Fim Cisl e Fiom Cgil
insorgono: «La Purem di Castellalto emigra in Romania»
TERAMO,
9.3.2023 -
La Purem Castellalto, che ha sede
precisamente a Villa Zaccheo, zona che per gli addetti
ai lavori è stata denominata “valle del tubo” per la
particolare concentrazione di aziende che producono per
il settore automotive tubi di scappamento, ha dato il
via e la concretezza a quelle che fino ad oggi erano
stati allarmi lanciati dalle organizzazioni sindacali
all’indotto e alle istituzioni.
Infatti, la multinazionale tedesca ha deciso di spostare
la produzione di uno dei progetti attualmente in casa
dall’Italia alla Romania, praticamente i tempi di vita
dello stabilimento sono ormai segnati.
Una comunicazione arrivata al management locale
attraverso una breve mail in cui si faceva riferimento
alla tesa e grave situazione economica, che porta la
proprietà a decidere di togliere un progetto vitale per
lo stabilimento italiano in Romania.
Parliamo di una azienda che nel 2021, quindi in piena
pandemia, ha fatturato più 140 milioni di euro, il cui
costo del personale ammonta a circa di 2 milioni di
euro. Una situazione che rimarca che la grave e tesa
situazione economica la vivranno semmai le lavoratrici e
i lavoratori, di certo non l’azienda.
E come tutte le multinazionali, dopo la richiesta di
incontro delle parti sociali, i “senza volto” si sono
trincerati dietro una risposta scritta, redatta
direttamente dalla Purem by Eberspecher, totalmente
insoddisfacente.
Nella nota infatti vengono confermate le preoccupazioni
sullo stabilimento di Castellalto. Nessuna garanzia sul
sito, né intermini di nuovi progetti da sviluppare dopo
quelli esistenti e né tanto meno sui futuri livelli
occupazionali.
E’ necessario far sedere al tavolo la multinazionale per
capire quale sia il destino che ha segnato per il sito
italiano di Castellalto e nel contempo attivare tavoli
di crisi provinciali per il caso specifico e per il
settore per non depauperare un indotto che occupa più di
3500 dipendenti e un territorio fortemente legato all’automotive
e al motore endotermico, la cui fine, al netto dei
rallentamenti europei sarà inevitabile.
La Purem di Castellalto occupa circa 100 lavoratori, tra
direttamente assunti e lavoratori interinali: se non si
pone immediatamente riparo, tra poco più di
qualche mese, ci troveremo ad affrontare una situazione
che la provincia di Teramo di certo non può permettersi.
Nelle prossime
settimane, insieme ai lavoratori, della Purem e di tutta
la “valle del tubo”, metteremo in campo azioni di
protesta a difesa del lavoro.
p. Le Segreterie
Provinciali di Teramo
FIM CISL
FIOM CGIL
Marco Boccanera
Natascia Innamorati
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo