Partito Democratico:
«Roseto perde anche il consultorio, il sindaco che fa?»
ROSETO
DEGLI ABRUZZI, 23.8.2023 -
Dal Partito
Democratico di Roseto riceviamo e pubblichiamo il
seguente comunicato:
Dopo avere perso,
per grave responsabilità del sindaco Nugnes e dei sui
collaboratori, la possibilità di costruire il nuovo
Distretto Sanitario, Roseto perde anche il Consultorio
Familiare, che sarà trasferito a Notaresco.
La ASL parla di una
soluzione temporanea imposta dalla necessità di eseguire
lavori di ristrutturazione per ospitare il COT (Centro
Operarivo Territoriale).
Senza entrare in
particolari, la giustificazione non pare molto razionale
visto che il COT ed il Consultorio sono due strutture
con diverse vocazioni di accesso (organizzativo il
primo, operativa ed aperto all'utenza il secondo).
Peraltro in via
preferenziale il COT dovrà essere ospitato nella Casa
della Comunitá. Ma la Casa della Comunitá, deve ancora
essere costruita e non sarà disponibile prima di
quattro/cinque anni. Questo per dire cosa significa
"soluzione temporanea".
Mentre tutto questo
accade, cosa fa l'amministrazione comunale? Era a
conoscenza il sindaco Nugnes della decisione della ASL
di trasferire il consultorio? E se era a conoscenza
della questione, visto che si parla di una soluzione
temporanea, si è attivato a trovare una soluzione
alternativa, mettendo a disposizione della ASL uno dei
numerosi locali di proprietà del comune?
Viene perfino il
dubbio che il sindaco, prima autorità sanitaria del
comune più grande della Provincia, sia stato informato
solo a cose fatte.
Questo sarebbe
ancora più grave, perché dimostrerebbe quale sia la
considerazione della ASL per il nostro territorio e per
chi lo rappresenta.
Se il sindaco ed i
nostri amministratori accantonassero le passerelle e i
videomessaggi trionfali, potrebbero occuparsi dei
problemi importanti della nostra città. Il consultorio è
un servizio essenziale per l'assistenza sanitaria
territoriale, che è competenza specifica del primo
cittadino.
Si muova dunque il
sindaco; esca dal suo castello e, sempre che sia ancora
in tempo, fornisca alla ASL una sede alternativa in
grado di scongiurare questo evento che si aggiungerebbe
alla dissennata scelta rinunciare alla costruzione del
nuovo distretto sanitario.
#PDroseto
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