TERAMO,
28.6.2018 -
Consegnati questa mattina
all’impresa
Cingoli Nicola & figlio
l’intervento per la sistemazione della facciata
e del tetto del corpo d’ingresso del Liceo
“Delfico” di piazza Dante a Teramo.
L’investimento è di circa 1 milione e 170 mila
euro, i lavori dovranno essere conclusi entro il
24 dicembre.
Si tratta del primo dei tre
interventi di messa in sicurezza e miglioramento
sismico della scuola, una volta portati a
termine ne aumenteranno l’indice di
vulnerabilità oggi a 0,48.
Il secondo intervento – 2 milioni
e 100 mila euro – servirà a sistemare una
ulteriore porzione di tetto e il sottotetto
(bisogna fare la gara per la progettazione); il
terzo intervento – 2 milioni e 500 mila euro – è
stato già inserito fra le opere finanziate ed è
all’esame dell’Ufficio Speciale della
ricostruzione di Fossa.
Tornando al cantiere che, di
fatto, è stato aperto questa mattina, i lavori
andranno a consolidare la facciata – sulla quale
la Provincia era già intervenuta in somma
urgenza con un presidio temporaneo dopo il sisma
di agosto e ottobre 2016 – e, come detto, una
porzione di tetto, quella dell’edificio che
affaccia su Piazza Dante. Verranno conservate le
parti tutelate dalla Sovrintendenza (le
cosiddette capriate) perché di particolare
pregio storico.
«Abbiamo in mente un concorso
di idee per risolvere alcune delle criticità
della struttura, questa volta legate
all’ottimizzazione degli spazi interni, tenuto
conto che siamo di fronte ad un edificio storico
che
non può essere modificato senza rispettarne le
peculiarità -ha
dichiarato questa mattina il consigliere
delegato all’edilizia scolastica, Mirko Rossi
-
la sistemazione con i fondi post
sisma delle scuole e in particolare di quel
grande contenitore che è il Comi, imporrà un
ripensamento sulla geografia della popolazione
scolastica nella città di Teramo: una
riflessione che faremo in maniera congiunta con
la nuova amministrazione comunale, con l’Ufficio
Scolastico e con la Consulta degli Studenti».
E’ di queste ore, infine, la
notizia che sono stati definitivamente
“licenziati” dall’Ufficio Speciale della
ricostruzione i finanziamenti per l’Artistico (4
milioni e 900 mila euro) e quelli per il
cosiddetto “Comi secondario” per 2 milioni e 800
mila euro. |