ROSETO DEGLI
ABRUZZI,
28.3.2018 -
Nel corso del
Consiglio Comunale di ieri sera, il Presidente
del Consiglio Comunale Teresa Ginoble ha, per
l’ennesima volta, “messo il bavaglio” alle
opposizioni impedendo la discussione di
emendamenti presentati in maniera corretta e
rispettando i termini previsti dal Regolamento
del Consiglio Comunale.
In particolare i
Consiglieri Marcone, Nugnes, Pavone, Di Marco e
Recchiuti avevano presentato un emendamento alla
proposta di delibera per l’approvazione del
Regolamento per la concessione di benefici a
nuove imprese che si insediano in alcune
frazioni del comune di Roseto degli Abruzzi.
L’emendamento proponeva di integrare la delibera
presentata dalla maggioranza concedendo i
benefici di esonero da TARI, TOSAP e Imposta
Comunale sulla Pubblicità non solo alle nuove
imprese che si insediano nelle frazioni di Casal
Thaulero, Montepagano e Cologna Paese, ma anche
alle attività già esistenti in quelle frazioni,
al fine di non creare una disparità di
trattamento ed una concorrenza sleale tra
imprese, magari dello stesso settore e nello
stesso luogo.
Il Presidente del
Consiglio Teresa Ginoble, spalleggiata dal
Sindaco Sabatino Di Girolamo e da tutta la
maggioranza monocolore Pd che governa la Città
di Roseto degli Abruzzi ha impedito la
discussione dell’emendamento di cui sopra al
solo fine di togliere dall’imbarazzo politico la
sua maggioranza, che non avrebbe potuto votare
contro la proposta presentata dai Consiglieri di
opposizione e che comunque non avrebbe voluto
dare soddisfazione politica alle opposizioni.
Per questo motivo
i Consiglieri di opposizione non hanno votato la
delibera della concessione di benefici alle sole
nuove attività che si insedieranno nelle
frazioni di Casal Thaulero, Montepagano e
Cologna Paese. «Si tratta dell’ennesima
violazione del Regolamento del Consiglio
Comunale» concludono i Consiglieri Marcone,
Nugnes, Pavone, Di Marco e Recchiuti.
«Questa
Amministrazione in forte difficoltà e sempre più
isolata dal contesto cittadino cerca in tutti i
modi di impedire ai Consiglieri di opposizione,
che pur rappresentano la stragrande maggioranza
dei cittadini rosetani, di esercitare i loro
legittimi diritti». |