Tre cittadini nigeriani
arrestati per rapina e sequestro di persona a scopo di
estorsione
TERAMO,
24.2.2023 - La
Polizia di Stato, nelle articolazioni della Questura di
Teramo e del Compartimento della Polizia Postale e delle
Telecomunicazioni, nelle prime ore di ieri, ha tratto in
arresto, in esecuzione all’Ordinanza di Applicazione
della Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P.
del Tribunale di L’Aquila, 3 cittadini Nigeriani, di
sesso maschile, accusati di rapina e sequestro di
persona a scopo di estorsione ai danni di 4 uomini
italiani, adescati attraverso l’utilizzo di annunci a
sfondo sessuale pubblicati su piattaforme online di
incontri.
Le attività di
indagine, coordinate inizialmente dalla Procura della
Repubblica di Teramo e di seguito dalla DDA di L’Aquila,
condotte da personale della Squadra Mobile e della
Sezione di Polizia Postale di Teramo, è scaturita dalle
denunce presentate dalle vittime che hanno permesso di
ricostruire le varie fasi della vicenda.
Nel corso delle
attività si è accertato che gli indagati, utilizzando
l’APP “Grindr” (applicazione per incontri
dedicata esclusivamente ad un pubblico gay e bisessuale
maschile), con falsi nickname, riuscivano ad
attirare le vittime con lusinghe e false promesse e le
invitavano a contrarre rapporti sessuali non a
pagamento.
Gli accordi
avvenivano sempre tramite chat, con l’utilizzo della
citata applicazione, prevedevano che il rapporto
sessuale non fosse a pagamento e che all’incontro con
l’adescato fosse presente un solo extracomunitario.
Nei fatti, però,
agli incontri, che si svolgevano in un’abitazione
ubicata in una località periferica di questo capoluogo,
si presentavano più cittadini extracomunitari i quali,
con atteggiamento aggressivo, creavano uno stato di
agitazione e paura alla vittima, che cercava in ogni
modo di andar via, ma immediatamente veniva bloccata
dagli stessi con violenza e minaccia e, in talune
circostanze, anche malmenata, al fine di farsi
consegnare somme di denaro di importo compreso tra 100 e
400 euro.
Le indagini,
supportate da attività tecnica, consentivano di
acquisire numerosi elementi probatori a carico dei 3
soggetti extracomunitari, in base ai quali l’Autorità
Giudiziaria procedente emetteva la misura di custodia
cautelare in carcere perché responsabili, in concorso
tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno
criminoso, dei reati di rapina, sequestro di persona a
scopo di estorsione e lesioni personali, p. e p. dagli
artt. 110 – 81 cpv. – 628 – 629 - 630 – 582 del codice
penale.
Gli indagati, due
rintracciati in questa provincia ed il terzo a Milano,
dopo le formalità di rito, sono stati ristretti presso
gli istituti di pena di Teramo e Milano.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
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