TERAMO,
14.5.2018 -
Il rapporto tra la scienza e la
musica è sempre stato affascinante e più vicino
di quel che tanti possano immaginare. Un
rapporto che farà un ulteriore balzo in avanti
grazie al progetto Cosmic Symphony, che giovedì
17 Maggio sarà presentato all’Università degli
Studi di Teramo e che porterà alla realizzazione
della prima “Sinfonia Cosmica”. L'idea della
corrispondenza tra muoni cosmici e musica è nata
dal musicista Bruno Tatulli ed il ricercatore
del Laboratorio del Gran Sasso Aldo Ianni.
Successivamente, grazie al lavoro sviluppato
presso i Laboratori del Gran Sasso da Attanasio
Candela e Massimiliano De Deo ed al supporto
della Digitalcomedia, il progetto si è
sviluppato nella realtà che oggi andremo a
conoscere.
Un progetto di respiro
internazionale che si fonda sull’utilizzo del
Cosmic Race Cube (CRC), uno strumento ideato e
sviluppato ai Laboratori del Gran Sasso per
“catturare” i muoni (particelle elementari con
una massa circa 200 volte quella di un
elettrone). Il CRC è stato “adattato” per
fornire note musicali al passaggio di muoni
cosmici, prodotti nell'alta atmosfera e capaci
di propagarsi fino alle viscere della Terra. In
sostanza, dalla traccia registrata dal CRC sarà
possibile ricavare delle note musicali che poi
saranno utilizzate per realizzare la “Sinfonia
Cosmica”.
Il convegno di giovedì servirà
proprio per dare un primo assaggio di quella che
sarà la composizione, grazie alle prime venti
note raccolta dal CRC ed arrangiate dal Maestro
Enrico Angelozzi. La composizione sarà eseguita
da un quintetto d’archi del Conservatorio
Musicale “Braga” di Teramo assieme ad un
quartetto di fiati, sotto la direzione del
Maestro Bruno Tatulli, uno dei principali
promotori del progetto.
«Si tratta di un’idea senza
precedenti a livello mondiale – afferma
Tatulli – che ci permetterà di creare una
cooperazione internazionale tra musicisti di
tutti i continenti i quali saranno chiamati a
lavorare sulle note che il CRC ci fornirà nei
prossimi mesi.Tutte le piccole composizioni
saranno poi legate tra loro da me e dal M°
Angelozzi, e, nell'arco di tre anni (questa è la
durata del progetto), ci porterà ad eseguire la
“Prima Sinfonia Cosmica” con una mega orchestra
di oltre 300 elementi composta dagli stessi
musicisti internazionali che hanno partecipato
alla formazione di "Cosmic Symphony". Questo
progetto ci vedrà viaggiare in tutto il mondo,
dando vita ad un percorso di connessione e
promozione».
L’appuntamento di giovedì si aprirà alle 10.30
con gli interventi del Rettore Luciano D’Amico,
del preside di Scienze della Comunicazione
Stefano Traini, del direttore dei Laboratori del
Gran Sasso Stefano Ragazzi e del presidente del
corso di laurea Dams Paola Besutti.
Successivamente ci sarà l’intervento dei
responsabili del progetto Cosmic Race Cube, Aldo
Ianni, Attanasio Candela e Massimiliano De Deo
che tratteranno i temi del telescopio per muoni
e il rapporto tra gli stessi muoni e le note
musicali.
Il Maestro Enrico Angelozzi spiegherà la
composizione del brano e l'arrangiamento di "Starlight
Romanc", questo è il titolo della composizione.
Infine la parola, o meglio, la bacchetta,
passerà al Maestro Bruno Tatulli che parlerà di
muoni e suoni e della “Sinfonia Cosmica” con
alcuni esempi dal vivo. |