ROSETO DEGLI
ABRUZZI,
31.8.2018 -
Il PD, ormai,
sbaglia pure il bersaglio, invece di
rispondere al Movimento “Roseto al Centro” che
portava all’attenzione della stampa la questione
relativa al Capo di Gabinetto, muove un attacco
personale alla sottoscritta che ne è solo la
Presidente (neppure il Segretario politico).
E’ come se la
scrivente, oggi, si scagliasse contro le persone
di Simone Aloisi o Giuseppe Di Sante
(rispettivamente Segretario e Presidente del PD
locale) dimenticando che parliamo di questioni
politico/amministrative e non di questioni
private. Personalmente, nei miei commenti, non
ho mai nominato la persona del sindaco - né ho
richiamato la sua professione - ho sempre fatto
generici riferimenti “all’Amministrazione” -
perché l’attività di amministratore non può e
non deve essere confusa con il lavoro affinché
non si riverberi negativamente su di esso; vedo,
però, che lo stesso trattamento non è stato
riservato alla mia persona dal “gruppo” del mio
collega Sabatino Di Girolamo che - in spregio al
rapporto di colleganza - non ha impedito che
venissero pubblicate quelle che possono essere
definite delle vere e proprie offese personali e
accuse diffamatorie di indubbio rilievo penale.
Detto questo,
stigmatizzato il livore verso la sottoscritta,
di cui è intriso l’articolo, rilevo che
l’unico contenuto “politico” del comunicato
PD è un nuovo estremo tentativo di difesa del
Sindaco Di Girolamo (che in quanto avvocato
avrebbe potuto difendersi da solo e non celarsi
dietro una sigla) e di attribuzione degli errori
agli uffici.
Poiché il mio titolo di
avvocato è stato più volte richiamato nel
comunicato del PD, con tono denigratorio, mi
corre l’obbligo di ricordare a chi di dovere che
il Sindaco Sabatino Di Girolamo - navigato
politico sulla scena da oltre 20 anni -
“sia da avvocato
che da ex amministratore di questo Comune
dovrebbe sapere -
(cit. comunicato PD)”
che l’art. 50 del D.lgs 267/2000 - TUEL
pone tutte le attività dell’Ente sotto la sua
responsabilità; onori ed oneri, quindi.
Per la legge, (non per la Urbini) il Sindaco è
l’organo “responsabile
dell’amministrazione del Comune”;
sovrintende
“al funzionamento dei servizi e degli uffici
e all'esecuzione degli atti” (art. 50 nn. 1
e 2 - TUEL).
E’ sempre il Sindaco che nomina i
responsabili degli uffici e dei servizi,
attribuisce e definisce gli incarichi
dirigenziali e quelli di collaborazione esterna
secondo le modalità ed i criteri stabiliti dagli
art. 109 e 110, nonché dal rispettivo statuto e
regolamento comunale (Art. 50 comma 10 TUEL).
Nel caso che ci occupa, il sindaco - nonchè
avvocato - Sabatino Di Girolamo, avrebbe dovuto
sapere che la regolarità della convocazione
andava rigorosamente verificata, prima di
procedere alla sottoscrizione del verbale di
nomina della vincitrice dr.ssa Di Cesare.
Quindi, continuare a scaricare le responsabilità
sugli altri - crofiggendo l’impiegata autrice
dell’errore - è il modo che Di Girolamo ha
scelto per screditarsi agli occhi dei cittadini
che invece cercano in un Sindaco la figura
politica di riferimento.
Se poi, il PD, insiste con il concetto di
estraneità del Sindaco agli errori dei
dipendenti comunali, allora anche il buon
Pavone è estraneo agli errori di bilancio
dell’Ufficio Ragioneria. Due pesi e due
misure no, non è da persone oneste.
Maristella Urbini
Presidente Movimento Politico
“Roseto al Centro” |