Il Cittadino Governante:
«Lido delle Palme sarà un quartiere dormitorio vivo solo
d'estate»
GIULIANOVA,
17.5.2023 -
Per l’ennesima
volta i mezzi di informazione riportano comunicati
trionfalistici dell’amministrazione Costantini - cosa
già avvenuta nel decennio scorso con l’amministrazione
precedente - che annunciano l’inizio delle costruzioni
nei 90.000 mq del Lido delle Palme, un’area che va dal
lungomare alla ferrovia all’altezza del Dino’s.
Queste notizie non corrispondono al vero: nel
consiglio comunale di venerdì scorso non è stato
approvato nessun Piano di Lottizzazione del Lido
delle Palme. Non corrispondo al vero nemmeno le
notizie riportate fino alla nausea nel corso degli
anni dal corrispondente locale del Messaggero che
quel comparto era bloccato e che i proprietari
aspettano da 50 anni di poter costruire.
La verità è un’altra: il Piano Regolatore del ’94
adottato dalla maggioranza di sinistra rendeva
edificabile quell’ambito e dal ’98, con la
conclusione dell’iter urbanistico, si sarebbe potuto
tranquillamente edificare: il Lido delle Palme e i
comparti vicini sono sbloccati ed edificabili da 26
anni , bastava seguire le direttive del Piano
Regolatore Generale e si sarebbe potuto costruire e
con grande qualità urbana!!!
Era previsto un mix di destinazioni d’uso (il 50%
per ricettività turistico-alberghiera e commercio,
il 40% per la residenza, il 10% per impianti
sportivi) accanto ad opere di urbanizzazione quali
prolungamento del boulevard di viale Orsini, strade
con piste ciclabili, parcheggi pubblici, verde
urbano (parchi e pineta) anche ad est di Viale
Orsini, verde attrezzato con impianti sportivi
pubblici, con la finalità di non farne un quartiere
dormitorio bensì di grande qualità e vivibilità,
vivo tutto l’anno.
La rendita fondiaria ha chiesto di modificare le
norme urbanistiche comunali anche nelle sue parti
prescrittive e le amministrazioni, sia quelle
precedenti che quella attuale, assecondandola hanno
fatto perdere tantissimo tempo. Infatti il TAR ha
bocciato per ben due volte il Piano di Lottizzazione
approvato in variante nel 2010 con questa
motivazione: ““in sede di approvazione di un piano
di lottizzazione, la Giunta ed il Consiglio Comunale
sono tenuti esclusivamente a verificare la
conformità del piano attuativo alle disposizioni
contenute nello strumento urbanistico generale “.
Vale a dire: basta presentare un piano conforme a
quanto previsto dal Piano Regolatore, senza fare
forzature a scapito degli interessi generali e della
qualità dell’insediamento, e si può iniziare a
costruire.
Tornando al presente le cose stanno molto
diversamente da come vengono raccontate:
1) La Giunta Costantini ha presentato una variante
all’intera normativa che disciplina la zona E2.1
(che comprende anche il Lido delle Palme). Lo ha
fatto dopo 4 anni dal suo insediamento! Lo ha fatto
per poi tentare di approvare in Giunta, al riparo
dal controllo del consiglio comunale, un piano di
lottizzazione conforme ad un piano regolatore
fortemente peggiorato.
2) Dopo l’adozione ci sarà un iter di qualche mese
che prevede la presentazione di Osservazioni, il
pronunciamento di Enti sovra comunali tra cui la
Soprintendenza che ha già espresso giudizi molto
negativi ed un nuovo passaggio in consiglio comunale
per l’approvazione.
3) Solo dopo i proprietari potranno presentare il
piano di lottizzazione a cui potranno essere fatte
nuove osservazioni. Quindi è tutto di là da venire.
4) Per questa variante l’amministrazione ha speso
soldi pubblici (non proprio bruscolini!) per
remunerare il tecnico che l’ha redatta pur non
essendo necessario farlo!
5) Il Comune e la collettività vengono notevolmente
penalizzati dalla variante. Quindi, paradossalmente,
la Giunta Costantini spende soldi pubblici a favore
di alcuni privati proprietari e a scapito della
città che dovrebbe tutelare!
Elenchiamo ora, in maniera precisa e dettagliata,
cosa trovano e cosa perdono la nostra città e i
Giuliesi (e i turisti che ospitiamo) nella variante
proposta rispetto alle norme vigenti per quell’ambito:
1. Una forte diminuzione del verde pubblico per un
totale di oltre 6.000 mq in meno.
2. Una collocazione del verde pubblico per buona
parte verso la ferrovia con una quasi totale
scomparsa ad est di viale Orsini.
3. Una forte riduzione di parcheggi pubblici che
passano da 12.500 mq a 9.500 mq.
4. Scomparsa dell’ampliamento delle pinete e del
verde sul lungomare a vantaggio di edifici alti
21,50 metri con serie ripercussioni sulla vista
verso la collina.
5. Un notevole aumento della viabilità che passa da
3.770 mq addirittura a 15.546 mq.
6. Nessun servizio per la cultura e per il sociale.
7. Un insediamento urbano di 38 edifici con
un’altezza che va dai 17 ai 21,50 metri immersi in
un dedalo di strade con rischio di compromissione
dei cannocchiali visivi dal mare verso la collina
come ha fatto notare la Soprintendenza.
8. Una piazza, anche questa ad ovest di viale Orsini,
su cui non si apre nessun servizio: persino la
nostra proposta di una Sala pubblica polivalente è
stata bocciata!
9. Tutto ciò prefigura una sorta di quartiere
dormitorio, di scarsa qualità sotto il profilo della
vivibilità, che vivrà solamente in estate.
In sede di dibattito consiliare abbiamo provato a
far modificare la variante presentando 17
emendamenti che non sono stati accolti, tranne uno.
Va rimarcato che il sindaco che è titolare della
delega all’urbanistica non è riuscito nè a
relazionare né a intervenire nel dibattito; stesso
comportamento è stato tenuto da parte dei
consiglieri di maggioranza. La relazione e le
risposte agli emendamenti sono state affidate, per
l’ennesima volta, al tecnico dell’ufficio
urbanistico cosa, probabilmente, unica in Italia!
Ora presenteremo le Osservazioni che tenteranno di
tutelare anche gli interessi generali, i beni comuni
e la vivibilità cittadina.
Il Cittadino Governante
Associazione di Cultura
Politica
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo