www.giulianovailbelvedere.it, sede legale a Giulianova (Te), Viale dello Splendore 12/a
@CONTATTI
 

 

 

Il Cittadino Governante: «Il Sindaco Costantini va dove lo porta il potere»
 

GIULIANOVA, 1.2.2023 - Il Sindaco Costantini è capace di qualsiasi cosa per ottenere potere e appannaggi.

 

In occasione dell'elezione del presidente della provincia (lui, che è il responsabile provinciale della Lega dopo il tradimento degli elettori Giuliesi a cui si era presentato come civico) questa volta ha tradito le indicazioni del suo partito (la Lega) ed ha sostenuto un altro candidato alla carica di presidente con lo scopo di ottenere poi la vicepresidenza.

 

Più che la capacità di governare - palesemente inesistente per quello che si vede al Comune di Giulianova da quando è sindaco - Costantini ha le caratteristiche di uno spregiudicato manovriero alla ricerca di maggiore potere e magari maggiori compensi.

 

A conferma di ciò lo scorso anno, con una forzatura delle norme, si è aumentato lo stipendio di circa 1000 euro al mese in maniera retroattiva mentre la legge prevedeva l'entrata a regime del nuovo appannaggio nel 2024!

Lui non si perde una vacanza ma intanto il Comune di Giulianova, ridotto alla paralisi per la sua incapacità a condurne la macchina amministrativa, sta perdendo occasioni su occasioni nell'ambito dei tanti fondi messi a disposizione dal PNRR!

 

Cari cittadini ora che lo conosciamo bene nel 2024 possiamo evitarlo. 

Il Cittadino Governante

Associazione di Cultura Politica

Attualità
POLITICA 2023

 

 
Elezioni presidente Provincia
Il coordinatore della Lega teramana Jwan Costantini replica ai commenti post elettorali
 

GIULIANOVA, 1.2.2023 - Il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini è intervenuto questa mattina in merito alle dichiarazioni rilasciate dalla segretaria provinciale di Fratelli d’Italia Marilena Rossi, all’indomani dell’elezione alla presidenza provinciale di Camillo D’Angelo.

 

Costantini, in qualità di coordinatore della Lega, boccia senza appello le esternazioni della Rossi, che sulla stampa ha aspramente criticato l’appoggio a suo dire prestato dal Carroccio al candidato premiato dalle urne.
 

«La coordinatrice Rossi – sottolinea Costantini – è una signora simpatica e cortese. Con la stessa cortesia, la Lega la invita, per il futuro, a non esprimere giudizi affrettati e soprattutto a non occuparsi della politica messa in atto dagli altri schieramenti. Ciò che davvero non ci riesce di capire, leggendo i giornali, è come Fratelli d’Italia, che, con grande disinvoltura e in solitudine, ha sposato la causa di Azione e del Pd, si permetta oggi di dare lezioni al resto della coalizione. La segretaria Rossi, che, a giochi fatti, definisce Massimo Vagnoni “una brava persona”, è la stessa che, sul tavolo regionale, ha scartato la sua candidatura, preferendole un accordo con schieramenti lontani dall’area del centrodestra, vale a dire il Partito Democratico, Azione ed altre sigle trasversali. La Lega, che non ha chiesto conto di questa scelta, non può ora non meravigliarsi del fatto che proprio la Rossi venga a dettare le regole a casa d’altri. La Lega – precisa Costantini – ha scelto Massimo Vagnoni quale suo candidato e ha tenuto ferma, non contrattabile, questa posizione. Il sottoscritto, ragionevolmente, ha ritenuto di far convergere le preferenze degli iscritti al partito appunto su Vagnoni, e, nel rispetto degli amministratori “civici” e in virtù dei 6722 voti ponderati che nel 2022 lo hanno portato in consiglio provinciale, sulla figura, civica, di Camillo D’Angelo. Nessun doppio gioco, dunque, nessun cambio in corsa, come forse piacerebbe alla segretaria Rossi. Le nostre scelte sono state messe in atto nel segno della trasparenza e della lealtà con le persone, e non sarà certo la coordinatrice di Fratelli d’Italia a doverle e poterle giudicare».

 

Stesso discorso per Giulio Sottanelli, che ha definito “vomitevole” la presunta, nuova politica emersa con le ultime provinciali.

 

«Anche ad Azione – afferma Costantini – rinnoviamo il consiglio. Guardi tra i suoi e si faccia più di una domanda. Sentirlo benedire un progetto dove davvero convivevano tutto e il contrario di tutto, dove non c’è stato uno straccio di coerenza ideologica e morale, beh, questo sì, ci è parso nauseabondo. Allo stesso modo insopportabili le esternazioni di Paolo Gatti, frutto, probabilmente, della tipica frustrazione post- elettorale. Il voto espresso va rispettato, così come vanno rispettate le forze e la visione politica che, democraticamente, hanno imposto, su tutti, anche sulle successive chiacchiere morte, il nome e la storia di Camillo D’Angelo».

 

Ufficio di Staff

Comune Giulianova

 

  Testata giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della Stampa del tribunale di Teramo