Sergio Quirino
Valente
festeggia il
premio di
Campione
Italiano di vela
d'altura e
Armatore
dell'anno 2014
come boat
manager di
Duvetica
News
provincia 2021
Lutto
Morto a
Roma l'avvocato e uomo di sport Sergio Quirino Valente
TERAMO,
18.3.2021 -
E' morto al "Gemelli" di Roma, all'età di 67 anni,
Sergio Quirino Valente. L'avvocato di Teramo è stato
stroncato da una leucemia fulminante. Valente, oltre che
conosciuto e apprezzato rappresentante del foro di
Teramo e dell'Abruzzo,
si è distinto come
uomo e dirigente nel campo della sport, dove ha saputo
trasferire il suo acume e le sue competenze legali,
tanto da
essere insignito della Stella di bronzo CONI per
dirigenti e di ricoprire vari incarichi nella Figc,
facendo parte anche dell'organizzazione dei Mondiali di
calcio ITALIA '90.
Fu avvocato di fiducia del Comm. Pietro Scibilia, grande
imprenditore nel settore oleario e titolare della Gis
Gelati di Giulianova che ha sostenuto il ciclismo,
la pallacanestro a Napoli, il calcio e la
pallavolo a Pescara. Valente ha seguito
professionalmente tanti atleti di svariate
discipline, tra i quali il pilota di Formula
1 e G.T. Gabriele Tarquini.
Costellata di
successi un'altra sua grande passione sportiva, la vela:
rivelando doti non comuni di skipper e boat manager, ha
ottenuto numerosi riconoscimenti, su tutti il titolo di
Campione Italiano di vela d'altura e il premio di
Armatore dell'Anno nel 2014 a capo del Duvetica sealing
team, portacolori del Circolo Nautico "Vincenzo
Migliori" di Giulianova, di cui Valente è stato socio e
poi presidente.
Ha ricoperto, inoltre, l'incarico di Consigliere della
Federazione Italiana Vela.
A
completarne la figura poliedrica e il versatile
spessore culturale, va ricordata la presidenza del
Conservatorio Musicale "G. Braga" di Teramo.
Valente
lascia la moglie Amalia Lia Ruscitti, la sorella Marina
Valente Franchi e i nipoti Francesco e Stefano, che
lavorano nel suo studio legale di Teramo.
Il nostro sito
www.giulianovailbelvedere.it, al quale Sergio riservava
attenzione e considerazione, si unisce al profondo
cordoglio che ha colpito l'intera comunità non solo
teramana ed esprime le più sentite condoglianze alla
famiglia.
Le espressioni di
cordoglio del Sindaco di Giulianova
Innumerevoli le
espressioni di cordoglio, ad ogni livello, per la
scomparsa dell'avvocato Valente. Tra queste, la nota del
Sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, che riportiamo
di seguito:
Sono immensamente
addolorato per la scomparsa improvvisa dell’avvocato
Sergio Quirino Valente, di cui negli anni ho ammirato le
doti di professionista e sportivo, ma soprattutto di
amico vero e leale per me e per la mia famiglia.
Professionista
puntuale ed appassionato, iniziò la pratica forense con
il padre Alberto e lo zio Renato, diventa procuratore
legale nel 1982, avvocato nel 1988 e cassazionista nel
1996.
Sergio Quirino
Valente si collocò tra i precursori della nuova materia
“sportiva” diventando avvocato di fiducia del
Commendatore Pietro Scibilia, noto imprenditore giuliese
e magnate sportivo che ha profuso grande impegno e
competenza in vari campi sportivi a livello nazionale.
Sin da giovane si
appassionò alla vela sportiva, conseguendo grandi
successi e
conquistando il titolo di Campione Zonale nel 1978.
Negli si è aggiudicato diversi primi posti alla Regata
del Conero, al Campionato Mitteleuropeo in Istria, al
Campionato italiano ORC di Civitanova Marche ed
innumerevoli prestigiosi riconoscimenti velici.
Socio del Circolo Nautico “Vincenzo Migliori” di
Giulianova, ne era diventato stimato presidente da
qualche anno.
La sua scomparsa lascia un vuoto immenso nel mio cuore e
in quello di tutti coloro che hanno intrecciato il suo
cammino professionale ed umano.
A lui mi univa anche un immenso e viscerale amore per il
mare e le sue sfide e mi piace immaginare che ora Sergio
veleggi sereno su acque che lo cullano verso l’eternità.
Il lutto e il ricordo
del Conservatorio "G. Braga" di Teramo
«Con
la scomparsa prematura dell’ex Presidente Sergio
Quirino Valente oggi il Conservatorio Statale di
Musica ‘Braga’ di Teramo ha perso un amico, un
fratello, uno sportivo straordinario, un musicista
appassionato, un uomo innamorato della vita e
dell’amicizia. Ci stringiamo alla famiglia, alla moglie,
ai nipoti, alla sorella, a tutti coloro che, come noi,
hanno avuto modo di apprezzarne le qualità umane e
professionali, l’intuito e la lungimiranza, il sorriso e
il rigore».
Lo hanno detto il Presidente del Conservatorio Statale
di Musica ‘G.Braga’ di Teramo Lino Befacchia e il
direttore Tatjana Vratonjic, subito dopo aver
appreso dell’improvvisa scomparsa, a causa di una
leucemia fulminante, dell’avvocato Sergio Quirino
Valente, 67 anni, Presidente del ‘Braga’ dal 2015 al
2018.
