ROSETO DEGLI
ABRUZZI,
16.11.2018 -
In occasione della
periodica riunione del Direttivo del
Movimento Politico “Roseto al Centro” si è
discusso ed affrontato l’increscioso episodio
accaduto nel corso dell’ultimo Consiglio
Comunale, tenutosi martedì 13 novembre, durante
il quale il Sindaco di Roseto degli Abruzzi,
Sabatino Di Girolamo, si è permesso di
definire i componenti del Movimento “un gruppo
di Talebani”, offendendo pesantemente
Genny Mummolo, accompagnando il tutto con
una eloquente quanto dispregiativa gestualità
sulla quale non possiamo e non vogliamo
sorvolare, mentre Alessia Di Giuseppe è
stata chiamata direttamente in causa dalla
Presidente del Consiglio Comunale, Teresa
Ginoble, senza possibilità di replica.
«Ad
innescare questa reazione scomposta di Sindaco e
maggioranza, oramai in sempre più evidente
confusione, è stato l’intervento del
Capogruppo dei
“Liberalsocialisti-Insieme per Roseto”,
Enio Pavone,
che stava spiegando le ragioni dell’uscita dalla
Commissione Pari Opportunità delle nostre due
componenti Mummolo e Di Giuseppe, dovuta ad una
gestione autocratica e ad una totale paralisi
dell’attività tipica della stessa”
sottolineano i vertici del Movimento Politico
“Roseto al Centro”. “La maggioranza però a
queste rimostranze ha risposto accusando
pubblicamente le nostre due componenti di aver
rappresentato fatti e circostanze non
rispondenti al vero. Inaspettatamente poi, e
senza alcuna apparente ragione se non l’ormai
classico livore che lo accompagna nel corso dei
Consigli, il primo cittadino si è scagliato
contro la Presidente del Movimento, Maristella
Urbini, accusandola di irriderlo
quotidianamente sui social-network, “insieme ad
altri tre/quattro Talebani” e
lasciando tutti di stucco per la sgradevolezza e
l’inopportunità delle sue accuse».
«Conoscendo
da molti anni Genny Mummolo e Alessia Di
Giuseppe, quali persone serie ed affidabili, non
ho nessun dubbio sui fatti che mi hanno
rappresentato, tanto da averli portati
all’attenzione del Consiglio Comunale»
sottolinea l’ex primo cittadino, Enio Pavone.
«Il
Sindaco Di Girolamo questa volta si è veramente
superato – proseguono i due Capigruppo
Pavone e Di Marco – senza nessuna
motivazione ha duramente e personalmente
attaccato l’ex Vice-Sindaco Urbini, persona
corretta, educata nei modi e nei termini, mai
sopra le righe e di spiccata sensibilità umana».
Appare invece evidente la mancanza di
rispetto del primo cittadino nel suo ruolo
istituzionale, con l’utilizzo del mezzo
pubblico e senza possibilità di contraddittorio
nei confronti dei componenti di “Roseto al
Centro”, in particolare delle figure femminili,
duramente attaccate con parole indegne per un
primo cittadino.
«Chiediamo
– concludono Pavone e Di Marco – le
pubbliche scuse da parte del Sindaco, della
Presidente del Consiglio Comunale, Teresa
Ginoble, e dei gruppi consiliari di maggioranza,
al fine di ristabilire quel necessario clima di
serenità per continuare, ognuno nel proprio
ruolo, a svolgere il compito istituzionale ed
una dura presa posizione della Commissione Pari
Opportunità di Roseto e di quella provinciale
che in passato, proprio nella nostra Città,
avevano duramente stigmatizzato atteggiamenti
simili da parte di un altro consigliere comunale.
Non è infatti possibile fare “due pesi e due
misure” ed oramai il vaso è colmo: il Sindaco Di
Girolamo deve smetterla di attaccare ed
intimidire coloro che svolgono il proprio ruolo
di opposizione». |