TERAMO,
26.9.2018 -
Ore di trattativa al tavolo delle relazioni
industriali della Provincia alla presenza di
tutti i vertici istituzionali, della Regione,
della Provincia e del Comune di Teramo. La firma
sul verbale – non un verbale di accordo ma di
presa d’atto delle posizioni delle parti –
arriva alle 15. C’è un unico punto che trova
tutti d’accordo e che, comunque, apre una
speranza per il futuro dei lavoratori: la messa
a disposizione da parte del gruppo Auchan della
licenza commerciale.
Una
circostanza che consente alle istituzioni di
avviare una fase di scouting alla ricerca di un
nuovo soggetto imprenditoriale. Lontane, invece,
le posizioni fra azienda e sindacati sul piano
dei trasferimenti giudicato “irricevibile” (vedi
verbale).
«Una
vicenda che preoccupa oltre la circostanza
locale, sottolinea la fragilità occupazionale
della grande distribuzione, mai radicata sui
territori, e dimostra, semmai ve ne fosse
bisogno, che i venti di crisi possono riprendere
a soffiare anche solo con uno spostamento d’aria
– dichiara Renzo Di Sabatino
(nella
foto)
che aggiunge – la compattezza della
filiera istituzionale, l’impegno di Regione,
Comune e Provincia, in casi come questo, risulta
determinante e tonerà molto utile nella ricerca
di nuovi investitori».
Il testo del verbale sottoscritto
dai presenti.
L’anno duemiladiciotto, il giorno
ventisei del mese di settembre, in Teramo, alla
presenza del Presidente f.f. della Regione
Abruzzo - On. Giovanni Lolli –, del Presidente
della Provincia di Teramo – Avv. Domenico Di
Sabatino -, del Comune di Teramo, rappresentato
dal Sindaco – Avv. Gianguido D’Alberto -,
dall’Assessore al Commercio – Dott. Antonio
Filipponi, unitamente al Consigliere Comunale –
Sig. Andrea Core ed al Geom. Giuseppe Ciprietti
– Responsabile S.U.A.P.-, e del Dott. Pierluigi
Babbicola – Responsabile del Procedimento per il
Servizio Relazioni Industriali -, in qualità di
verbalizzante, sono convenuti:
·
per il Gruppo AUCHAN i Sigg.ri
Dario Bresciani e Dante Traini, rispettivamente
Responsabile Relazioni Sindacali e Responsabile
Personale Area 3;
·
la R.S.U. del punto vendita IPER
SIMPLY di Teramo, nelle persone dei Sigg.ri
Concetta Murri, Manola Florà e Mario Maselli;
·
le OO.SS Territoriali di Teramo,
nelle persone dei Sigg.ri Emanuela Loretone e
Luca Di Polidoro, rispettivamente per la FILCAMS
– C.G.I.L. e FISASCAT – C.I.S.L..
La riunione odierna, nel fare fa
seguito agli incontri in sede istituzionale del
12 e 20 settembre uu.ss., intende proseguire la
verifica sulle prospettive occupazionali dei
dipendenti del punto vendita di Piano D’Accio di
Teramo, in vista della preannunciata chiusura
prevista per il prossimo 30 settembre.
La Parte Datoriale, in esordio,
in accoglimento della richiesta dei
Rappresentanti istituzionali ed al fine di
attenuare l’impatto sociale della operazione in
via di definizione, ha dichiarato la
disponibilità a mettere la licenza commerciale a
disposizione di eventuali nuovi soggetti
imprenditoriali interessati a subentrare nel
sito senza oneri, legando la stessa alla
prospettiva di rioccupazione degli addetti o, in
alternativa la riconsegna al Comune, in modo da
facilitare operazioni tendenti al recupero
occupazionale. Relativamente ai trasferimenti
preannunciati, ha dichiarato la disponibilità ad
un incremento orario nella misura di n. 4/6 ore
settimanali senza rimborsi ulteriori. In
presenza di soggetti indisponibili ad i
trasferimenti, ha avanzato la proposta di un
incentivo all’esodo equivalente all’ammontare di
n. 6 mensilità in aggiunta al preavviso di
licenziamento.
I Rappresentanti sindacali, nel
giudicare positivamente unicamente la
disponibilità a rimettere la licenza
commerciale, hanno tuttavia espresso un giudizio
estremamente negativo rispetto alla proposta di
trasferimento degli addetti, giudicata
irricevibile, in primo luogo per via delle
distanze e che, così come formulata, rispetto ai
criteri adottati, che non tengono in debito
conto i criteri di legge, ma mirano unicamente a
salvaguardare le esigenze tecnico/produttive e
si configura piuttosto come una esortazione
alle dimissioni, in quanto l’esiguità dei salari
non consente la presa in considerazione della
quasi totalità di essi. La situazione
determinatasi a Teramo rappresenta la replica di
casi analoghi registratisi dal 2015 ad oggi in
Italia, sulla base di politiche aziendali
tendenti esclusivamente alla massimizzazione del
profitto, senza tenere conto delle esigenze e
del valore delle maestranze, inoltre le proposte
relative all’incremento orario ed al mancato
riconoscimento di indennità tendenti ad
attenuare il disagio dei trasferimenti
costituiscono ulteriori motivi di
insoddisfazione che verranno sottoposti
all’attenzione dell’Assemblea fissata per il
prossimo sabato 29 settembre. Da ultimo hanno
riproposto la possibilità di valutare il ricorso
a strumenti sociali alternativi quale la
C.I.G.S.
La Parte istituzionale, che ha
avviato una attività di verifica finalizzata ad
individuare possibili soggetti imprenditoriali
in grado di garantire continuità occupazionale
nel sito di Piano D’Accio, alla luce degli
sviluppi della trattativa, al fine di favorire
la prosecuzione del confronto, provvederà a
riconvocare le Parti anche a seguito di
verifiche da effettuare in altre sedi. |