Impedite
tre frodi informatiche per un totale di oltre 50 mila
euro
TERAMO,
4.10.2023 - Gli
uomini della Sezione Operativa della Sicurezza
Cibernetica della Polizia Postale di Teramo, con un
tempestivo intervento ed immediate attività di indagine,
hanno impedito la consumazione di 3 frodi informatiche
per importi di 23.000 euro, 24.900 euro e 4.400 euro.
I malviventi hanno
usato la tecnica dello smishing, l’invio di SMS,
apparentemente inviati dall’Istituto di Credito presso
cui il destinatario ha il proprio conto, che inducono la
vittima a cliccare su un Link e inserire le credenziali
di accesso e i dati della carta di credito su una pagina
web che riproduce nell'aspetto il sito ufficiale della
banca.
Successivamente il
truffatore chiama la vittima fingendo di essere il
Dirigente dell’Istituto di Credito o un operatore della
Polizia Postale e la convince a versare tutta la somma
giacente sulla propria carta a favore di altra carta con
la promessa della successiva restituzione mediante
bonifico. In alcuni casi, per effetto dell’utilizzo di
apposito programma (tecnica del c.d. spoofing) il numero
telefonico può apparire simile se non uguale a quello di
un ufficio di polizia o di un istituto di credito.
La Polizia Postale
ricorda che gli Istituti di Credito non utilizzano SMS o
mail per richiedere credenziali di accesso o
informazioni urgenti.
I consigli
Non cliccare su
link presenti in SMS sospetti e/o provenienti da
Istituti di Credito o nelle mail delle quali non si
abbia la certezza del mittente.
Non comunicare mai
a terzi i propri dati personali, credenziali di account
riferibili a conti correnti o carte di credito; in caso
di dubbio contattare immediatamente il proprio Istituto
di Credito, attraverso i numeri di telefono del servizio
clienti dalla propria banca.
Se l’interlocutore
asserisce di essere un appartenente alle forze di
polizia, chiedere l’Ufficio di appartenenza e contattare
lo stesso attraverso canali ufficiali e mai attraverso i
numeri dai quali si è stati chiamati.
In ogni caso, la
Polizia di Stato e le altre forze dell’ordine non
chiedono mai di effettuare bonifici o pagamenti, né
chiedono dati finanziari, codici o credenziali di
accesso a servizi di home banking.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
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