Nidi per l'infanzia:
proclamato
lo stato di agitazione del personale educativo
TERAMO,
16.12.2023 -
Il Comune di Teramo torna indietro
e sconfessa l’eccellenza
italiana della Città di Teramo
riguardo i servizi per l’infanzia.
Scellerato comportamento sul servizio che si occupa
della formazione più
importante per bambine e bambini di questa città.
Le Organizzazioni Sindacali Fp
Cgil Teramo e Fp Cisl Teramo insieme alle educatrici
della Città di Teramo
proclamano lo stato di agitazione e denunciano la
gravissima gestione dei servizi per l’infanzia
del Comune di Teramo.
Tanti i momenti di confronto in
cui il Comune ha dimostrato non rispetto nei confronti
del personale educativo e dei servizi all’infanzia
della Città.
Un percorso iniziato con
l’esternalizzazione
del servizio dato in gestione alle Cooperative, alle cui
educatrici viene garantito il diritto di un contratto
lavorativo adeguato alle mansioni svolte, lo stesso che
viene negato al personale dell’Ente.
Si torna indietro dunque su un
servizio - come quello dei Nidi Comunali di
Teramo - che veniva considerato fino a poco tempo fa
un’eccellenza
nel panorama pedagogico italiano. Si pensi alla
disastrosa gestione del centro estivo datato luglio 2023
che ha accolto i tanti bambini e bambine con una
temperatura superiore ai 40°,
in una struttura priva di sistemi di condizionamento che
li ha quindi costretti a tornare quotidianamente a casa
grondanti di sudore.
In seguito alle lamentele del
personale, l’Amministrazione
ha fatto pervenire, solo la penultima settimana del
cosiddetto “Centro estivo”, dapprima un ventilatore da
dividere per l’intera struttura (3 classi e la cucina)
ed in seguito a nuove sollecitazioni da parte del
personale stremato, ha ben pensato di dotare il nido di
4 “pinguini”,
portando così al
sovraccarico il datato impianto elettrico che
è inevitabilmente andato in
corto circuito mettendo di fatto in pericolo personale e
bambini.
Come se quanto detto finora non
bastasse a dimostrare come si stia andando nella
direzione contraria alla cultura pedagogica e alle
esigenze delle bambine e dei bambini della nostra città,
è già
in programma il “Centro estivo 2024” ma non
è altrettanto previsto l’adeguamento
delle strutture per far fronte alle alte temperature a
cui da qualche tempo siamo abituati.
Parlando sempre di strutture, il
personale educativo ha più
volte fatto presente come la maggior parte di esse siano
carenti sia di arredi e dispositivi che garantiscano la
sicurezza ed il confort dei piccoli utenti del servizio,
che del materiale didattico adatto alla fascia d’età 0-3
anni (materiale che si esige dai nidi esternalizzati ma
che poi non viene fornito ai nidi gestiti direttamente
dall’Ente).
E’
solo attraverso l’utilizzo
delle risorse personali delle educatrici e del prezioso
contributo dei genitori, sempre pronti a dare una mano,
che è stato possibile finora
portare avanti il servizio, cercando di mantenerne alta
la qualità nonostante le
evidenti difficoltà.
L’intenzionalità del personale
educativo non è mai stata
quella di mettere un muro nei confronti della dirigenza
del Comune di Teramo ma, al contrario, ha tentato più
volte il dialogo con varie riunioni, incontri ed
assemblee; purtroppo però, al seguito dell’incontro
del 28 Novembre scorso tra le educatrici, la dirigenza e
l’ assessorato del ramo, il personale ha dovuto
amaramente constatare il totale disinteresse verso tutte
le questioni e soluzioni poste e la mancanza di rispetto
nei confronti dei dipendenti educatori comunali di
questa Amministrazione. Infatti, quando in quella sede
il personale ha richiamato l’importanza della formazione
ed in particolare del “gemellaggio”
con Reggio Emilia, motivando l’alto interesse
dell’intero corpo del personale a voler prendere parte
all’antico impegno di far visita al Centro di Reggio
Emilia “Loris Malaguzzi”, come suggerito e proposto
proprio a fine anno educativo scorso dalla stessa
Amministrazione comunale, la risposta di quest'ultima -
senza parafrasare - è stata “Ma
che ci volete andare a fare?”.
A Reggio Emilia in primis devono
andare amministratori e dirigenti per vedere come
funziona un servizio pubblico d’eccellenza riguardo
l’infanzia, come si crea un ambiente favorevole per
bambine e bambini di una città.
Di certo, per altro, una
formazione (obbligatoria) di alta qualità e mirata all’approccio
reggiano, a cui fa riferimento il progetto pedagogico
del Comune di Teramo, sarebbe di gran lunga più
significativa ed importante della proposta svoltasi nel
corso di questo anno, programmata senza mai confrontarsi
con le esigenze reali del personale in termini di
aggiornamento e valorizzazione delle competenze,
impegnando quasi tutti i sabati del mese con orari
improponibili.
Dunque come si può continuare a
parlare di ambiente pedagogico di eccellenza dei servizi
per l’infanzia del Comune di Teramo se il Comune di
Teramo si mostra contrario e resistente al confronto con
l’esperienza reggiana, luogo di innovazione e promozione
della cultura dell’infanzia? Dobbiamo dire che la Città
di Teramo era un’eccellenza
riguardo i servizi all’infanzia?
Ad oggi, purtroppo, dobbiamo rispondere di sì, lo era.
E ora? Giovedì 14
Dicembre durante l’ultima
Assemblea in cui ha partecipato tutto il personale
educativo si è presa la decisione della proclamazione
dello stato di agitazione e di tutte le forme di lotta
sindacale consentite dalla legge per cambiare la
situazione.
Dopo tanti incontri con
l’amministrazione pubblica, con il Sindaco, con l’Assessora
e con la dirigenza non abbiamo potuto far altro che
prendere questa decisione, nell’interesse in primis dei
bambini di questa città.
Al Sindaco vogliamo dire a gran
voce che le parole non bastano più: oggi la Città
di Teramo ci dice che non ha a cuore il proprio
futuro perché non ha cura del presente educativo dei
bambini e delle bambine.
Pertanto il personale educativo
dei nidi a gestione diretta intende intraprendere la
procedura di raffreddamento in prefettura e, qualora non
avrà risposte, continuerà la contestazione con la
proclamazione dello sciopero e altre iniziative
pubbliche e di denuncia.
Ci rivolgiamo a tutti i cittadini
di Teramo, in particolar modo ai genitori, alle nonne e
ai nonni, per far abbracciare la vertenza del personale
educativo di questa città,
affinchè diventi la vertenza
di tutti e per tutti. Teramo era un’eccellenza
riguardo i servizi all’infanzia,
Teramo dovrà tornare ad essere
un’eccellenza riguardo il
futuro della propria città e
il presente dei propri bambini e delle proprie bambine.
Mauro Pettinaro Segretario Generale Fp Cgil Teramo
Marco De Febis Coordinatore Fp Cisl Teramo
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