La storia
di Margarete Wagner e Ignaz Hain nella trasmissione “Il
Settimanale” di Rai 3
GIULIANOVA,
25.9.2020 -
Anche “Il
settimanale”, rotocalco della TGR che si occupa
d’attualità, inchieste e approfondimenti sui grandi temi
sociali, economici, ambientali e culturali, in onda
su RAI 3, sabato 26 settembre, alle ore 12,25, si
occuperà della vicenda di Margarete Wagner, morta a
Giulianova dopo aver seguito un internato ebreo-tedesco
in Italia. Il servizio della giornalista Roberta
Mancinelli ricostruisce la fuga dalla Germania nazista
di una giovane coppia tedesca: Ignaz Hain e Margarete
Wagner (nella foto)
Grazie alla
paziente e certosina ricerca storica del giornalista
giuliese, Walter De Berardinis, è stato ritrovato l'atto
di morte e le vicissitudini di una tedesca (cattolica),
Margarete Wagner, morta per malattia nel vecchio
ospedale civile “Maria Santissima dello Splendore” di
Giulianova, il 14 gennaio 1945 (per le autorità tedesche
dispersa nei bombardamenti degli alleati su
Francoforte). Per arrivare alla soluzione del caso,
visto che a Giulianova non esistevano sfollati della
Seconda Guerra Mondiale del centro-europa - De
Berardinis - ha consultato per corrispondenza diversi
archivi internazionali sulla deportazione degli ebrei:
Italia, Germania, Polonia, Stati Uniti d’America e
Israele. Successivamente, chiedendo aiuto allo storico
del campo d’internamento civile di Civitella del
Tronto, Giuseppe Graziani e al direttore e proprietario
del Museo “Nina” di Civitella del Tronto, Guido Scesi,
per sapere i motivi della presenza di una ragazza
tedesca nella cittadina teramana, è stata ritrovata la
sua borsa e i documenti lasciati 75 anni fa nella casa
che la ospitava come moglie di un ebreo tedesco
internato a Tossicia e Civitella del Tronto di nome
Ignaz Hain.
La Storia della
Coppia
Margarete Wagner,
cattolica, era nata a Francoforte sul Meno il 30 luglio
1907 da Heinrich Karl Wagner e Crescentia Petzenhauser,
era la 4° figlia di 6 (2 maschi e 4 femmine). Durante
l'ascesa di Hitler al potere si era fidanzata con un
giovane procuratore legale, Ignaz Hain, ebreo, nato a
Ulmach il 29 giugno 1902, da Moses Hain e Pauline
Schuster (anche lui figlio di 6). Con le leggi razziali,
la giovane coppia, si trasferisce a Milano il 17 marzo
1937, in Via Felice Casati, 13, quartiere Lazzaretto
(zona giardini pubblici Montanelli); 8 maggio in Via
Padova, 33 a Milano e subito dopo a Corso Buenos Aires,
18, per l'arrivo della compagna e fino all’arresto di
lui nell'agosto del 1940. A settembre, Hain, verrà
trasferito nel campo d'internamento di Tossicia (Teramo)
e successivamente a Civitella del Tronto (Teramo), dove
verrà raggiunto, in stato di libertà, dalla giovane
compagna Margarete (la permanenza a Civitella era
sporadica, in base alle autorizzazioni
che rilasciavano la Questura di Milano e Teramo). Nel
maggio 1944, l'uomo, prelevato dai tedeschi, verrà
condotto nel campo di smistamento di Fossoli (Carpi) –
Modena. Il 16 agosto 1944 verrà deportato ad Auschwitz e
poi il 25 gennaio 1945 a Mauthausen,
dove muore l’8 marzo 1945. La moglie, rimasta bloccata a
Civitella del Tronto, per i noti eventi bellici in
Italia e Germania, morirà per malattia nell’ospedale di
Giulianova il 14 gennaio 1945.
Da Walter De Berardinis
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