Il Cittadino Governante:
Lettera aperta alle forze progressiste, di sinistra e
ambientaliste
GIULIANOVA,
17.10.2023 -
Da il Cittadino Governante riceviamo e pubblichiamo la
seguente lettera aperta alle forze politiche
progressiste, di sinistra e ambientaliste:
Dopo aver
invitato oltre un anno fa tutte le forze
progressiste, di sinistra e ambientaliste a cercare
insieme le vie per creare una coalizione in grado di
garantire un reale cambiamento nella nostra città,
abbiamo salutato come un fatto nuovo la
disponibilità anche del PD - maturata nella scorsa
primavera in seguito al commissariamento del partito
- ad impegnarsi per tale prospettiva nel segno della
discontinuità e dell’innovazione programmatica.
Sembrava tutto in discesa e facilmente raggiungibile
l’obiettivo di prepararsi al meglio e per tempo al
confronto col centrodestra nelle elezioni comunali
del 2024 allestendo un forte schieramento unitario.
Da mesi, invece, sono emerse
difficoltà, da più fronti, che noi responsabilmente
non abbiamo mai voluto riprendere pubblicamente per
evitare di alimentare la polemica. Ma, a questo
punto, non si può continuare a far finta di niente.
A nostro parere si stanno togliendo chances alla
possibilità che questa città finalmente abbia un
governo che la riscatti dalla decadenza in cui è
stata precipitata da troppo tempo.
Sono stati espressi pubblicamente, e
ripetutamente, critiche e attacchi ingiustificati
nei nostri confronti da parte di Unione Popolare e
di ex amministratori del centrosinistra.
Sono stati posti esplicitamente veti
nei confronti del Cittadino Governante per quanto
riguarda la scelta del candidato sindaco.
Ultimamente,
addirittura, leggiamo sulla stampa di riunioni con
la presenza di varie anime del PD in cui si
sottoscrivono accordi, nel mentre Il Cittadino
Governante viene tenuto all’oscuro di tutto ma lo si
dà per scontato come alleato.
Si tenta da parte di un’associazione,
Demos - che per la sua natura dovrebbe essere
neutrale ma ora è attivamente impegnata nella
sinistra radicale - di farci passare come i
responsabili del degrado giuliese come se avessimo
governato e senza riconoscerci il ruolo svolto
all'opposizione per il ritorno della buona politica
in città! Una mistificazione che fa il paio con
quella di Costantini il quale in consiglio comunale
tenta, scorrettamente, di attribuirci le
responsabilità di amministrazioni a cui ci siamo
opposti.
È stupefacente, poi, come anche nel
campo del centro-sinistra ci sia chi ha il coraggio
di etichettarci come il vecchio della vita pubblica
giuliese attribuendoci i limiti che hanno avuto i
partiti negli ultimi decenni, noi che da 19 anni- da
cittadini - ci battiamo per il cambiamento
presentando agli elettori un programma moderno e
coerentemente ancorato agli ideali della sinistra e
dell'ambientalismo per una nuova idea città:
sostenibile, vivibile, dinamica, solidale.
Infine, ci risulta, purtroppo, che è
stata persino messa in piedi una “macchina del
fango” con calunnie e maldicenze contro esponenti
della nostra associazione. Come si può arrivare a
questo?
Eppure la nostra storia e il nostro
impegno raccontano ben altro: è sotto gli occhi di
tutti come da 14 anni in consiglio animiamo il
dibattito, la critica e la proposta ed è noto che in
città abbiamo promosso innumerevoli iniziative
pubbliche coinvolgendo, da quando amministra il
centro-destra, anche le altre forze politiche
dell’area progressista.
A questo punto è giunto il momento di
dire che tutto quello che sta accadendo, più che
indebolire il Cittadino Governare, mina seriamente
la coalizione, presentandola agli elettori come
divisa, danneggiandola e rendendola poco attrattiva.
Insomma si rischia di compromettere l’appello che va
rivolto a tutti coloro che ormai da tempo, anche
nell’area della sinistra di Giulianova, si rifugiano
nell’astensionismo e che noi nelle scorse elezioni
abbiamo cercato di ri-motivare per tornare a votare,
in parte riuscendoci.
Dal nostro punto di vista è assurdo
che stia accadendo tutto questo e ci sembra,
oltretutto, un gran regalo al centrodestra che
andrebbe invece contrastato perché possano
affermarsi il prossimo anno un’altra visione,
un’altra idea di città, più vicine ai bisogni dei
cittadini, agli interessi generali e ai beni comuni.
Ci risulta difficile capire perché
sta capitando. Proviamo a dire la nostra.
