Il Cittadino Governante:
«La spiaggia giuliese non è proprietà della Giunta
Costantini»
GIULIANOVA,
11.2.2023 -
Abbiamo appreso
che l’amministrazione comunale ha presentato agli
operatori balneari quello che il sindaco e l’assessore
al demanio hanno definito “il
nuovo Piano Demaniale Marittimo”.
Una notizia che
lascia sbigottiti perché:
1) I consiglieri di
opposizione non hanno avuto la documentazione sul punto.
2) La commissione
consiliare urbanistica non ha ancora vagliato il nuovo
piano, che pure riguarda una delle parti più pregiate e
delicate del nostro territorio.
3) Il Consiglio
Comunale non si è pronunciato in merito.
Forse Costantini e
i suoi ritengono che a Giulianova, con loro, è stata
instaurata la dittatura della maggioranza per cui fanno
quello che gli pare senza rispetto per le altre forze
elette dal popolo e per i necessari passaggi
istituzionali previsti in democrazia?
Come ha affermato
l’assessore Di Candido nell’incontro con gli operatori
turistici, la documentazione è pronta dal dicembre
scorso: per quale motivo non l’hanno consegnata nel
frattempo ai consiglieri comunali? Il tema del Piano
Demaniale Marittimo Comunale è complesso; va dato il
tempo necessario per poter studiare le proposte,
valutarle ed eventualmente elaborare, con spirito
costruttivo, proposte alternative e migliorative.
Soprattutto perché
da quello che abbiamo letto e ascoltato ci pare che il
rinomato arenile di Giulianova sia minacciato da
un’esagerata antropizzazione che rovinerà per sempre un
bene così prezioso come la sabbia del nostro litorale e
la stupenda vista mare giuliese.
Ormai è sentire
comune che Il turismo vincente è quello improntato alla
sostenibilità, non quello che distrugge i beni
ambientali e paesaggistici. Possibile che non è ancora
chiaro che col riscaldamento globale il livello del mare
salirà e aumenterà l’erosione delle coste? Di fronte a
questa tendenza nulla potrà il porto che finora ci ha
regalato più spiaggia. La saggezza amministrativa
risiede nel salvaguardare il più possibile la sabbia che
ancora abbiamo e che tale deve rimanere. Anche perché il
demanio marittimo è di proprietà pubblica ed è dovere di
ogni amministrazione tutelarlo come bene di tutti e per
le future generazioni.
Pare non sia così
per l’attuale amministrazione comunale che peraltro
annovera in Giunta due assessori in forte conflitto di
interessi sul tema del demanio marittimo (visto che le
loro attività insistono proprio sull’arenile del
lungomare monumentale), cosa che imporrebbe il dovere di
astenersi dal prendere parte a iniziative o decisioni
riguardanti tale tema.
Intendono,
Costantini e i suoi, proseguire con il solito
atteggiamento di chiusura, autoritario e lesivo dei
diritti dell’opposizione per imporre, senza confronto,
la propria distruttiva visione alla città?
E il Presidente del
Consiglio - che dovrebbe avere a cuore la tutela della
partecipazione consapevole di tutti i consiglieri -
intende svolgere correttamente il proprio ruolo?
Il nostro gruppo
consiliare torna a chiedere al presidente Francioni:
- La convocazione
della Commissione dei capigruppo per programmare i
lavori delle commissioni e del consiglio comunale come
previsto dal Regolamento del consiglio comunale.
- Tutta la
documentazione inerente la proposta del Piano demaniale
marittimo elaborata dalla maggioranza.
- La risposta alla
proposta (fatta il 14 dicembre scorso) di un’Adunanza
aperta del Consiglio Comunale per parlare dell’opera
pubblica “Quarto lotto della Teramo-Mare” come già ha
fatto il Comune di Roseto.
In mancanza di
risposte adeguate annunciamo sin d’ora che coinvolgeremo
la Prefettura, il Difensore Civico regionale e se
necessario anche il TAR ed il Ministero degli Interni.
Basta con questi atteggiamenti di prepotenza
istituzionale! Non si confanno alla tradizione
democratica giuliese.
Il Cittadino Governante
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