Spaccio di droga in
carcere: 8 arresti e 13 perquisizioni in varie province
TERAMO,
1.3.2024 -
Nella prima mattinata di ieri, Giovedì 29 febbraio,
nell’ambito di un’attività di indagine condotta dalla
Squadra Mobile – Sezione Antidroga – della Questura di
Teramo e coordinata dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Teramo, sono state eseguite 8
misure della custodia cautelare in carcere nonché
perquisizione nella provincia di Teramo, di Chieti e
presso le Case Circondariali di Teramo, Viterbo, Pescara
e Roma Rebibbia. I reati contestati sono spaccio di
sostanze stupefacenti e accesso indebito a dispositivi
idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
L’attività di polizia giudiziaria in
questione costituisce il positivo epilogo di una
complessa e articolata progressione investigativa che ha
avuto la sua genesi da quanto emerso ed accertato in un
giorno di metà agosto, quando un detenuto della Casa
Circondariale di Teramo, di rientro da un permesso, ha
avuto un malore, che avrebbe consentito di rivelare che
lo stesso aveva occultati all’interno della pancia ovuli
contenenti cocaina, per un peso di circa 90 grammi,
sottoposti a sequestro dalla Polizia Penitenziaria.
L’attività di indagine nata dal summenzionato fatto
delittuoso, coordinata dalla Procura della Repubblica
presso il Tribunale di Teramo e condotta dalla Squadra
Mobile della Questura di Teramo ha disvelato un sistema
di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del
tipo cocaina e hashish all’interno della Casa
Circondariale di Teramo, che sarebbe stato posto in
essere principalmente da appartenenti ad un nucleo
familiare di origini straniere, il cui uomo di
riferimento era detenuto per altra causa, con
l’eventuale compartecipazione di altri soggetti, che
avrebbero dato vita ad attività di spaccio all’interno
del penitenziario teramano.
L’attività tecnica avrebbe fatto emergere un’ attività
di alcuni componenti di una famiglia straniera, che,
dall’esterno, avrebbero organizzato, con l’eventuale
ausilio di altri soggetti. l’ingresso dello stupefacente
in carcere, su disposizione del parente detenuto, che
poi con l’aiuto del complici avrebbe provveduto a
smerciare all’interno del penitenziario.
Il
soggetto avrebbe comunicato dal carcere con l’esterno
mediante uno smartphone, fattogli pervenire dalla
sorella. Lo stesso smartphone sarebbe stato utilizzato
da altri detenuti per comunicare con l’esterno.
La
sostanza stupefacente sarebbe stata fatta entrare
mediante detenuti, che approfittando di permessi,
l’avrebbero celata all’interno del proprio corpo,
inghiottendo gli ovuli o nascondendoli all’interno
dell’orifizio anale. Altro metodo utilizzato sarebbe
stato quello di celare la sostanza stupefacente
all’interno di pacchi, inviati ai detenuti da persone
compiacenti.
L’attività di indagine ha consentito di ricostruire
anche il sistema di pagamento dello stupefacente, che
sarebbe avvenuta mediante ricariche poste pay effettuate
da familiari dei detenuti in favore di carte nella
disponibilità di eventuali complici.
In un’occasione, a fine agosto 2023, presso la Casa
Circondariale di Teramo, personale della Polizia
Penitenziaria procedeva al controllo di un detenuto che
nella circostanza riusciva ad eludere gli accertamenti e
a disfarsi di complessivi grammi 55 di sostanza
stupefacente del tipo hashish. La predetta sostanza era
contenuta in ovuli nascosti dal detenuto al suo interno.
? detenuto sarebbe riuscito a disfarsene. Recuperati
poco dopo, l’analisi del DNA presente sugli ovuli
avrebbe consentito di attribuirne l’ingresso in carcere
al predetto detenuto.
In un’altra
occasione a fine ottobre 2023 alla periferia del Comune
di Teramo, personale della Squadra Mobile della locale
Questura effettuava il rinvenimento con contestuale
sequestro di
n. 3 involucri di cellophane contenenti complessivi
grammi 220 di sostanza stupefacente del tipo cocaina,
accuratamente interrati alla base di un albero, nella
disponibilità del detenuto anzidetto e dei suoi presunti
complici presenti all’esterno del carcere, come sarebbe
emerso da attività tecnica.