L’impressione è che alcune forze
politiche, ma non il M5S ed Europa Verde, vogliano
Il Cittadino Governante nella coalizione come un
supporto mentre le decisioni più importanti, a
partire dalla scelta del candidato sindaco,
intendono tenerle per loro (vedi riunioni segrete
che poi finiscono sui giornali). Naturalmente questo
per noi non è accettabile. Cerchiamo di spiegare
perché.
Forse alcuni partiti dello
schieramento che si intende costruire – esclusi il
M5S ed Europa verde - non hanno riflettuto a
sufficienza nè sul ruolo avuto dal Cittadino
Governante negli ultimi 19 anni in città, nè sui
risultati che si sono avuti alle elezioni comunali
del 2019, nè su cosa sarebbe logico dedurne.
È utile quindi ricordare e ragionare
su alcuni fatti che hanno caratterizzato la vita
giuliese negli ultimi 20 anni.
L'IMPEGNO DEL CITTADINO GOVERNANTE
DAL 2004 AD OGGI È UN FATTO
La
nostra associazione nacque nel 2004 e all’epoca ci
presentammo così:
“il
nome ‘Il Cittadino Governante’ vuole significare
partecipazione consapevole alla vita democratica,
dialettica costruttiva governanti-governati,
rinnovamento costante nelle responsabilità di
governo con avvicendamento fra persone ben preparate
e moralmente rette. Ogni cittadino (governato) è un
potenziale amministratore (governante), ed è
decisivo interessarsi ai fatti della propria città e
poi documentarsi, approfondire, prepararsi,
proporre. Nella vita pubblica i cittadini hanno il
diritto-dovere di esprimere bisogni, di difendere i
Beni Comuni, di esercitare la critica, purché ben
argomentata, di presentare proposte. Riteniamo che
la politica e i partiti possano e debbano
migliorare, ma accadrà soprattutto se i cittadini si
appassioneranno sempre più alla vita pubblica
impegnandosi in una partecipazione responsabile e
matura. Nel nostro piccolo, intendiamo dare, da
cittadini tra i cittadini, un contributo in tale
direzione. La nostra associazione è nata infatti, da
un lato, per arricchire gli strumenti cittadini di
cultura politica, dall’altro, per costituire un
osservatorio attento all’azione amministrativa di
chiunque governi la città, al fine di contribuire a
rendere più partecipe la cittadinanza alla vita
democratica e, quindi, più rappresentata nelle
scelte amministrative”.
La nostra parte politica:
“La
nostra Carta dei Valori indica chiaramente che
facciamo riferimento agli ideali della sinistra e
dell’ambientalismo. Ci piace impegnarci per il
rispetto degli interessi generali, la tutela dei
beni comuni e per contribuire a rafforzare il senso
della cosa pubblica nella vita politica giuliese”.
Gli obiettivi che ci stanno a
cuore:
“Giulianova
punti ad essere decisamente una città viva e
vivibile; una città dove le attività economiche si
coniughino con il rispetto dell’ambiente e degli
individui, dove la cultura e l’attenzione al sociale
siano ben presenti, dove la partecipazione dei
cittadini sia costantemente ricercata, dove la loro
crescita civile e culturale sia permanentemente
promossa, dove l’efficienza della macchina
amministrativa comunale garantisca seriamente
l’attuazione dei programmi”.
Nel 2009 decidemmo di presentare
una lista civile:“per dare un salutare
scossone alla vita politica giuliese. Noi crediamo
che politica e partiti siano strumenti
indispensabili per il governo democratico della
società. Sempre più, però, si avverte l’esigenza di
una loro seria riforma a tutti i livelli. Essi
devono tornare ad essere il luogo delle idealità,
della moralità, della cultura, della competenza
amministrativa. Per questo chiariamo, sin da adesso,
che la nostra presenza alle prossime elezioni
comunali non servirà per creare nuove nicchie di
potere personale o per costruire carriere politiche,
bensì vorrà essere il nostro contributo alla causa
della buona politica e del buon governo.”
Decidemmo di presentarci alle
elezioni perché, dopo aver appoggiato nel 2004 la
candidatura Ruffini (senza nulla chiedere mentre il
nostro candidato sindaco faceva un passo indietro),
sono emerse delle divergenze sulle scelte
amministrative, a nostro parere incoerenti con gli
ideali della sinistra e dell’ecologismo. Perciò
siamo diventati una forza di opposizione dal 2005 al
2018, prima in città, e poi anche in consiglio nella
fase in cui ha governato Mastromauro.
Per comprendere le ragioni della
nostra opposizione facciamo qualche esempio fra le
decisioni amministrative che abbiamo contestato in
quel lungo periodo:
Una Variante al
Piano Regolatore con tanto consumo di suolo
(specialmente in campagna e in aree delicate),
sovradimensionato e lontano dai principi della
buona urbanistica, cosa che fu rilevata anche
dalla Sezione di Urbanistica provinciale.
L’autorizzazione
alla cementificazione, in buona parte abusiva
come riconosciuto dalla magistratura, dell’area
ex Migliori Longari, accanto alla strada
collinare delle Fontanelle.
Il permesso di
costruire palazzo Gavioli, violando le norme
urbanistiche, con sfregio al Kursaal e al
Lungomare monumentale con un grezzo che ancora
adesso deturpa quello che dovrebbe essere il
salotto giuliese.
La chiusura del
Mercato coperto ai contadini costretti da quel
momento a stare all’aperto e senza servizi
igienici adeguati.
La proposta di
alienare piazza Dalla Chiesa per farci poi
edificare 4 mega-palazzi di 20 metri di altezza,
cosa che fu impedita da noi con la raccolta di
firme che ebbe un’adesione straordinaria da
parte dei cittadini.
La contrazione di
cospicui mutui per opere pubbliche di cui molte
inutili o malfatte con notevole indebitamento
del Comune.
La chiusura del
cine-teatro Ariston e poi del cinema Moderno
senza batter ciglio.
La cancellazione
del parco sul cosiddetto “cannocchiale verde”
anche di fronte alla raccolta di circa 3.000
firme a sostegno.
La Spesa corrente
fuori controllo nel primo mandato Mastromauro
che poi ha comportato gravi conseguenze per
evitare il dissesto finanziario del Comune.
Il tentativo di
vendere la Farmacia comunale impedita dalla
raccolta di firme da noi promossa insieme ad
altre forze politiche.
L’alienazione del
Pioppeto con risorse utilizzate per evitare il
dissesto finanziario del Comune invece di
pagarci l’esproprio di parco Franchi (circa 4
milioni di euro) come era stato promesso.
L’alienazione di
Julia Servizi per oltre 5 milioni di euro
impiegati poi anch’essi per evitare il dissesto
finanziario.
La tassazione
locale progressivamente sempre più alta.
Il fallimento del
CIRSU con la perdita del suo importante polo
tecnologico e della nuova discarica,
fondamentali per ridurre la TARI.
L’ubicazione
sbagliata della caserma dei carabinieri poi
corretta grazie ad una assemblea cittadina al
Kursaal e al successivo Forum.
La
cementificazione dei parchi pubblici con
chioschi-ristoranti.
Piano spiaggia,
fatto due volte in pochi anni, inadeguato e mai
approvato (di fatto), definitivamente, visto che
non tenne conto del nuovo Piano Demaniale
Regionale approvato qualche mese prima.
Incapacità a
risolvere in tempi rapidi il piano di recupero
dell’ex Sadam e il piano di lottizzazione del
Lido delle Palme, dove comunque furono tentate
le approvazioni di varianti penalizzanti il
Comune specialmente sotto il profilo della
qualità del verde urbano, degli spazi pubblici e
del rispetto del paesaggio.
La progressiva
creazione di una sorta di comune parallelo con
la Giulianova Patrimonio che, mal gestita e
sotto finanziata, è finita sull’orlo del
fallimento.
Varianti al piano
commerciale comunale che nel potenziare
esageratamente le grandi attività commerciali
sulla Statale 16 hanno contribuito alla
progressiva chiusura dei negozi in centro.
Decoro cittadino
insufficiente per carenza di manutenzione e di
pulizia.
Non essersi
accorti che stavano accadendo fatti gravi nella
pubblica amministrazione poi emersi con
l’“Operazione Castrum”.
I RISULTATI DELLE
ELEZIONI COMUNALI DEL 2019 SONO UN ALTRO FATTO SU
CUI RIFLETTERE
Partendo da
zero in 10 anni abbiamo ottenuto un crescente
consenso: nel 2009, quando ci presentammo la prima
volta raggiungemmo il 10%; nel 2014 il 15%; nel 2019
il 26% con 3376 voti. Per poche centinaia di voti Il
Cittadino Governante, senza l’appoggio di nessun’altra
lista e in pieno boom della Lega (poi sgonfiatosi
per fortuna), non andò al ballottaggio che molto
probabilmente poi avrebbe vinto grazie al sostegno
del M5S che al primo turno, all’epoca, non poteva
fare alleanze. Se il PD ci avesse appoggiato l’esito
sarebbe stato sicuramente diverso e ora non avremmo
il centrodestra al governo della città. Ma non fu
così. O ancora adesso si ritiene che avremmo dovuto
appoggiare noi il PD al quale avevamo fatto
opposizione?
In ogni caso l’esito finale fu
questo: Il Cittadino Governante grazie al 26%
ottenuto al primo turno (diventando la prima forza
politica in città) elesse 3 consiglieri, mentre il
PD - che aveva governato per ben 14 anni assieme
alle altre forze del centro-sinistra - ottenendo
solo 911 voti scomparve dalla massima assise civica.
