ROSETO DEGLI
ABRUZZI,
31.10.2018 -
«Si resta
francamente basiti nel vedere la “video
sceneggiata” del Sindaco Sabatino Di Girolamo
sulla questione dei pali della luce caduti negli
ultimi giorni a Roseto degli Abruzzi, una
performance degna di un melò d’altri tempi, se
non fosse che in gioco c’è l’incolumità dei
nostri concittadini» dichiara l’ex primo
cittadino, Enio Pavone.
«Ovviamente,
come sempre, per il nostro primo cittadino la
colpa è di tutti tranne che sua, addirittura
arriva ad arrampicarsi sugli specchi quando
parla delle responsabilità dell’allora Sindaco
Di Bonaventura, dimenticandosi di dire che in
quella Giunta, oltre al sottoscritto, a cui
vennero presto ritirate le deleghe durante il
secondo mandato ad agosto del 2008, c’era anche
lui fino ad aprile 2011, come Assessore e pezzo
forte di quel Pd che era la spina dorsale di
quella Amministrazione».
«Vedete io ho
sempre sottolineato, credo con grande onestà
intellettuale, che quello della manutenzione
della pubblica illuminazione è un problema serio
e che va avanti da molti anni per mancanza
di fondi e di programmazione, ma la grande
differenza tra l’Amministrazione che ho avuto
l’onore di guidare e quelle targate Pd del
passato e del presente è che noi il problema lo
abbiamo affrontato e lo avremmo anche risolto
grazie al project financing sulla pubblica
illuminazione approvato in Consiglio comunale
nell’aprile del 2016 che ci avrebbe permesso di
sostituire ed efficientare gli oltre seimila
punti luce sul territorio comunale -prosegue
l’attuale Capogruppo in Consiglio Comunale di
“Avanti per Roseto-Roseto al Centro” -.
Invece l’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo che
sta affossando la nostra Città, che si è
ritrovata un progetto bello e fatto, già
approvato in Consiglio Comunale e pronto per
partire, cosa ha fatto? Lo ha ritirato. E non
solo lo ha ritirato, ma non è stata nemmeno in
grado di farne partire un altro in tutto questo
tempo, condannando il territorio a due anni e
mezzo di oblio le cui conseguenza si vedono oggi
in maniera fragorosa!».
«Anche qui
però il primo cittadino svicola dalle sue
colpe, gettando la croce sul passato, di cui
lui era attore protagonista, e omettendo di dire
che ad oltre due anni e mezzo dal suo
insediamento non è riuscito a portare nulla di
concreto per questa Città…e questi sono fatti
inconfutabili e non chiacchiere! Come sempre
poi parla di conti che ha dovuto mettere in
sicurezza omettendo di dire che la mia
Amministrazione ha trovato un bilancio con 40
milioni di euro di debiti-mutui passivi e gli ha
lasciato 34 milioni di euro di debiti-mutui
passivi…rimettiamo quindi ai cittadini il
giudizio se abbiamo lasciato più debiti o meno
debiti rispetto a quelli che abbiamo trovato nel
maggio 2011. Prosegue poi con le solite
promesse elettorali e dice di aver disposto un
attento monitoraggio da parte degli uffici
comunali e a questo punto mi chiedo: come mai
non lo ha fatto prima? Perché chiedere ulteriore
tempo? Ritengo che due anni e mezzo di nulla
siano un tempo più che congruo per sancire il
suo fallimento amministrativo e politico»
conclude Pavone.
«Insomma,
dietro alla solita “sceneggiata” del primo
cittadino meno presente nella storia rosetana,
c’è la realtà dei fatti che parla di
un’Amministrazione Ginoble-Di Girolamo
completamente assente, inerme dinanzi alle
difficoltà del territorio e che sa solo
scaricare le proprie colpe sugli altri. Mi
domando cosa ne pensano di queste infamanti
accuse gli ex amminstratori della Giunta Di
Bonaventura che ha tirato in ballo nella sua
“filippica”, gente che con lui ha governato nel
passato come l’ex Sindaco Franco Di
Bonaventura, gli ex assessori Flaviano De
Vincentiis, Achille Frezza, che siede
oggi sui banchi della maggioranza, Teresa
Ginoble, Vice-Sindaco in quegli anni e oggi
Presidente del Consiglio, Ferdinando Perletta
ed Enzo Frattari. Si sentono colpevoli
per questa eredità che hanno lasciato a Sabatino
Di Girolamo o, come me, sono stufi del suo
scarica barile delle responsabilità e auspicano
che finalmente si metta a governare per il bene
di Roseto?». |