L’ex
soldato ed ex deportato Giovanni Paolone al Quirinale
per la cerimonia nazionale
PENNA
SANT'ANDREA (TE),
26.1.2023 -
Venerdì 27
gennaio (Giorno della Memoria), alle ore 10, l'ex
soldato ed ex deportato IMI (Internato Militare
Italiano) in Polonia, Giovanni Paolone (Classe 1922), è
stato invitato alla cerimonia nazionale al Palazzo del
Quirinale. La richiesta era stata inoltrata da
Giulianova dal ricercatore storico sugli IMI Walter De
Berardinis in collaborazione con la famiglia Paolone.
Alla cerimonia sarà accompagnato dal figlio Domenico e
dal ricercatore giuliese. La giornata di Roma chiude il
cerchio alla ricerca per ricostruire le vicende che
accompagnarono le vicissitudini dell’ex deportato
detenuto nei lager tedeschi. Il centenario Paolone ha
ricevuto la Medaglia d'Onore per la deportazione e il
diploma di Combattente della Libertà.
Scheda di Giovanni
Paolone. Nativo di Cermignano (24 giugno 1922), oggi
vive con il figlio Domenico nella Contrada Castellaro di
Penna Sant’Andrea in provincia di Teramo. Il 2 febbraio
1942, dopo che aveva già tre fratelli (erano 7 figli) al
fronte, parte in guerra con il 73° reggimento fanteria
“Lombardia” a Trieste e successivamente, dopo aver
frequentato il corso di armaiolo, distaccato al 52°
reggimento fanteria nell’area al confine orientale con
il CLVII battaglione mitraglieri “Novara” – 2° Divisione
di fanteria "Sforzesca" (dislocata in Venezia Giulia
nella zona tra Divaccia, Fola, Sesana, Villa del Nevoso
lungo la linea di confine italo-jugoslavo). Dopo le
vicende dell’8 settembre 1943, viene catturato dai
tedeschi a Trieste e internato nello Stammlager II-D a
Stargard, in Pomerania in territorio polacco vicino alla
città di Stettino. Durante la sua prigionia, con il
numero 101-306, condivisa anche con canadesi e
americani, lavorò nei campi e fabbriche tedesche. La
salvezza arrivò l’11 aprile 1945, quando le truppe
americane aprirono i cancelli del lager e fu rimpatriato
solo nell’estate dello stesso anno. Aveva passato due
anni in un lager nazista.
Correlato
Chiesti l’invito al
Quirinale e la Medaglia d'onore per l’ex internato
Giovanni Paolone
PENNA
SANT'ANDREA (te),
25.1.2023 -
Dal
ricercatore degli IMI Walter De Berardinis riceviamo e
pubblichiamo il seguente comunicato in occasione delle
commemorazioni del Giorno della Memoria nel prossimo 27
gennaio:
La legge del 27
dicembre 2006, n. 296, ha previsto la concessione di una
medaglia d’onore (coniate dall’Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato) ai cittadini italiani, militari e
civili, deportati ed internati nei lager nazisti e
destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra
nell’ultimo conflitto mondiale.
Ogni 27 gennaio, le
cerimonie pubbliche, si svolgono in tutte le prefetture
italiane per la consegna della medaglia ed anche al
Quirinale viene organizzata la manifestazione nazionale.
Il ricercatore storico degli IMI-Internati Militari
Italiani della provincia di Teramo, Walter De
Berardinis, ha deciso di scrivere al Presidente
della Repubblica per chiedere di ricevere l’ex soldato
ed ex internato, Giovanni Paolone, oggi
centenario e in buona salute, il prossimo 27 gennaio a
Roma. Nativo di Cermignano (24 giugno 1922), oggi vive
con il figlio Domenico nella Contrada Castellaro di
Penna Sant’Andrea. Il 2 febbraio 1942, dopo che già tre
fratelli (erano 7 figli) erano al fronte, parte in
guerra con il 73° reggimento fanteria “Lombardia” a
Trieste e successivamente, dopo aver frequentato il
corso di armaiolo, distaccato al 52° reggimento fanteria
nell’area al confine orientale con il CLVII battaglione
mitraglieri “Novara” – 2° Divisione di fanteria "Sforzesca"
(dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia,
Fola, Sesana, Villa del Nevoso lungo la linea di confine
italo-jugoslavo).
Dopo le vicende
dell’8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi a
Trieste e internato nello Stammlager II-D a Stargard, in
Pomerania in territorio polacco vicino alla città di
Stettino. Durante la sua prigionia, con il numero
101-306, fatta di duro lavoro nei campi e fabbriche,
vide arrivare anche prigionieri canadesi e americani
catturati sul fronte occidentale.
La salvezza arrivò
l’11 aprile 1945, quando le truppe americane aprirono i
cancelli del lager e fu rimpatriato solo nell’estate
dello stesso anno. Aveva passato due anni in un lager
nazista. Prima della pandemia, spesso e volentieri, era
ospite delle scolaresche della sua zona di residenza per
partecipare al “Giorno della Memoria”.
Lo scorso 23
luglio, al compimento dei 100 anni, durante la festa ha
ricevuto dal Comando Militare Esercito Abruzzo e Molise
il riconoscimento delle campagne di guerra (legge 390
del 1950) e fregiarsi della medaglia commemorativa della
Guerra di Liberazione con relativo diploma.
Nello stesso giorno
della festa, alla presenza del Sindaco di Penna Sant’Andrea
Severino Serrani, l’ex internato aveva ricevuto gli
auguri scritti dalla senatrice Liliana Segre, dallo
Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, dal Comando
regionale, dall’Ambasciata Tedesca in Italia e dall’ANEI-Associazione
Nazionale Ex Internati di Teramo che gli aveva conferito
la tessera ad honorem.
Il ricercatore
storico e la famiglia si augurano che il Presidente
Sergio Mattarella e il cerimoniere del Quirinale
accolgano la loro richiesta.
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giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
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