Rosetano
insultava l'amica anche con lettere ai parenti, scatta
il divieto di
avvicinamento
TERAMO,
4.6.2021 -
Nella serata di ieri personale del Commissariato P.S. di
Atri ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione
della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei
confronti di un 33 enne rosetano, resosi responsabile di
atti persecutori nei confronti di una donna di 54 anni.
Il provvedimento, emesso dal G.I.P. dott. Lorenzo
Prudenzano, su richiesta del P.M. Dott.ssa Enrica Medori,
è scaturito da una veloce e tempestiva attività di
indagine condotta da personale del Commissariato
all’indomani della denuncia presentata dalla vittima
pochi giorni fa.
La donna, dopo due anni di continue molestie da parte
del suo aguzzino, concretizzatesi in appostamenti,
pedinamenti e messaggi offensivi continui ed esasperanti
nei suoi confronti, spinta dal timore e dal senso di
prostrazione che stava vivendo, si era finalmente decisa
a raccontare tutto ai poliziotti del Commissariato di
Atri, ricostruendo anni di persecuzioni subite, di
timori e ansie che l’avevano costretta a cambiare
radicalmente le sue abitudini di vita.
Le scuse per incontrarla a casa e le continue richieste
di fidanzamento di quello che lei un tempo considerava
un amico si erano trasformate, nell’arco di un anno, in
inseguimenti in auto e in centinaia di messaggi di
insulti, anche sui social network, e di lettere volgari
fatte pervenire dal suo aguzzino finanche ai parenti
della donna, oltre che, in una occasione, nel
danneggiamento della sua autovettura.
I rifiuti della donna di allacciare una relazione
sentimentale con il giovane avevano, infatti, ingenerato
una reazione sempre più violenta dell’uomo, che non
appena incontrava la sua vittima, anche in luoghi
pubblici, non desisteva dall’insultarla e dal
minacciarla per il solo fatto che la donna non avesse
voluto iniziare una relazione sentimentale con lui.
Le risultanze delle attività di indagine condotta dai
poliziotti attraverso anche l’assunzione di prove
testimoniali e la raccolta di numerosi messaggi
pervenuti alla vittima e ai suoi familiari, sono state
condivise dall’A.G., che tempestivamente ha emesso nei
confronti del 33 enne un’ordinanza di applicazione del
divieto di avvicinamento alla donna nei luoghi dalla
medesima frequentati, con le prescrizioni di mantenere
una distanza di 500 metri dalla vittima e divieto di
contattarla con qualsiasi mezzo.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
Dr. Mimmo De Carolis
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