Franco
Arboretti, leader dell'associazione e medico
«La battaglia
contro il coronavirus si vince sul territorio»
News
GIULIANOVA 2020
Emergenza
Coronavirus
Cittadino Governante: «USCA,
mascherine chirurgiche e tamponi per tutti contro il
Covid-19»
GIULIANOVA, 6.4.2020 -
La pandemia
da Covid-19 in Italia è stata fronteggiata da un sistema
ospedaliero con circa 191.000 posti-letto per acuti (nel
1981 erano 530.000, tagliati progressivamente nel corso
degli anni) con pochissimi posti-letto di terapia
intensiva (all’inizio della pandemia poco più di 5.000,
mentre in Germania sono 28.000) e un Piano Pandemico non
aggiornato da anni e non attuato in parti fondamentali.
Risultato ad oggi: 15.887 decessi nella popolazione; 80
medici e 25 infermieri deceduti e oltre 12.000
contagiati nel personale sanitario.
Ciononostante le iniziative adottate per contrastare la
pandemia del Covid-19, soprattutto quelle decise il 9
marzo scorso stanno dando i primi frutti: si è arrestata
la crescita esponenziale dei primi giorni e attualmente,
dopo vari giorni di sostanziale stazionarietà, sta
iniziando una lenta decrescita che fa comprendere quanto
ci sia ancora da impegnarsi seriamente per ridurre fino
ad azzerare la presenza del virus.
Occorre quindi continuare
a restare a casa il
più possibile e uscire solo per esigenze sanitarie
urgenti, per svolgere i lavori autorizzati e per fare la
spesa, in questo caso rispettando le regole del Distanziamento
sociale.
Questo, oltre a lavare
spesso le mani con acqua e sapone,
è quello che possiamo e dobbiamo fare noi cittadini, ed
è decisivo: si calcola che finora le misure restrittive
adottate abbiano salvato la vita a circa 38.000 persone.
Ancora non si può abbassare la guardia perché basterebbe
poco per far schizzare di nuovo la curva del contagio
verso l’alto e vanificare tutto ciò che di buono siamo
riusciti a fare finora con grande sacrificio.
Ma non basta, vista la lentezza con cui si procede verso
la fine della pandemia, infatti secondo gli esperti per
ogni contagiato noto ce ne sono tra i 5 e 10
asintomatici che non sanno di esserlo ma che sono in
grado di diffondere il contagio. Essendo, ad oggi, i
casi positivi oltre 128.000 vuol dire che in Italia
potremmo avere in questo momento tra i 600.000 e
1.200.000 portatori di Covid-19 che possono contagiare
non sapendo di poterlo fare.
La battaglia quindi si vince sul territorio:
gli ospedali vanno tenuti pronti (ben organizzati, con
percorsi dedicati e protocolli procedurali razionali,
con il personale seriamente protetto) per i pazienti
che si aggravano ma non vanno utilizzati come primo
presidio. È un po’ quello che stanno facendo in Veneto
ed in Emilia Romagna - e che non hanno fatto in
Lombardia - con buoni risultati.
Occorre, quindi, rafforzare
e migliorare l’impegno sul territorio e questo è compito
dei decisori sanitari e politici che
devono far tesoro di quanto apprendiamo man mano dalla
cronaca locale e nazionale e dalla conoscenze
scientifiche.
Anche nella nostra Regione, nella nostra ASL, nel nostro
Comune è auspicabile che sul
territorio:
Vengano attivate al più presto le U.S.C.A.
(Unità Speciali di Continuità Assistenziale) previste
già nel DPCM 9 marzo 2020: sono équipe con medici e
infermieri che sul territorio, in raccordo stretto
con i medici di medicina generale (che le attivano),
vanno a visitare a domicilio ben protetti con tutti
i DPI previsti le persone sospette per infezione da
Covid-19. In questa maniera i pazienti vengono
tempestivamente individuati, seguiti sin dal primo
insorgere dei sintomi, trattati a domicilio o
ospedalizzati solo in caso di vera necessità con
beneficio per la loro salute, evitando l’inutile
sovraccarico degli ospedali, prevenendo l’ulteriore
diffusione del contagio.
Si estenda velocemente il controllo con i Tamponi
rino-faringei a tutto il personale sanitario
ospedaliero e del territorio per
la tutela della loro salute e per evitare ulteriore
diffusione del contagio (considerato l’alto numero
dei colpiti nel settore), ai
pazienti sintomatici e
ai loro
contatti,
e al personale
a rischio (cassiere,
volontari Protezione civile e Croce Rossa, Forze
dell’Ordine).
Vengano fornite al più presto le Mascherine
chirurgiche da far indossare a tutti vista
l’importanza che hanno nel proteggere gli altri
dall’emissione di droplets (goccioline di saliva) e
dal conseguente rischio di diffusione del contagio
Si effettuino i Test
sierologici non
appena saranno validati per la ricerca degli
anticorpi per individuare chi ha già contratto
l’infezione senza accorgersene e comprendere quanta
popolazione è protetta dagli anticorpi.
Ci sia un rispetto rigoroso delle misure
preventive nei luoghi in cui ancora si lavora.
Ed è auspicabile che negli
ospedali ci
siano:
Organizzazione ottimale e razionale negli
ospedali con percorsi ben individuati e alternativi per
i pazienti Covid-19.
Dispositivi di protezione individuale (DPI) (mascherine
FFP2 e FFP3, camici monouso, tute, occhiali,
copricapo, visiere, guanti, calzari) a disposizione
in quantità sufficienti per tutto il personale
sanitario ospedaliero e operante sul territorio (USCA,
118, MMG) che ne dovesse aver bisogno.
Allestimento negli ospedali regionali di un congruo
numero di posti di terapia intensiva.
Proponiamo infine
al sindaco Costantini, in aggiunta a quanto già fatto,
di:
Disporre che ci sia l’uso delle mascherine
chirurgiche da parte di tutti coloro che si muovono
in città rendendole
disponibili per tutti i cittadini: sono fondamentali
perché chi le indossa, se portatore sano, non
contagia gli altri. Quindi se tutti le indosseremo,
svilupperemo un’azione molto incisiva nel bloccare
la diffusione del contagio nella nostra città.
Far installare all’ingresso di tutti i supermercati
un distributore di gel
disinfettante per
igienizzare le mani prima di entrare.
Ottenere una razionale
organizzazione all’interno del nosocomio per i
pazienti Covid-19 con
percorsi distinti, protocolli procedurali razionali
e rispettati rigorosamente, sanificazione degli
ambienti ogniqualvolta si renderà necessario,
sufficiente disponibilità di tutti i DPI previsti
per medici e infermieri alla gestione quotidiana del
paziente ricoverato.
Adoperarsi perché siano effettuati i tamponi
rino-faringei a
tutti gli ospiti e agli addetti della Piccola
Opera Charitas e
della RSA
Cristal.
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