TERAMO,
10.2.2018 -
A seguito di
una complessa ed approfondita attività
d’indagine svolta in modo encomiabile
dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo,
coordinata dalla Procura della Repubblica di
Teramo, è stata eseguita un’ordinanza di
applicazione di misure cautelari emessa dal
G.I.P. presso il Tribunale di Teramo, dottor
Domenico Canosa, su richiesta di questa
Procura della Repubblica, per i reati di
importazione di sostanze stupefacenti per
quantitativi rilevanti (del tipo cocaina).
Le persone
attinte dalla misura cautelare sono tre; due di
nazionalità italiana alle quali è stata
applicata la custodia cautelare in carcere,
mentre la terza persona è una cittadina
colombiana alla quale è stata applicata la
misura cautelare dell’obbligo di dimora nel
comune di residenza.
Le fonti di
prova che hanno permesso di accertare
l’esistenza, nel territorio della provincia di
Teramo, di una ben organizzata attività di
importazione di sostanze stupefacenti del tipo
cocaina sono consistenti ed hanno preso le mosse
dall’arresto di un cittadino italiano residente
nel territorio della provincia di Teramo
all’aeroporto di Roma-Fiumicino con al seguito
una valigia contenente circa 5 kg di cocaina
purissima. Le complesse attività investigative,
comprensive anche di attività tecniche di
intercettazione telefonica su alcune utenze e di
intercettazione ambientale operata a bordo di
automezzi in uso ad alcuni degli indagati,
consentivano di individuare gli organizzatori
dell’importazione dello stupefacente.
Inoltre,
l’attento ed encomiabile lavoro ricostruttivo
della Squadra Mobile della Questura di Teramo ha
permesso di effettuare, nel corso dei mesi di
indagine, altro sequestro di stupefacente nei
confronti degli indagati.
Nel corso
dell’attività investigativa si accertava,
dunque, che il gruppo criminale, con la
collaborazione di alcune persone dimoranti in
Perù, era in grado di contrattare l’acquisto per
la successiva importazione dal Sudamerica di
partite di stupefacente del tipo cocaina.
I destinatari delle odierne misure cautelari
sono soggetti di elevata pericolosità, gravati
da precedenti denunce per gravi reati, tra i
quali anche precedenti reati proprio in materia
di sostanze stupefacenti. Assai significativo è
il fatto che le condotte contestate siano
aggravate sia ai sensi dell’articolo 80 del
Decreto del Presidente della Repubblica n.
309/1990 in quanto dallo stupefacente importato
si sarebbero potute ricavare circa 27.000
singole dosi di cocaina ed inoltre dall’articolo
4 della legge
n. 146 del 2006 in quanto si tratta di un reato
consumato da
un gruppo criminale organizzato impegnato in
attività criminali in più di uno Stato
(cosiddetto reato transnazionale). |