PESCARA, 4.5.2018 -
Simone Racioppo, noto stilista
abruzzese, presenterà la sua nuova collezione
haute couture in occasione dell'Arab Fashion
Week di Dubai - una delle cinque più importanti
settimane della moda accanto a New York, Londra,
Milano e Parigi - accompagnato da uno staff
quasi esclusivamente abruzzese costituito da più
di dieci, validi professionisti accuratamente
selezionati dallo stesso Racioppo, con molti dei
quali ha condiviso il suo lungo percorso
professionale iniziato più di venti anni fa.
Se già in passato Racioppo aveva
fatto ingresso nel mercato francese e prima
ancora cinese, questa volta la meta è ancora più
affascinante: gli Emirati Arabi.
L’Arab Fashion Week 2018, che
prenderà il via il prossimo 9 maggio, sarà
allestita all’interno della storica Queen
Elizabeth II, transatlantico convertito in un
hotel galleggiante di lusso, e vedrà sfilare
giovedì 10 alle 19.30 la collezione 2019 creata
da Simone Racioppo per incuriosire ed ammaliare
il mercato arabo con una visione incentrata sul
concept di “Abito Gioiello”.
Il più stretto riserbo viene
mantenuto sugli outfits ma «quali uniche
anticipazioni posso dire – spiega lo
stilista – che sono stati studiati per
rappresentare atmosfere e fasti della Dolce
Vita. Inoltre, le musiche che accompagneranno
le modelle in passerella, a rappresentare
l’eccellenza italiana e la sua internazionalità,
saranno quelle del trio Il Volo mentre la mia
uscita sarà sulle note della musica di Laura
Pausini a cui sono da anni particolarmente
legato e alla quale ho dedicato un abito della
mia collezione che riflette lo stile presentato
dalla cantante nel suo nuovo tour, ispirato dai
testi delle sue canzoni fin dagli esordi».
In partenza per Dubai, Racioppo
ha recentemente realizzato due abiti su
commissione di una nota famiglia libanese per un
matrimonio che si è svolto in una location di
grande prestigio con invitati appartenenti
all'alta società di Beirut, conosciuta come la
Svizzera dorata del Medio Oriente. Per queste
creazioni esclusive lo stilista ha fatto sfoggio
del suo talento, disegnando e realizzando con il
suo staff sartoriale un abito da sposa in
organza (15 metri), impreziosito da tre metri di
tre diversi pizzi e l’applicazione di 2500
cristalli e pietre ricamati a mano. La notizia
sorprendente è che lo stilista ha realizzato
entrambi gli abiti senza mai aver la possibilità
di farli provare alle due protagoniste rimaste
in Libano, riuscendo a mettere tutta la sua
esperienza e maestria nelle linee e nelle forme.
Un risultato impeccabile che lo rende ancora più
unico per talento e abilità.
Trasmesso da
Doriana Roio |