Fiab: «Basta morti e
feriti in strada! Dati in aumento in provincia di
Teramo»
teramo, 18.11.2023 -
In numerose città italiane centinaia di attivisti e
associazioni si mobilitano in contemporanea con Viva
la strada, per chiedere strade più sicure per le
persone. L’appuntamento è per il 19 novembre, per la
Giornata mondiale in memoria delle vittime di
violenza stradale.
Nel 2022 si
sono verificati in Abruzzo 2.824 incidenti stradali,
che hanno causato la morte di 59 persone e il
ferimento di altre 3.975. In provincia di Teramo gli
incidenti nello stesso anno sono stati 784, con 23
morti e 1.097 feriti.
In tutta Italia
i numeri sono ancora più impressionanti, con 16.889
incidenti che hanno provocato 3.159 morti e 223.475
feriti, molti con danni permanenti.
I dati
regionali ci dicono che l’incidentalità è alta lungo
la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora
in evidenza le criticità della SS16, lungo la quale
si registra il maggior numero di incidenti (57, con
97 feriti), e delle strade SS17 (51, 2 morti e 83
feriti) e SS80 (47, 4 morti e 70 feriti).
Inoltre la
provincia di Teramo ha un primato non invidiabile:
l’indice di mortalità cresce mentre diminuisce in
tutte le altre province.
Risulta,
dunque, evidente la necessità di attuare delle
misure efficaci per garantire la compresenza
pacifica dei vari utenti, con particolare attenzione
nei confronti di quelli più vulnerabili.
Per questo FIAB
Teramo fa suo l'appello di Viva la Strada
manifestando grande preoccupazione e disaccordo per
il nuovo Codice della Strada che in questi giorni è
in discussione alla Camera dei Deputati.
Ecco le
richieste di Viva la strada.
- Sul nuovo
Codice della Strada in discussione: stralciare le
norme che limitano lo spazio per la mobilità attiva
e riducono l’autonomia dei Comuni nella
determinazione delle politiche di mobilità urbana;
consentire e incentivare l’installazione di
autovelox in ambito urbano per il controllo dei
limiti di velocità;
- Promuovere la
legge nazionale per l’istituzione della Città 30 in
tutte le città italiane, come è stato fatto dalla
Spagna nel 2021;
- Prevedere
strade scolastiche pedonali davanti ad ogni scuola
italiana;
- Ripristinare
le risorse economiche per progettazione di
infrastrutture ciclabili urbane, tagliate mesi fa
dal Governo Meloni, per rendere tutte le strade
sicure per gli utenti in bicicletta.
- Introdurre
l’obbligo di installazione del dispositivo ISA (intelligent
speed assistance), che limita la velocità
dell’automobile per tutti i veicoli dal 7 luglio
2024, estendendone l’installazione su tutti i
veicoli circolanti, non solo sulle nuove
immatricolazioni, e vietando la possibilità di
disattivare l’ISA da parte del guidatore.
FIAB chiede,
inoltre, a livello locale, a Regione, Provincia e
Comuni, di mettere in atto tutte le azioni
necessarie per la sicurezza degli utenti della
strada, pedoni e ciclisti in primis, promuovendo
campagne di sensibilizzazione, in particolare verso
gli automobilisti, e adottando tutte le misure di
competenza per la sicurezza attiva e passiva delle
infrastrutture stradali, come la creazione di zone
30 e di strade scolastiche, la creazione e il
miglioramento di percorsi pedonali e ciclabili,
l'installazione di sistemi di moderazione della
velocità, ecc., ricordando che i morti e feriti che
ogni giorno dobbiamo annotare negli elenchi
statistici si riferiscono ad esseri umani, uomini e
donne, anziani e bambini, madri, padri, figli e
figlie, affetti che vengono recisi, vite spezzate da
una strage di cui, ognuno di noi, ha responsabilità.
Fiab Teramo
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