«Dal
Presidente Valente ho ricevuto il passaggio del
testimone alla guida del Braga – ha ricordato il
Presidente Befacchia – e in quella occasione
ho avuto modo di sottolineare come il nostro
Conservatorio fosse simile alla nave di Ulisse, ossia
aveva superato la tempesta, era entrata nella darsena e
da quel momento occorreva guidarla per l’attracco nel
porto, usando altre cautele. Una metafora calzante per
raccontare le imprese e le sfide che in tre anni
l’avvocato Valente, peraltro velista professionista
nella vita, aveva dovuto affrontare: dal terremoto che
aveva privato il Conservatorio anche di una sede
strutturale in cui far studiare i propri allievi alla
eclatante protesta organizzata sotto le sedi
istituzionali, portando i musicisti a suonare per strada
proprio per risvegliare le coscienze su quanto stava
accadendo a un’Istituzione musicale che ha ben 126 anni
di storia, e poi il risanamento dei conti e dei bilanci
pregressi dell’ex Istituto pareggiato, nel frattempo
divenuto Statale, e, infine, l’individuazione di una
nuova sede di assoluto prestigio, quella attuale che
occupiamo in via Noè Lucidi, nel cuore di Teramo, a due
passi dal Duomo, grazie a un accordo che l’avvocato
Valente seppe instaurare con l’Inps proprietario dello
stabile. Quando mi ha consegnato le chiavi simboliche
del Conservatorio ci eravamo dati un obiettivo comune:
riportare il ‘Braga’ nella sua sede storica e tagliare
insieme il nastro. Lo faremo comunque e quel giorno
Sergio sarà con noi, con la grande famiglia del ‘Braga’».
«Sergio
Quirino Valente era l’uomo delle passioni, tantissime
quelle che ha saputo coltivare nella vita accanto alla
professione forense – ha ricordato il Direttore
Vratonjic -, non ultima quella per la musica che
lo aveva indotto ad assumere con convinzione la
Presidenza del ‘Braga’ negli anni più difficili, facendo
appello alla sua esperienza di navigatore per superare
tempeste e impasse amministrativi. Non lo ha mai
abbandonato il sorriso e la capacità di stemperare gli
animi anche nei momenti di maggiore criticità e sotto la sua guida,
con l’allora Direttore Federico Paci, il Conservatorio
ha mosso i primi passi da Istituzione Statale e ha
combattuto e vinto alcune importanti battaglie che ne
hanno permesso prima la sopravvivenza e poi lo sviluppo
istituzionale, organizzativo e didattico.
Con il suo carattere solare ed estroverso, Sergio
Valente riempiva ogni occasione, istituzionale e non, e
partecipava attivamente a ogni evento e manifestazione
del Conservatorio. Oggi lascia un vuoto difficilmente
colmabile nei cuori di tutti coloro che lo hanno
conosciuto. Il Conservatorio ‘Braga’, con il consenso
della famiglia, sarà presente in veste istituzionale ai
funerali che, secondo le prime notizie in attesa di
conferma, potrebbero svolgersi lunedì prossimo a Teramo,
e quella sarà l’occasione per tributargli il nostro
omaggio e il nostro saluto con i messaggi che in queste
ore stanno arrivando da ogni parte».
Di seguito si riporta l’intervento dell’avvocato Sergio
Quirino Valente in occasione della Conferenza stampa
indetta per il passaggio di consegne al Presidente
Befacchia il 22 ottobre 2018:
“Io
sto andando via col sorriso, felice della scelta
personale e professionale che si riverbera su quella che
è la mia cultura. Avevo accettato la sfida più di tre
anni fa, assumendo la guida del Conservatorio, per
offrire un servizio all’Istituzione, considerando che ho
sempre vissuto nella musica, la amo, ed era deprimente
pensare che in una città che stava chiudendo, chiudesse
anche il Conservatorio. Quindi ho pensato fosse giusto
restituire qualcosa alla mia città e nel Conservatorio
ho portato le mie idee, i miei principi, lavorando con
un ottimo Consiglio d’Amministrazione, con i direttori
Federico Paci e Tatjana Vratonjic. Ovviamente ho
accettato la sfida a tempo, con una mentalità molto
americana ossia che dopo tre anni arrivano le ragnatele
e bisogna lasciare. E dopo tre anni ritengo che la mia
mission sia stata compiuta. Oggi ringrazio tutti coloro
che si sono stretti attorno al Conservatorio, i docenti,
il personale, pensate che il primo contatto diretto con
il Cda l’ho avuto sotto i portici di Teramo, perché il
Conservatorio non aveva più una sede e gli studenti
suonavano in strada. E allora ho capito che occorreva
dare una possibilità a quei ragazzi per aiutarli a
realizzare il sogno della propria arte. Oggi posso dire
che ‘è andata’: credo di poter conferire al nuovo
Presidente, il professor Befacchia, un teramano sempre
impegnato per la sua città, un teramano verace, la
possibilità di continuare l’opera iniziata e che
speriamo possa essere portata avanti. Abbiamo dovuto
sanare l’ex pareggiato, ma nonostante le crisi siamo
riusciti a portare il Conservatorio fuori dalle sue
mura, abbiamo suonato a Roma, nella Camera dei Deputati,
abbiamo suonato sui monti, al mare, perché la Direzione
artistica non si è mai persa d’animo. Oggi il
Conservatorio è finalmente vivo, vive di luce propria,
il nostro obiettivo era di dare centralità al
Conservatorio e ci siamo riusciti, abbiamo chiuso la
transazione con la Regione e simbolicamente come Cda
consegniamo al professor Befacchia le chiavi del
Conservatorio, ovvero le chiavi di una macchina, non
dico perfetta, ma perfettibile”.
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