarsi lungo il
tragitto percorso. Nel frattempo, la centrale
operativa della Compagnia di Giulianova aveva
allertato le altre pattuglie presenti in zona,
tra cui quella del Nucleo Radiomobile e della
Stazione Carabinieri di Pineto che accorrevano
in ausilio dei colleghi di Notaresco.
L’intensificarsi del suono delle sirene delle
autoradio ha evidentemente intimorito il
malvivente, il quale, giunto in contrada
Sammaccio e sentendosi ormai braccato, ha
imboccato una strada sterrata e si è lanciato
dall’auto in corsa che è andata a sbattere
contro il palo di una recinzione. Il ladro è
stato subito inseguito a piedi dai militari
dell’Arma, ma è riuscito ugualmente a sfuggire
alla cattura addentrandosi nella vegetazione
della campagna circostante, favorito anche
dall’oscurità. I Carabinieri della Stazione di
Notaresco e i colleghi del Nucleo Operativo di
Giulianova, hanno sin da subito iniziato tutti
gli accertamenti finalizzati all’individuazione
del malvivente, tra cui il rilievo delle
impronte digitali presenti nell’auto e l’esame
delle immagini riprese dalle telecamere di
videosorveglianza della zona. Le stesse
indagini, attivate nell’immediatezza, hanno
permesso di ricostruire la vicenda: la Fiat
Panda, infatti, era stata rubata poco prima dal
piazzale esterno di una ditta di Notaresco che
si occupa di telecomunicazioni. Al suo interno,
i Carabinieri hanno poi rinvenuto costosissimi
materiali rubati dal magazzino della stessa
impresa proprietaria della Panda, in particolare
attrezzi ed utensili da lavoro e macchinari per
la posa in opera di impianti per le
comunicazioni in fibra ottica. L’intera
refurtiva, per un valore complessivo di circa
50.000 euro, è stata restituita al titolare
dell’azienda derubata. |