Giulianova,
Sabato 10 Luglio 2010 - Dopo due
stagioni, Dante Gaglioti
(ultimo a destra
in piedi) ha
lasciato la presidenza del Giulianova Basket,
restituendo il timone della
società a Carlo Tribuiani.
Gaglioti, con le dimissioni, è uscito dai ranghi
a compimento di una stagione, quella scorsa, in
cui la Pallacanestro Giulianova è approdata ai
play off del Campionato di Serie C Dilettanti.
- Gaglioti, cosa ti ha
spinto a lasciare la presidenza del Giulianova
Basket e la collaborazione con la società?
”Il lavoro. La mia Azienda, che si occupa del
commercio, in questo momento di crisi mondiale
ha bisogno di una buona guida e strategie
aziendali. Una persona di grande esperienza,
quale sono, deve essere più presente in azienda,
quindi non ci sono più ritagli di tempo da
dedicare al Basket”
- Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
”In questi due anni ho capito che nel
mondo professionistico della Pallacanestro c'è
bisogno di una vera e propria organizzazione.
Per curare tutti i programmi non sono
sufficienti tempo e denaro di alcune persone e
Giulianova non è preparata sotto questo punto di
vista”
- Qual è la maggiore soddisfazione e quale il
più grande rammarico?
”Certo, sono molto soddisfatto di quello
che ho fatto, innanzitutto del riassetto del
settore giovanile, dove stanno crescendo buone
leve, e della buona gestione della Squadra di
C1. Con rammarico, tuttavia, devo costatare che
molte delle persone che ad inizio sono
entusiaste, nell'arco dell'anno si defilano
lasciando grosse responsabilità sulle spalle
degli altri”
- Si poteva fare di più in questi anni ed in
particolare nell'ultimo?
”Non penso che si potesse fare più di
quello che io ho fatto, con le possibilità
economiche di Giulianova. Certamente può
accadere che in alcuni anni, spendendo anche
meno, si ottengono risultati eclatanti, come
nell'ultimo, ma è solo questione di fortuna”
- L'esonero di Minora, evidentemente in
contraddizione con la politica dei giovani della
società, andava deciso prima?
”Ritengo coach Minora allenatore di
buonissimo livello, ma lui, a salvezza raggiunta
già dalla seconda giornata di ritorno, non è
stato abbastanza intelligente da sposare in
pieno la causa della Società, ovvero la crescita
in campo dei ragazzi del nostro vivaio, ma ha
preferito portare avanti il suo programma.
Questo ha provocato spaccature in seno alla
Società, era inevitabile il suo
licenziamento anche se è arrivato molto tardi”
- Credi davvero che il basket a
Giulianova non possa decollare? Ovvero, che ogni
città abbia, per cultura e storia, il "suo"
sport (Giulianova il calcio, Roseto il basket,
Pineto la pallavolo ecc.) anche se Teramo ha
dimostrato che se ne può avere di più (basket e
pallamano fino alla serie A, calcio come
tradizione vuole)?
”Non credo alla teoria che ad ogni città
sia dedicato il suo Sport, credo invece nei
cicli. Vedi Roseto, dove il grande Basket è
ormai un ricordo, vedi Pineto, dove la pallavolo
è sempre più in calo, vedi Giulianova con il
calcio. Si è vero, ci sono sempre molti tifosi
che seguono il Giulianova Calcio, ma guardate,
nella realtà, quanto sia sceso il livello.
Teramo invece, con il Basket e con una Società
giovane, grazie ad uno Staff che è riuscito a
spostare gli investitori in quel senso, sta
facendo Sport ad alto livello. Questo potrebbe
accadere anche per il Giulianova Basket, un
giorno, con uomini giusti e ragazzi giusti”
- Quanto influisce la mancanza di un vero
"palazzetto" sulla piena esplosione della
pallacanestro?
”L'immagine è fondamentale. Senza un vero
palazzetto non si vada nessuna parte, e noi non
siamo in possesso di strutture adeguate. I
genitori stessi dei ragazzi non tengono in
giusta considerazione questo Sport. E poi, in
tutta Giulianova non vi è nemmeno una
piattaforma per fare due tiri all'aperto o
d'estate. Come si creano i campioni con quattro
ore di allenamento a settimana?”
- Torna alla presidenza Carlo Tribuiani
dal quale prendesti il testimone: è un
avvicendamento naturale e strategico o
Giulianova non riesce ad esprimere personaggi
diversi interessati alla pallacanestro?
”Carlo Tribuiani è stato da sempre
coinvolto, da grande appassionato quale è, nel
Basket Giuliese. A Giulianova non conta il
Presidente, il Vice, il DS, il DT. In questo
paese di persone orgogliose, quali siamo, se non
portiamo i Giuliesi sul Parquet, la
pallacanestro sarà sempre bistrattata da tutti e
nessuno conoscerà chi è il Presidente del Basket
e cosa sta facendo”
- Cosa auguri a Tribuiani?
“A Carlo posso solo
augurare di riuscire a fare tutto ciò che io
avrei voluto non riuscendoci. So che è anche la
sua volontà creare una Squadra Giuliese. Non
sarà facile. Auguro invece a tutta la nuova
dirigenza un buon lavoro” |