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"SiAMO Roseto" controbatte al sindaco di Roseto sulla gestione del portale turistico
 

ROSETO DEGLI ABRUZZI, 17.1.2024 - Dall'associazione culturale "SiAMO Roseto" riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

 

Abbiamo letto con attenzione la replica del sindaco di Roseto in risposta all’articolo uscito sulla carta stampata, in cui i consiglieri Ginoble e Di Giuseppe criticavano il prolungamento della gestione del portale turistico affidato a società vicine alla maggioranza.

 

Attacchi strumentali come nel caso delle assurde accuse rivolte al consigliere Ginoble colpevole, a detta della maggioranza, di aver confermato l’incarico per cinque anni alla stessa società, dimenticando però che la stessa era quella ereditata dall’amministrazione Pavone.

O attacchi personali come nel caso delle accuse rivolte al consigliere Di Giuseppe reo, a quanto scrive l’Ufficio stampa del comune, di lavorare in Regione senza concorso.

Oltre a rimanere esterrefatti e disgustati dalla bassezza e dal ripetersi di accuse non politiche, ricordiamo al Sindaco che il contratto del consigliere Di Giuseppe è a tempo determinato, legato alla durata del mandato del Presidente Marsilio e regolato da un rapporto di diretta collaborazione, per il quale il consigliere ha dovuto dimostrare di avere competenze e titoli per l’accesso alla P.A. e che, a scanso di equivoci, non può essere in nessun modo trasformato in indeterminato: tutto estremamente limpido e perfettamente incardinato nella normative vigenti, a differenza di quanto portato avanti dall’attuale maggioranza che continua con affidamenti e gestioni della cosa pubblica quantomeno inopportune sé non addirittura “dubbie”.

Al netto di questo, suggeriamo al consigliere Di Giuseppe di presentare una querela nei confronti del Sindaco, al fine di difendere la sua professionalità nonché la sua onorabilità ed onestà.

Se un sindaco e un assessore, senza argomenti, pur di attaccare due consiglieri comunali di opposizione la cui unica “colpa” è quella di far notare, in aula di consiglio comunale e sulla stampa, le rispettive carenze politiche e amministrative che stanno portando la Città alla deriva, scadono in puerili e scomposte accuse personali, incuranti del reato di diffamazione, vuol dire che siamo giunti davvero alla frutta.

Se questa è la tanto sbandierata svolta, potete stare tranquilli: né la temiamo né la osteggiamo.

Ripetiamo però al sindaco l’invito a dimettersi, per il bene di Roseto: la Città merita di essere amministrata da persone più capaci, rispettose dei ruoli, meglio informate e adatte al compito evidentemente troppo gravoso.

 

SiAmo Roseto

Fratelli d’Italia

 

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