Operazione della Guardia
Costiera a tutela della filiera della pesca durante le
festività
GIULIANOVA,
23.12.2024 -
Con l’approssimarsi delle festività natalizie, periodo
in cui la domanda di prodotti ittici cresce
considerevolmente, la Guardia Costiera, in linea con il
Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla
Cabina di Regia istituita presso il Ministero
dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle
Foreste ha avviato una mirata campagna di
prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per
individuare potenziali fattispecie illegali nel settore
che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso
nuovi canali, non convenzionali
Lo scopo è
garantire la qualità dei prodotti che arrivano sulle
tavole degli italiani ed il rispetto delle disposizioni
nazionali e internazionali in materia di tutela delle
risorse ittiche e dell’ambiente marino evitandone il
depauperamento e contestualmente anche quello di
garantire la leale concorrenzialità sul mercato tra gli
operatori prevenendo il diffondersi di pratiche
illegali.
LE FASI
L’operazione complessa “e-FISHING”, attiva su tutto il
territorio nazionale e in corso fino a gennaio 2025, si
è articolata in una preliminare fase di “analisi”,
durante la quale sono stati individuati i target di
possibile interesse mediante un attento monitoraggio del
territorio – anche attraverso le piattaforme social e
dell’e-commerce, a cui ha fatto seguito una
seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare
un contrasto diretto alle attività di pesca illegale
attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente
pianificate.
L’OBIETTIVO
Il focus dell’operazione è incentrato a tutelare il
prodotto ittico made in Italy,
scoraggiando pratiche illecite – anche
informatizzate – finalizzate a carpire la buona fede del
cittadino, danneggiare la risorsa ittica e a minare la
concorrenza leale sul mercato tra gli operatori del
settore. L’operazione condotta dalla Guardia Costiera si
è concentrata quindi sull’attività di prevenzione e
di contrasto, a livello nazionale, per individuare
potenziali fattispecie illegali nel settore, che
coinvolgano in particolare le importazioni e la
commercializzazione di prodotti ittici provenienti da
paesi terzi, la cattura e commercializzazione di specie
con consentite e la compravendita di pescato in assenza
delle informazioni obbligatorie in materia di
tracciabilità. Pratiche illecite che, nel tempo – e in
linea con il nome stesso che si è voluto attribuire
all’operazione – si sono concretizzate anche attraverso
nuovi canali non convenzionali utilizzati per l’attività
di rivendita e la promozione di servizi di ristorazione,
come l’e-market e le piattaforme social,
al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
Si tratta di comportamenti disonesti che compromettono
non solo la qualità del prodotto destinato alla vendita,
ma pregiudicano anche la concorrenza leale e la capacità
del cittadino di scegliere consapevolmente.
Tale attività di monitoraggio e verifica, pertanto,
oltre a prevenire e individuare eventuali atti illeciti
mira a garantire una filiera ittica virtuosa, che
permetta di far giungere sulle tavole degli italiani
prodotti sicuri, certificati e garantiti.
LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Il dispositivo messo in campo - coordinato a livello
nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del
Comando Generale della Guardia Costiera e articolato
a livello territoriale sui Centri di Controllo Area
Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali
- ha visto l’impiego di oltre 1.500 militari e oltre
450 tra mezzi terrestri e aeronavali della Guardia
Costiera e ha portato, ad oggi, all'effettuazione di
10.000 controlli, che consentiranno agli italiani
di acquistare sul mercato prodotti ittici di qualità e
garantiti, valorizzando il lavoro degli operatori del
settore onesti che rispettano le normative vigenti, a
tutela del prodotto “made in Italy”.
RISULTATI
DELL’OPERAZIONE “E-FISHING”:
Questi i dati salienti:
7 illeciti tra amministrativi e penali;
STAMPA
233
attrezzi da pesca sequestrati;
sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre
1 milione di euro;
circa 200tonnellate di prodotto ittico
sequestrato.
ATTIVITA’ PIU’
SIGNIFICATIVE
Nell’ambito dell’operazione
nazionale “e-FISHING”,
di seguito alcune delle attività più significative
condotte dai Comandi territoriali della Guardia
Costiera.
la Guardia
Costiera di Roma-Fiumicino, congiuntamente al
personale della ASL Roma, ha posto sotto sequestro
670 kg. di prodotto ittico scaduto presso un centro
di distribuzione all’ingrosso di Roma, destinato a
essere distribuito a ristoranti etnici: un vero e
proprio “outlet” del prodotto ittico, dove poter
acquistare prodotti congelati - da somministrare al
pubblico – prossimi alla scadenza, a prezzo
ovviamente più basso, per battere la concorrenza,
senza garanzie di qualità e salubrità e con seri
rischi per il cittadino.