In un’altra occasione ancora, a metà dicembre 2023,
presso la Casa Circondariale di Teramo, personale della
Polizia Penitenziaria, in seguito ad indicazioni fornite
dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo, rilevate
dall’attività di indagine in corso, procedeva al
controllo di un pacco destinato ad un detenuto,
speditogli dalla propria madre, con occultati
all’interno complessivi grammi 53 di sostanza
stupefacente del tipo cocaina.
Al
termine dell’attività di indagine, il G.I.P. del
Tribunale di Teramo, su richiesta della locale Procura
della Repubblica, ha disposto nei confronti di 8
persone, di cui 6 già detenute per altra causa, la
misura della custodia cautelare in carcere, per i reati
di spaccio di sostanza stupefacente con l’aggravante di
aver commesso il fatto in carcere. Contestualmente alle
misure cautelari sono state eseguite perquisizioni nei
confronti degli arrestati, nonché di altri 7 soggetti.
L’operazione è stata eseguita nelle prime ore del
mattino del 29 febbraio 2024 dalla Squadra Mobile della
Questura di Teramo con l’ausilio di personale del
Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato,
proveniente da Roma, Pescara, Napoli e Potenza, di Unità
Cinofile Antidroga della Polizia di Stato di Roma e
Pescara, nonché della Squadra Mobile di Chieti in
relazione ad attività di perquisizione avvenuta in
quella Provincia.
Nel
corso dell’operazione sono state perquisite le celle dei
detenuti oggetti di indagine, nonché degli spazi da loro
frequentati all’interno del penitenziario teramano.
Perquisizioni a detenuti sono state eseguite anche nei
penitenziari di Roma Rebibbia, Viterbo e Pescara, ove
nel frattempo erano stati trasferiti alcuni dei soggetti
oggetti di indagine.
In particolare, le misure sono state eseguite nei
confronti di 3 uomini già reclusi presso la Casa
Circondariale di Teramo, di 3 soggetti, rispettivamente
reclusi presso le Case Circondariali di Pescara, Viterbo
e Roma Rebibbia, nonchè di 2 soggetti residenti nel
Comune di Teramo.
Nel corso delle predette perquisizione sono stati
sottoposti a sequestro un telefono cellulare rinvenuto
all’interno di una cella di un detenuto della Casa
Circondariale di Teramo, n. 2 panetti di sostanza
stupefacente del tipo hashish del peso complessivo di 50
grammi circa, sequestrate a un soggetto e postepay e
telefoni cellulari sequestrati presso i domicili dei
predetti soggetti.
Questi ultimi, al termine delle formalità di rito, sono
state associate rispettivamente presso la Casa
Circondariale di Civitavecchia (RM) e presso la Casa
Circondariale Roma Rebibbia.
Inoltre, contestualmente all’esecuzione delle misure
cautelari, personale della Squadra Mobile di Teramo e
della Squadra Mobile di Chieti, ha effettuato
perquisizioni personali e locali delegate nei confronti
di ulteriori due indagati residenti nella provincia di
Chieti. Tale attività ha permesso di sequestrare, un
involucro contenente 15 grammi circa di sostanza
stupefacente del tipo cocaina, materiale per il
confezionamento dello stupefacente; 2.570,00 euro in
banconote di vario taglio; telefoni cellulari in uso ai
predetti.
È stata, inoltre, eseguita perquisizione personale e
domiciliare di iniziativa nei confronti di un uomo
straniero domiciliato a Tortoreto, che ha consentito di
sequestrare, segnalando il predetto per il reato di
detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente,
6 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo
hashish, 0,75 grammi circa di sostanza stupefacente del
tipo cocaina, 31.900,00 euro in banconote di vario
taglio, n. 2 banconote da 50 euro verosimilmente false,
telefoni cellulari a lui in uso.
All’attività svolta presso la Casa Circondariale di
Teramo ha presenziato il Sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Teramo titolare del
fascicolo relativo al procedimento penale.
Il
Portavoce Addetto stampa
Questura di
Teramo
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