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L'angolo acuto di Lino Manocchia

www.giulianovailbelvedere.it alla scoperta dell'America

Cinema: Il Mito dagli "Occhi Blu" di Hollywood

2° Anniversario memorabile il 26 Settembre

Paul Newman, uno dei più grandi miti di Hollywwod, a destra, con il giornalista giuliese-americano Lino Manocchia in una delle foto scattate in occasione delle corse automonilistiche: Manocchia ricorda l'amico Paul, nel 2° anniversario della scomparsa, avvenuta il 26 settembre 2008

 

DA LASSU' PAUL NEWMAN  SORRIDERA’ AL “RICORDO”

di Lino Manocchia

Lino Manocchia e Paul Newman

 

LIME ROCK, 24 settembre 2010. Il 26 settembre del 2008,  un Uomo, amico, attore-regista, pilota, patron, benefattore  ci lascio’, diretto all’Aldila’ dove lo attendevano amici, avversari  sportivi, colleghi di cento film e tanti fans.

Il 13 agosto Paul Leonard  Newman volle rivedere ancora una volta la mitica pista di Lime Rock,  a bordo di una macchina che lo vide trionfare, guidata da un amico,  in questo patetico addio del grande asso del volante...

Disse un giorno il veterano” di Lime Rock: “Qui ho lasciato i momenti piu’ belli della mia carriera sportiva, più forti della 24 ore di Daytona del 1995 “ (che vinse all’eta’ di 74 anni).

Lime Rock Park era la sua pista non lontana da Westport, nel Connecticut, dove abitava con la impareggiabile consorte Johanne Woodworth, che provava tonfi al cuore ogni qualvolta il  marito pilota saliva sui veloci prototipi.

L’attore, nato il 26 gennaio 1925 a Skater Heights, nello stato dell’Ohio, restio ad accettare l’Oscar di Hollywood che aveva conquistato a piene mani, aveva abbracciato lo sport delle quattro ruote  per oltre 40 anni registrando vittorie spesso impossibili, con  a fianco il fedele compagno d’armi, Carl Haas (a sinistra, con Newman al centro e Mario Andretti a destra). Con lui, Paul festeggiava la centesima vittoria sulle piste piu’ importanti della nazione. ”Carl e io”- ci confesso’ un giorno, brindando a un’ennesima vittoria- siamo da oltre 25 anni alla guida  nella serie Champ car con piloti di primo piano. E’ un po’ brontolone, ma poi tutto finisce con il grosso sigaro ed  una  risata”.

Modesto, leggermente introverso, allergico alle pose, all’enfasi alla pubblicita’, Paul “occhi blu” aveva carisma e talento, non credeva alla fortuna “che e’ volubile ed e’ meglio non fidarsene”. Si arrabbiava spesso con se stesso e della sua vita privata ne’ parlava ne’ voleva sentir parlare.

Il decano delle star si scaldava, ma in senso buono, quando si parlava di corse, team, piloti  e del successo ottenuto dalla Champ car con alla guida l’amico Mario Andretti e del milanese Teo Fabi nella categoria Can Am.

 

LA “DINAMO CAMP” ITALIANA

 

Paul e’ stato sempre un benefattore di fama mondiale. Amava il denaro “ma poteva farne anche a meno”. Da diversi anni con l’aiuto della moglie aveva creato i “Wall gang camp”, un campo per ragazzi malati drogati, handicappati. I soldi da lui donati all’istituzione parlano di centinaia di milioni ricavati dalla vendita dei suoi prodotti alimentari.

Sorridendo una volta mi confessò: ”Sono sconcertato per la miasalad dressing” (condimento per insalata n.d.r) che sta guadagnando piu’ dei miei film... Dovro’ chiudere bottega”.

Nel 2007 incorporo’ la sezione italiana della Fondazione Dynamo camp nella cittadina di Limestre in quel di Pistoia. Prima di volare in Italia mi disse : ”Amo l’Italia, mi piace  tanto il Lago di Como, ma saro’ capace di pescare in quel magnifico lago? Ci sono belle trote?”. Per l’ottantunesimo compleanno i suoi piloti gli presentarono una torta: ”Grazie ragazzi, assaggero’ un cucchiaio di crema. Non debbo ingrassare”. Poi sorridendo aggiunse: ”Ma voi, lo sapete quanti anni conto?”.

Personaggio strano, difficile da decifrare anche da noi che lo conoscevamo da anni, figura  iconica che si erge nella storia di Hollywood.

“Quel giorno” scomparve un Uomo che non si vergogno’ di dire che da giovane vendeva la  Bibbia, accumulando i soldi necessari per andare ad Hollywood, da dove usci’ divo, decano  delle star, mostro sacro del mondo della celluloide, animato dalla “passione” per le automobili, piu’ volte preferita alle bellezze mondane.

L’Uomo che aveva sfidato nella sua vita le macchine, la velocita’ , i pericoli i segreti del mondo della celluloide,  respinto lo scetticismo degli “avversari”, umanitario senza limiti “Quel giorno” ci  lascio’ diretto alla volta del cielo, a bordo di una sua fiammante Ferrari.

Paul, non ti dimenticheremo mai.

LINO MANOCCHIA

Lino Manocchia è nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921, primogenito del giornalista e scrittore, il Cav. Francesco Manocchia, e di Filomena Spadacci.

Ha incontrato ed intervistato personaggi come: Frank Sinatra, Dean Martin, Perry Como, Rocky Marciano, Juan Manuel Fangio, Mario Andretti e tanti altri illustri personaggi, tra i quali Paul Newman di cui divenne grande amico anche per la comune passione per il mondo delle auto e delle corse. Durante il lavoro con Voice of America, Manocchia ha avuto modo di intervistare cinque Presidenti americani: Eisenhower, Kennedy, Johnson, Carter e Clinton.

 

 
 
 
 

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