WWF Teramo e Guide del Borsacchio incontrano il Prefetto
TERAMO,
9.12.2024 -
Questa mattina una
delegazione delle associazioni Le Guide del Borsacchio e
WWF Teramo, composta da Marco Borgatti, Dante Caserta e
Fabio Celommi, ha incontrato presso il Palazzo di
governo il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo.
L’incontro,
richiesto nei giorni scorsi dalle associazioni, ha avuto
come tema la situazione della Riserva naturale regionale
del Borsacchio. In particolare, le associazioni hanno
voluto richiamare l’attenzione del Prefetto sulla
mancanza di controllo all’interno della Riserva. A causa
dell’assenza del Comitato di gestione, infatti, la
Riserva – a differenza delle altre riserve regionali
gestite – è priva di qualsiasi attività di conservazione
e promozione da parte delle istituzioni competenti
(Regione e Comune). Nonostante questo, grazie al lavoro
dei volontari, da anni vengono svolte sia attività di
promozione (escursioni, visite guidate, laboratori di
educazione ambientale con le scuole, giornate di
pulizia), che attività di conservazione (monitoraggio
lupo, Progetto Salvafratino Abruzzo per la protezione
del Fratino e del suo habitat).
Nel corso di queste
attività, WWF e Guide del Borsacchio, senza contributi
economici pubblici, da anni posizionano cartelloni che
illustrano le caratteristiche floro-faunistiche
dell’area. Tali cartelloni sono però oggetto di continui
atti vandalici ripetuti decine di volte. Ogni qual volta
i volontari, con il proprio lavoro e a proprie spese,
riposizionano la cartellonistica abbattuta, questa viene
nuovamente distrutta. I percorsi ciclopedonali esistenti
sono poi spesso percorsi, nonostante il divieto, da
mezzi automobilistici che vengono parcheggiati persino a
ridosso del tratto di litorale che ricade nella Riserva.
Continua è poi la presenza di cani lasciati liberi senza
controllo da parte dei proprietari anche durante la fase
riproduttiva del Fratino, nonostante tale comportamento
sia vietato perché fortemente dannoso per le uova e i
piccoli. Del resto l’area del Fratino, delimitata
all’interno della Riserva, è stata anch’essa oggetto di
numerosi atti vandalici che hanno comportato la
distruzione delle uova della specie protetta.
Si tratta di azioni
dannose per l’ecosistema, ma anche pericolose per gli
stessi volontari che più volte si sono trovati a
fronteggiare persone che, richiamate per comportamenti
scorretti, hanno mostrato atteggiamenti aggressivi e
solo grazie al senso di responsabilità dei volontari si
sono evitati danni più gravi.
Il Prefetto ha
ascoltato con attenzione, informandosi nel dettaglio e
mostrando grande sensibilità.
Con l’occasione le
associazioni hanno anche fatto il punto sull’iter della
Riserva che, istituita nel 2005, ancora oggi è priva
degli strumenti di pianificazione (Piano di Assetto
Naturalistico) e di gestione (Comitato di gestione).
L’area protetta è stata interessata da diverse modifiche
nel suo perimetro, l’ultima delle quali risale al
dicembre 2023 e ha comportato la sua riduzione da 1.148
a 24 ettari: una riduzione del 98% attuata attraverso
una procedura che, come è noto, è stata attenzionata
prima dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali e
successivamente dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri, tanto che, per evitare il rinvio alla Corte
costituzionale della legge taglia-riserva, la Regione
Abruzzo ha “congelato” gli effetti del taglio garantendo
che si sarebbe proceduto ad una nuova revisione dei
confini della Riserva attualmente in discussione in
Commissione ambiente del Consiglio regionale.
WWF Teramo
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