Dunque il gruppo consiliare del
Cittadino Governante è diventato l’unica forza di
opposizione al centro-destra, e siamo stati lì, in
consiglio comunale, a rappresentare l’area
progressista, di sinistra e ambientalista. Da oltre
quattro anni manteniamo una prospettiva aperta per
questo campo conducendo con impegno un’opposizione
rigorosa e costruttiva.
Immaginate cosa sarebbe successo se
il nostro gruppo consiliare non avesse onorato il
mandato avuto dagli elettori lasciando campo libero
e vita facile al malgoverno della Giunta Costantini
senza opporre controllo, analisi critica e proposte:
il centro-destra avrebbe avuto la vittoria
assicurata per altri venti anni!
L’analisi su quanto era successo
nelle elezioni del 2019 ci convinse della necessità
di stringere alleanze per mettere in campo uno
schieramento forte alternativo al centro-destra ed è
per questo che già nel 2020 abbiamo ripreso il
dialogo con tutte le forze politiche esistenti nel
centro-sinistra, forze alle quali nel luglio del
2022 abbiamo inviato una lettera aperta contenente
la proposta di un percorso comune. Ancora adesso
continuiamo a lavorare in questa prospettiva.
Sin dal primo momento abbiamo chiesto
alle forze della coalizione un impegno per un reale
cambiamento nel segno della discontinuità con le
amministrazioni precedenti e nel segno
dell’innovazione programmatica.
È necessario promuovere il
buongoverno con onestà, trasparenza e competenza,
nell’ottica della sostenibilità, in tutti i settori
di cui si occupa il Comune con un programma di
svolta per la città.
Qualche esempio: impegno per un
ospedale di eccellenza; riqualificazione e
rivitalizzazione di tutto il Centro Storico;
iniziative in campo economico per sostenere il
turismo ma anche per la difesa del commercio locale,
per la ripresa delle attività economiche nella zona
artigianale-industriale (anche con l’economia
circolare) e per la promozione dell’agricoltura;
manutenzione e pulizia per un decoro urbano
ottimale; riorganizzazione della macchina
amministrativa; intercettazione di tutte le risorse
finanziarie regionali, nazionali ed europee
possibili. Naturalmente anche grande attenzione alla
politica della casa, al sociale, ai giovani, alla
terza età, alla cultura, alla partecipazione.
Temi che elaboriamo da tempo in
raccordo con la società civile e su cui daremo
volentieri un contributo nella discussione per
arrivare alla definizione di un programma comune.
Per favorire il cambio di passo
auspicato per la nostra città un altro aspetto
fondamentale è quello della qualità del personale
politico che deve, in caso di vittoria, realizzare
il programma. Noi pensiamo che occorrano
preparazione politico-amministrativa, conoscenza
delle problematiche cittadine esistenti, esperienza,
passione disinteressata per la propria città,
credibilità nella comunità da amministrare, capacità
di innovare. La buona politica ha bisogno di tutto
questo. Un bravo amministratore non si improvvisa,
si prepara, così come non si improvvisa qualsivoglia
attività.
Sicuramente nelle varie forze
politiche del nostro campo ci saranno più figure con
queste caratteristiche, ma riteniamo ce ne siano
anche nel Cittadino Governante ed è per questo che,
lungi dal voler imporre alcunché, riteniamo naturale
che chi è già in campo per aver avuto il maggiore
consenso possa esprimere il candidato sindaco col
sostegno leale di tutta la coalizione. A Giulianova,
poi, considerati i risultati del 2019 ci sembrerebbe
ancora più ragionevole se non si vogliono deludere i
tanti cittadini che chiedono il rinnovamento dei
partiti e il buongoverno. Gli esponenti del
Cittadino Governante – è bene ricordarlo - non hanno
avuto responsabilità amministrative nella decadenza
giuliese degli ultimi 28 anni.
Quindi, secondo noi,
tentare di mettere
ai margini Il Cittadino Governante significa
indebolire tutta la coalizione. Continuiamo a
pensare che una coalizione alternativa è possibile
se costruita con credibilità, coerenza e lealtà;
caratteristiche che l’opinione pubblica apprezza ed
in assenza delle quali percepirebbe l’alleanza come
una fusione a freddo per prendere il potere ad ogni
costo. Questo modo di fare non è la buona politica e
come sappiamo allontana i cittadini dalla
partecipazione al voto alimentando la sfiducia nei
partiti.
In una lettera aperta
non potevamo far altro che essere chiari, nel
rispetto del nostro percorso e nel rispetto degli
interlocutori, e naturalmente aperti al dialogo per
rispondere alla grande attesa che a Giulianova c’è
per una rinnovata e forte coalizione fra le forze
progressiste, di sinistra e ambientaliste.
Il Cittadino Governante
Associazione di Cultura
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