I tre fermati
tratti in arresto, in concorso tra loro, per il reato di
furto aggravato e indagati per ricettazione e
riciclaggio.
News
provincia 2021
Questura di
Teramo
Arrestati tre slavi per
furto aggravato in alcune boutique di Teramo e Macerata
TERAMO,
20.5.2021 -
Nella giornata di
ieri, Mercoledì 19 maggio, verso le ore 12.00, giungeva
sulla linea di emergenza 113, una chiamata di un
commerciante, proprietario di una nota boutique del
centro cittadino, il quale, segnalava di aver subito un
furto di capi d’abbigliamento, perpetrato da tre
soggetti, che si ponevano immediatamente alla fuga con
un’autovettura Station Wagon con targa straniera.
Subito venivano
diramate le ricerche anche alle altre forze di polizia
ed in effetti il lavoro sinergico permetteva di
individuare il mezzo segnalato. La Polizia Locale del
Municipio di Teramo intercettava i fuggitivi, riuscendo
a bloccarli, mentre una pattuglia della Volante della
Questura recuperava l’intera refurtiva, della quale i
malviventi avevano tentato di disfarsi. I tre fermati
venivano condotti in Questura ed identificati.
Si tratta di due
cittadini sloveni e di un serbo, rispettivamente di 57,
54 e 70 anni, con precedenti di polizia e specializzati
nei furti nei negozi di abbigliamento, rivenditori di
marchi di lusso, quasi tutti perpetrati in alcuni comuni
del Nord Italia, dai quali era stato emesso, a loro
carico anche provvedimenti di divieto di ritorno.
Durante le
perquisizione all’autovettura e alle persone, gli Agenti
della Volante e della Polizia Municipale rinvenivano e
sequestravano moltissimi capi (pantaloni, abiti da uomo,
borse, scarpe, giubbini in pelle dei noti marchi
Cucinelli, Hogan, Fendi, Moncler, Desquared, Jacob Cohen,
Tagliatore, Caruso, Herno, per un valore commerciale di
circa 20 mila euro.
Nel corso degli
accertamenti, il personale dell’UPGSP, diretto dalla
Dott.ssa Patrizia Corvaglia apprendeva che il mezzo
usato per la commissione dei reati era stato noleggiato
in Slovenia e che nella giornata di martedì, la presenza
degli stessi era stata notata nelle vicine Marche.
Durante le
investigazioni, emergeva che il giorno prima, un
commerciante di Macerata aveva subito analogo furto ad
opera di un “trio”, avente lo stesso modus operandi,
distraendo i commessi, creando confusione con uscite
continue dal negozio con la scusa di telefonare.
Le descrizioni
fornite dall’esercente marchigiano confermavano una
notevole somiglianza con i soggetti fermati a Teramo.
Veniva subito
rintracciato il venditore marchigiano, tramite il
“codice cliente” ancora presente sui cartellini di
abbigliamento. Il negoziante appresa la notizia si
portava nei locali della Questura e riconosceva come
propri alcuni dei capi che gli erano stati sottratti.
Grande la
soddisfazione per i due titolati delle due boutique,
quella teramana e quella maceratese che tornavano in
possesso della merce, per un totale di oltre novemila
euro.
Per quanto
accertato i tre fermati venivano tratti in arresto, in
concorso tra loro, per il reato di furto aggravato e
indagati per ricettazione e riciclaggio.
Chiaramente sono in
corso ulteriori indagini al fine di rintracciare altri
esercenti, vittime del gruppo composto dai tre arrestati
che si presentano, furbescamente come persone distinte
nei modi e nell’abbigliamento e che una volta entrati
nel negozio preso di mira, millantano di esseri “vecchi
clienti”.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
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