TERAMO,
26.7.2018 -
Hanno tentato di truffare tre diverse
gioiellerie teramane cercando di vendere oggetti
oro “finto” spacciato per “autentico” i due
napoletani (S. V., classe 1965, e Z. S. classe
1964) denunciati, nella giornata di ieri da
personale della Squadra Mobile.
Nel corso di un controllo, i due sono stati
trovati in possesso di un bilancino di
precisione e di numerosi bracciali e collane
in metallo dorato, per un peso un peso di 250
grammi, occultati all’intero della loro
autovettura sotto la copertura del freno a mano.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di
verificare che nella mattinata si erano recati
in tre diverse gioiellerie, chiedendo di
visionare per l’acquisto i suddetti monili,
spacciandoli per oggetti in oro, anche perché
riproducenti il marchio 750.
In due casi la truffa non è andata a buon fine
poiché le dipendenti delle gioiellerie hanno
effettuato il “test con pietra di paragone”,
verificando così che sotto lo strato esterno di
rivestimento in metallo dorato si celava altra
materia.
Nel terzo esercizio la truffa stava per andare
a buon fine e non si è conclusa solo perché la
dipendente della gioielleria, dopo aver pesato e
valutato il prezzo dei monili, riferiva che
avrebbe pagato con un bonifico bancario. Questa
circostanza ha fatto desistere i due, non
potendo questi ricevere il corrispettivo in
contanti.
Si allega un fotogramma dell’oro “finto”, che è
stato sottoposto a sequestro e che, se venduto,
avrebbe fruttato circa 5.000 euro.
Chiunque abbia subito truffe, tentate o
consumate con le stesse modalità può recarsi in
Questura per eventuali informazioni. |