Il Cittadino Governante:
«Persi vent'anni per avere un insediamento senza
qualità»
GIULIANOVA,
4.1.2023 -
La rigenerazione urbana di qualità di tutto l’ambito
industriale dismesso (ex Sadam, ex ADS-FOMA) con la
realizzazione di un grandissimo parco pubblico di 16.000
mq tra via Trieste e il lungomare Spalato (il cosiddetto
“Cannocchiale verde”) sarebbero già realtà da vent’anni
se le Giunte di centro-destra, a partire dal 1998,
avessero dato corso a quanto previsto nel PRG del 1994.
Invece lo stato di abbandono ha regnato sovrano a lungo.
Qualche giorno fa in consiglio comunale, dopo la
discussione delle Osservazioni, è stato approvato per la
seconda volta il Piano di Recupero dell'ex Sadam. Era
stato già approvato nel 2010 con tanto trionfalismo e
finora, dopo 12 anni, abbiamo visto solo la
realizzazione di un settimo di quanto previsto (e cioè
solo un’area commerciale costituita da esercizi di media
grandezza con alloggi soprastanti). Chissà stavolta cosa
succederà?
Abbiamo detto ripetutamente, avanzando proposte
alternative, che un'area così grande (55.000 mq) in
centro città non può essere solo un agglomerato di
tanti palazzoni (fino a 24 metri) con annessa area
commerciale, con la piazza adibita per buona parte a
parcheggio, con il verde confinato lungo la ferrovia,
senza luoghi pubblici di pregio per la cultura e per il
sociale visto che non ci saranno più né il recupero
dell’ex zuccherificio, né il teatro-auditorium, né la
piazza pedonale previsti nel piano precedente, né
l’edificio per i servizi sociali e collettivi.
Nel
2023, quando ormai si è affermato il concetto di città
sostenibile, un insediamento un po’ dormitorio, un po’
centro commerciale è una prospettiva mortificante per un
centro città.
Una volta conosciute le intenzioni dell’amministrazione,
come Cittadino Governante ci siamo impegnati a fondo per
migliorare quanto proposto nel nuovo Piano di Recupero:
abbiamo promosso due partecipate assemblee pubbliche che
hanno condiviso quanto da noi proposto, abbiamo
presentato 17 Osservazioni, abbiamo elaborato due
proposte di iniziativa popolare, abbiamo raccolto in
solo un mese ben 1807 firme a sostegno di dette proposte
migliorative sotto il profilo della qualità urbanistica
e della vivibilità cittadina.
Tutto ciò ha aperto una piccola breccia nella proprietà
dell’area che dopo l’affollata assemblea al Kursaal ha
voluto incontrarci dicendosi disponibile a prendere in
considerazione la realizzazione del teatro in via
Trieste.
Non c’è stato nulla da fare, l’amministrazione
Costantini ha voluto tirare diritto facendo approvare
alla sua maggioranza, nemmeno tutta presente perché la
consigliera Guidobaldi era assente - va ricordato che,
ad aprile, al momento dell’adozione del piano Antonella
Guidobaldi votò contro – come pure assenti in aula, al
momento del voto, i consiglieri Federico Montebello e
Gianni Mastrilli di area centro-destra.
In urbanistica ci sono tre attori principali:
L’amministrazione comunale, la proprietà ed i cittadini.
Gli amministratori hanno il fondamentale compito di
difendere gli interessi generali e la qualità urbana, se
non lo fanno loro nessun altro tutelerà il diritto dei
cittadini ad avere città vivibili. Noi ci siamo
seriamente impegnati, pur essendo all’opposizione, a
stare dalla parte dei cittadini, e con le Osservazioni
proposte abbiamo fatto ottenere alla cittadinanza alcuni
miglioramenti importanti:
Verde pubblico più ampio e unitario eliminando
l’inutile strada carrabile ad ovest
dell’insediamento.
Impianti sportivi da collocare nel verde
pubblico attrezzato a ridosso della ferrovia,
destinando la porzione più ad est solo a verde
pubblico.
Piantumazione appena possibile e con alberi di
media grandezza delle aree spettanti al Comune
con destinazione a verde pubblico.
Viale alberato e pista ciclabile in via Trieste
con marciapiedi ampi.
Maggiore attenzione ai temi della Sostenibilità
ambientale e della Bioedilizia.
Aumento dei parcheggi a fondo drenante.
Possibilità di destinare la superficie
edificabile anche a ricettività turistica
(residence, Bed&Breakfast…).
Purtroppo molte altre proposte contenute nelle
nostre Osservazioni non sono state accolte:
1.
Conferma di Teatro/Auditorium e piazza pedonale con
aggiunta di ampia area di verde urbano nel cuore
dell’insediamento.
2.
Eliminazione completa delle superfici edificabili
concesse in deroga agli indici edificatori in caso
di mancata realizzazione del teatro in via Trieste.
3.
Assicurare al Comune tutte le spettanze derivanti
dal PRUSST.
4.
Escussione della Fidejussione della Convenzione del
2012.
5.
Riqualificazione di via Trieste e via Sardegna.
7.
Aumento della percentuale di commercio di vicinato
per favorire il commercio al dettaglio.
9.
Impegno a creare le condizioni per l’offerta di
alloggi a prezzi agevolati.
10.
Uso gratuito degli impianti sportivi nel verde
pubblico attrezzato.
11.
Togliere il megachiosco di 300 mq. (!!!) nella parte
pedonale della piazza.
12.
Ottenimento di uno spazio per servizi sociali e
collettivi.
Si è persa, quindi, l’occasione per realizzare un
vero nuovo centro città con teatro e ampia area di
verde accanto su una piazza pedonale in via Trieste
e tanto altro. La copertura economica c’era ed era
garantita dall’alta rendita fondiaria,
dall’ottenimento delle spettanze previste dalla
legge sui PRUSST, dall’escussione della fidejussione
del 2012, dalle superfici edificabili commerciali
concesse oltre gli indici edificatori, dall’aumento
del commerciale di media grandezza a scapito dei
negozi.
Sugli aspetti economici interpelleremo la Corte dei
Conti per tutelare il nostro Comune.
Sull’assetto urbanistico vorremo ricordare che non
basta fare, è molto più importante fare bene. I
fatti, purtroppo, lo dimostreranno.
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