Dal cervello in fuga al tecnico informatico: i profili
dei truffatori a caccia della caparra
News
ITALIA 2021
Estate 2021
Da Polizia Postale e
Airbnb i consigli anti-truffa per prenotare la casa
vacanza
ROMA,
28.6.2021 - L’estate 2021 è alle
porte e tra vaccini e Green Pass gli italiani guardano
alle vacanze. Secondo i dati di Airbnb, stiamo
assistendo ad un ritorno alla villeggiatura: le
prenotazioni sono aumentate dal 33% nell’estate 2019 al
53% per quella 2021 mentre il turismo rurale è passato
da un 21% nel 2019 al 37% di quest’anno. Ma con la popolarità
della casa vacanza online, aumenta anche il rischio di
imbattersi in tentativi di truffa che prendono di mira
gli utenti che per la prima volta si cimentano con la
prenotazione fai da te della vacanza. Per stare più
tranquilli Polizia Postale e delle Comunicazioni e
Airbnb, la piattaforma di viaggio, hanno avviato una
campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e
stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi,
individuando i profili di truffatori più comuni e i
consigli per smascherarli. Italiani più
digitali: più frodi virtuali Secondo l’Osservatorio
Multicanalità del Politecnico di Milano e da Nielsen, lo
scorso anno 30 milioni di italiani hanno effettuato
almeno un acquisto online. Il settore dei viaggi, stando
alla ricerca, è quello in cui più si utilizza il
digitale: quasi 7 utenti su 10, il 65%, acquista una
vacanza esclusivamente online oppure alternando online e
offline. Nel 2020 con lo scoppio della pandemia le
segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it
della Polizia Postale e delle Comunicazioni sono
cresciute del 142%
rispetto all’anno precedente. Per semplificare la
vita ai consumatori, è nata la Guida pocket In Vacanza
come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza, curata
da Altroconsumo, Polizia Postale con Airbnb per aiutare
soprattutto chi è alle prime armi a orientarsi quando
prenota una casa vacanza online. “Nonostante gli
oltre 5,6 milioni di annunci disponibili, i tentativi di
truffa sono estremamente rari e un team di assistenza è
disponibile 24 su 24 a supporto degli ospiti. La riprova
è che le frodi più comuni avvengono su altri siti e il
nome di Airbnb è utilizzato per adescare la potenziale
vittima perché è un brand che tranquillizza - spiega
Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia -.
E’ importante che sia i contatti tra host e guest sia i
pagamenti avvengano sempre all’interno del nostro sito o
dell’applicazione, come indicato dai nostri termini di
servizio. Airbnb infatti trattiene la somma al momento
della prenotazione, riversandola al padrone di casa
solamente 24 ore dopo l'avvenuto check in”. I profili dei
truffatori 1. Il cervello in
fuga. Questo finto proprietario si è appena trasferito
all’estero, e non può mostrare la casa o accogliervi di
persona, anche se ci tiene molto ad affittarvela. Per
fugare eventuali dubbi, spiegherà che si tratta di
lavoro. La trattativa a distanza è il preludio di una
richiesta di bonifico internazionale. Comincerà subito
a chiedervi documenti (utili per costruire la sua
prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3
bozze di contratto À la carte, in un sospettoso
crescendo di zelo che culminerà nella necessità di
concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da
una finta pagina di prenotazione Airbnb, una finta
fattura Airbnb e una vera scomparsa dopo aver ricevuto
una caparra importante. 2.
Il tecnico informatico. L’host ha davvero creato un
annuncio su Airbnb, ma appena chiedete informazioni
tramite l’app vi propone per comodità di continuare la
conversazione per posta elettronica. Il tempo di
chiedervi un paio di cose sul vostro arrivo e vi manderà
un’altra email informandovi che per un problema con
l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al
momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha
rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto,
ovviamente ad un sito clone, molto simile ad Airbnb a un
occhio poco esperto. 3. Il compare. Anche
in questo caso l’host ha creato (da poco, troppo poco)
un annuncio su Airbnb, sprovvisto di recensioni. La
pagina vi convince e prenotate. Il truffatore è
amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la
sua casa e vi proporrà addirittura un bello sconto. Come
può permetterselo? Strizzandovi l’occhio, suggerisce di
annullare la prenotazione con Airbnb e di trattare
privatamente, così da risparmiare entrambi la
commissione del portale. Una volta incassato il
bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un
assordante silenzio: l’amicone è sparito e già a caccia
di un’altra vittima. I consigli per non
farsi fregare 1.
Non pagate mai direttamente con bonifico. Se vi viene
proposto di inviare una caparra, non fidatevi: è
contrario ai termini del servizio di Airbnb. Pagate
esclusivamente attraverso il sito, che in nessun caso
prevede il bonifico come strumento di pagamento. Airbnb
generalmente trattiene l’intera somma dalla vostra carta
di credito e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo
l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di entrare in casa
e verificare che tutto sia come pubblicizzato. 2.
Non comunicate fuori dal sito. Diffidate da chi vi
propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente
con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una
richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati
dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat
dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi
momento al servizio clienti comportamenti sospetti. 3.
Occhio a link condivisi via email o da altri siti.
Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci
dell’usato o un portale immobiliare generico dicendo di
affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che vi condividano
un link ad un sito fasullo. 4.
Come riconoscere Airbnb dai cloni. Tutte le pagine di
Airbnb hanno l’indirizzo che inizia con www.airbnb.it o
.com,
e un numero dopo la parola ‘rooms’, come nell’esempio: www.airbnb.it/rooms/30728582.
Indirizzi più complicati o con una struttura diversa
devono insospettirvi. Se non siete sicuri, potete
cercare su un motore di ricerca il nome dell’annuncio
(es. “Luminoso terrazzo Milano”) e “Airbnb” come parole
chiave; dovrebbero comparire solamente le pagine
legittime. 5.
Leggete l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben
curato è di solito indice di un host e di una casa
altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettervi in
allarme: un prezzo troppo competitivo per la settimana
di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la
totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato
da pochi giorni. 6.
Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Diffidate di chi vi
dice di “aver dato incarico ad Airbnb” di mostrarvi la
casa. Il sito infatti è solamente un portale di
intermediazione, equidistante da host e guest. Non
esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si
trattasse di agenti immobiliari. 7.
Attenzione agli alloggi ‘esca’. Se una volta arrivati a
destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione,
ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando
come scusa un problema improvviso sorto
nell’appartamento originario che lo ha reso
momentaneamente inagibile, la cosa migliore è
documentare tutto e contattare subito la piattaforma per
avere un rimborso totale.
Da Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
Dr. Mimmo De Carolis
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