TERAMO,
20.12.2018 -
Sabato 22 dicembre, ore 18, nel cuore di Teramo,
all’Auditorium di Santa Maria a Bitetto, in via
Stazio 48, si terrà la presentazione del libro
di Adriano De Ascentiis “Storia della liquirizia
in Abruzzo” (Ricerche&Redazioni, 2018).
All’evento, organizzato in collaborazione con la
Condotta Slow Food Pretuziana, il WWF Teramo e
l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di
Teramo, interverranno insieme all’autore: Luigi
Ponziani, Assessore alla Cultura della Città di
Teramo, Marcella Cipriani, Fiduciario della
Condotta Slow Food Pretuziana, Silvia De Paulis,
Componente del Comitato Esecutivo Slow Food
Nazionale, e Dante Caserta, Vice-Presidente WWF
Italia.
Il
libro, che vanta una presentazione firmata dal
naturalista Aurelio Manzi, racconta per la prima
volta l’affascinante storia della presenza,
coltivazione e trasformazione della liquirizia
in Abruzzo, con un focus particolare sulla città
di Atri. Usata fin dall’antichità come farmaco,
la radice di liquirizia intorno al ’700 iniziò
ad essere adoperata a scopo alimentare, in
particolare nella preparazione di dolci e
caramelle.
Adriano
De Ascentiis, direttore dell’’Oasi WWF Riserva
dei Calanchi di Atri, da anni sta conducendo una
ricerca sulla storia e sull’evoluzione degli
ambienti naturali, del paesaggio e delle specie
di piante e animali della nostra provincia e non
solo. In questo volume ripercorre le vicende che
legano la liquirizia alle genti dell’Abruzzo,
soprattutto quello costiero. Un viaggio che,
attraverso un’approfondita ricerca d’archivio,
permette al lettore di tuffarsi nelle storie che
hanno consentito la nascita di una vera e
propria economia, dove opifici, operai e
contadini sono stati per un lungo periodo attori
di un processo di industrializzazione di
territori strettamente legati all’agricoltura di
sostentamento e alla pastorizia.
Nei vari
capitoli del volume si trovano informazioni
inedite, racconti di vita, fotografie,
cartografie e stampe antiche che aiutano a
comprendere il forte legame di queste terre con
la “radice dolce”. |