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I Ricordi

di Lino Manocchia

 

FRED  ASTAIRE, L'ARTISTA DEL TIP TAP

 

E' ricordato soprattutto per aver lavorato in coppia con Ginger Rogers con la quale ha girato dieci film. Memorabile il ballo sulle note della canzone "Cheek to cheek" in "Top Hat" del 1935, nominata miglior canzone con l'Academy Award 1936. La registrazione di Astaire con la Leo Reisman Orchestra è stata inserita nella Grammy Hall of Fame nel 2000.

 

NEW YORK, 30.6.2014 – L’American Film Institute lo giudicò ”il quinto delle più grandi stelle di tutti i tempi”, nonchè attore, coreografo, cantante, ballerino-teatrale, maestro del tip tap.

Ma certo che avete indovinato! Chi poteva essere se non Fred Astaire (pseudonimo di Frederich Austerlitz), attivo per ben 76 anni durante i  quali produsse 31 film musicali, conquistando una varietà di Awards, compreso un Oscar ad honorem, nel 1956.

Astaire è ricordato soprattutto per aver lavorato in coppia con Ginger Rogers con la quale ha girato dieci film. Il ballo sulle note della canzone "Cheek to cheek" in "Top Hat" del 1935, nominata miglior canzone con l'Academy Award per il 1936, è considerato un pezzo da cineteca. La registrazione di Astaire con la Leo Reisman Orchestra è stata inserita nella Grammy Hall of Fame nel 2000. Alto, slanciato ed elegante maturò uno stile del tutto personale. Con lo sfrenato scalpiccio dei suoi piedi giganteggiò nel tip tap, rendendo questa danza una vera e propria forma d’arte. Ma al di là delle scheletriche note di cronaca, diamo spazio ai commenti e alle critiche in materia di esperti e direttori come il grande innovatore Gene Kelly il quale è convinto che “la storia delle danze nei film iniziò con Fred Astaire, un perfezionista inimitabile”. Il crooner Ben Crosby: “Rappresenta tante cose che io vorrei essere e non sono, e Fred era un “dittatore” che mi faceva lavorare più forte e più a lungo di tutti”. Soggiunge il noto attore ballerino Gene Kelley: ”Soltanto a vederlo sulla strada, ti fa correre subito al botteghino. Aveva una forza di attrazione straordinaria”. Le due famose star “differivano per il portamento e lo stile debonaire di Astaire che è il più interessante, il più inventivo, il più elegante ballerino del nostro tempo”, asseriva il  mitico George Balanchine. ”Molti hanno tentato di imitarlo ma l’originalità di Astaire non c’era. La sua perfezione è una assurdità, che non si può copiare”. Con eguale pensiero si esprimeva  Michael Baryshinkov: ”E’ un genio, un ballerino classico che non ho mai visto prima, è la personificazione della perfezione.  E vorrei aggiungere  che Fred era non soltanto il classico ballerino del tip tap, ma il più immaginativo artista dei giorni nostri”.

 

"TRIPLICATE", CAVALLO VINCENTE

 

Il cronista ebbe la fortuna di conoscere l’artistico genio del ballo per pura coincidenza. Nel meraviglioso, milionario ippodromo “Roosevelt” innalzato nell’isola di Long Island (N.Y.), avevano luogo gare internazionali  di trotto, che il  cronista trasmetteva per la Rai. Alla metà degli anni 70, un giorno giunto all’ippodromo per il consueto meeting stampa si apprese che quella sera  sarebbe giunto il famoso Fred Astaire, un entusiasta, appassionato di golf e ippica e patron di diversi cavalli di valore.

Nel 1946, Fred vinse la prestigiosa Hollywood Gold Cup con un suo campione di nome “Triplicate” (foto).  L’arrivo al “Roosevelt” fu un coupe de foudre per le migliaia di sportivi e una chicca per la stampa.

Malgrado il susseguirsi degli avvenimenti della serata, ebbi modo di scambiare qualche impressione col grande Astaire. avvolto dal suo stile umile, timido ma sempre chiaro e preciso per natura.

Mister Astaire, chiesi, quale spettacolo da lei prodotto considera il migliore  e quanti baci le hanno dato le attrici? «Mi scusi - risponde la star -, intanto io sono Fred, non il mister!», Poi, pensa un attimo e spiega: «Io non addiziono i miei successi, è il pubblico che controlla. E si  sappia  io non faccio l’amore baciandoci, faccio l’amore danzando».

Confesso che la candida risposta mi scosse, facendomi  segnare il passo.

Gli  argomenti che trattammo furono rivolti tutti sui cavalli, il golf e lo straordinario paso doble, tip tap e coreografia.

Per la cronaca, nel 1974, Fred Astaire partecipò al ricco cast del film “L’inferno di cristallo” con Paul Newman, Steve Mc Queen, William Holden, Jennifer Jones e Faye Dunaway. L’interpretazione di Harlee Claiborne gli fruttò una nomination all’Oscar quale migliore attore non protagonista.

Smesso il frac, Astaire fornì altre grandi prove d’attore in film non musicali. Da ricordare in proposito il ruolo dello scienziato poco onesto in “L’ultima Spiaggia” di Stanley Kramer, film di denuncia sul nucleare, accanto ad Ava Gardner e Gregory Peck.

Nel 1981 girò il suo ultimo film, ”Story of fantasm”, e l’anno dopo sposò Robin Smith, fantina di 40 anni più giovane.

Purtroppo, il 22 giugno 1987, colpito da polmonite, Fred partiva diretto verso un altro palcoscenico portando con se’ memorie del golf e dei suoi cavalli indicando come suo erede morale Michael Jackson. Aveva raggiunto l‘ottantottesima primavera della sua vita. Le sue spoglie riposano nell’Okwood Memorial Park Cemetery di Chestwood, in California.

Fari accesi sul ballerino-attore-coreografo considerato un vero genio della danza. Cavalli, golf e Ferrari le sue grandi passioni fuori dal set

 

 

 
 

 

 
 

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