la Guardia
Costiera di Bari, a seguito del monitoraggio di
un’attività di e-marketing
effettuata sulle principali piattaforme digitali
(quali Facebook, Instagram e TikTok), ha effettuato
un sequestro di ricci di mare per mancanza di
rintracciabilità, verosimilmente frutto di pesca di
frodo in acque pugliesi (ove vige il divieto
regionale); inoltre, a seguito di una mirata
attività di intelligence, anche con appostamenti
notturni, la Guardia Costiera di Bari ha sequestrato
10 kg. di datteri di mare a due pescatore di frodo,
i quali sono stati deferiti all’Autorità
giudiziaria.
la Guardia
Costiera di Ravenna, nel monitorare le piattaforme
social ha individuato un video, divenuto “virale”,
del proprietario di un ristorante etnico che si
adoperava per strada intento nell’ “inusuale”
attività di pulizia di un tonno. A seguito dei
controlli effettuati dal personale della Guardia
Costiera all’interno del ristorante, sito nel centro
di Bologna, è stato rintracciato del prodotto ittico
congelato non tracciato e pertanto è sottoposto a
sequestro;
la Guardia
Costiera di Livorno ha sequestrato presso una
pescheria di Prato circa 70 esemplari della specie
denominata “granchio cinese”, la cui detenzione allo
stato vivo e la commercializzazione sono vietate in
quanto inserita nella lista europea delle specie
altamente invasive. Inoltre, a seguito dei controlli
presso punti vendita all’ingrosso e al dettaglio, la
Guardia Costiera di Livorno ha posto sotto sequestro
1.250 kg. di prodotto ittico non tracciato e
scaduto;
la Guardia
Costiera di Palermo, a seguito di un’attività di
monitoraggio dei social network, ed in particolare
dopo aver notato un soggetto che pubblicizzava la
vendita di prodotti ittici sulla piattaforma social
“TikTok”, ha effettuato il sequestro di 545 kg. di
prodotto ittico vario, privo delle informazioni
obbligatorie in materia di tracciabilità, che veniva
venduto abusivamente su strada. La mancata
tracciabilità e pertanto l’impossibilità di
definirne l’origine ha portato anche al rigetto a
mare di 40 astici rinvenuti e considerati, a seguito
di controllo da parte del personale sanitario,
ancora vivi e vitali; inoltre, a seguito del
controllo presso un centro di deposito, la Guardia
Costiera di Palermo ha posto sotto sequestro oltre
30 tonnellate di prodotto ittico scaduto;
La
Guardia Costiera di Pescara, nel corso
dell’operazione nazionale “E-Fishing”, ha condotto
240 ispezioni lungo l’intera filiera ittica, per un
totale di 55 ispezioni e 320 controlli effettuati,
con un importo di circa 85 mila euro di sanzioni
amministrative elevate e n. 38 sequestri di quasi 2
tonnellate di prodotto ittico, oltre a n. 6 attrezzi
da pesca, posti in essere.
Da segnalare, in particolare, l’attività, effettuata
congiuntamente alla Polizia Stradale di Pratola Peligna,
sulla tratta autostradale A25, che ha portato al
sequestro di 350 kg di prodotto ittico, per mancanza di
tracciabilità, che, dopo la visita ispettiva del
veterinario competente, sono stati devoluti in
beneficienza a quattro diverse Associazioni tra Pescara
e Montesilvano.
Al netto dell’operazione complessa “e-FISHING”,
l’impegno della Guardia Costiera nella funzione di
controllo del settore della pesca, in linea con il
Piano Operativo Annuale 2024 deciso nell’ambito dalla
Cabina di Regia istituita presso il Ministero
dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle
Foreste, prosegue tutto l’anno per garantire la qualità
dei prodotti che arrivano sulle tavole degli italiani,
salvaguardando il cittadino, la risorsa ittica e
l’ambiente.
Nel 2024, infatti, è di oltre 9 milioni di euro
l'importo totale delle sanzioni comminate, con oltre
800 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato –
impedendone così l’ingresso ella filiera commerciale, a
tutela del cittadino - principalmente per illeciti
connessi alla mancanza delle informazioni obbligatorie
relative alla tracciabilità del pescato, che accerta la
genuinità e la provenienza del prodotto. Nel corso
dell'anno, l'azione di contrasto alla pesca illegale ha
permesso di effettuare sull'intero territorio nazionale
oltre 100.000 verifiche e ispezioni approfondite
sia in mare che lungo la filiera commerciale, con un
monitoraggio continuo, dalla cattura del pescato fino
alla vendita al cittadino.
«Quest’operazione
– ha dichiarato il Comandante Generale della
Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola
Carlone – si inquadra in un sistema di controlli
consolidato, che viene svolto costantemente dalla
Guardia Costiera, in mare come a terra, nell’ambito
delle sue competenze in dipendenza funzionale del
Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e
delle Foreste, che consentirà agli italiani di acquistare sul mercato
prodotti ittici sicuri e di qualità, garantendo una
filiera ittica virtuosa in grado di valorizzare e
tutelare il lavoro degli operatori del settore che
rispettano le normative vigenti e promuovendo il
prodotto made in Italy».