"Al Centro della città"
sul caso Paesani e della fascia affidata alla Madonna
dello Splendore
GIULIANOVA,
25.4.2020 -
Simone Paesani ha
sbagliato ed ha fatto la cosa più adeguata. Si è
dimesso!!
Non ha compreso che,
chi sta nelle istituzioni, deve avere, prima di ogni
altro cittadino, un comportamento consono.
Tanto più in un
Consiglio Comunale come quello di Giulianova, luogo, che
per decenni, si è distinto per la qualità della
politica.
Ciò in coincidenza
di una data estremamente importante per tutti gli
italiani.
Tutti siamo parte di
questa data e non soltanto uno schieramento, come
qualche volta è parso di capire.
Solidarietà piena
alle associazioni che oggi rappresentano donne e uomini
che raggiunsero questo traguardo dal nome libertà.
Tuttavia azzarda
confusione chi vuole accostare questo grande giorno ad
un semplice gesto simbolico quale quello della consegna
della fascia di Sindaco alla Madonna dello Splendore.
La laicità dello
Stato è ben altra cosa rispetto ad una strumentale presa
di distanza da simboli e riferimenti religiosi.
La laicità dello
Stato fu il frutto, semmai, di splendido equilibrio tra
le forze democratiche che scrissero la Costituzione.
Ma, aldilà
dell’appunto, questa offerta simbolica miete così tanto
fastidio?
In verità l’obiettivo che si nasconde dietro una
polemica che agita solo gli animi, riguarda il giovane
Sindaco, che fa tanto; si muove, offre la sua costante
presenza; è a disposizione di tutti i cittadini.
Sembra somigliare
proprio a quei sindaci della sinistra giuliese che,
tramite la propria passione, hanno aiutato la nostra
cittadina a crescere.
Mancava da tanto
tempo un capo dell’Amministrazione che dedicasse
l’intera giornata a Giulianova.
Ben venga
l’opposizione perché averla significa essere controllati
per non sbagliare e fare meglio per il territorio.
Lasciamo in pace,
però, i gesti innocui, rivolti non solo a chi crede, ma
a chi crede che la tradizione della Madonna e di
Bertoldino, in qualche modo, sia una sorta di nume
tutelare, anche riparatrice nei confronti del
malcapitato contadino il quale, non creduto dai giuliesi,
fu selvaggiamente picchiato.
Semmai dovesse
persistere la seccatura verso questo gesto, che si
faccia un corteo e si vada a riprenderla, la fascia.
E’ ancora lì,
sull’altare, dove ogni giorno vengono ricordati anche i
martiri per la libertà.
AL CENTRO DELLA
CITTA’
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