GIULIANOVA,
5.3.2020 -
Sono
due i titolari di stabilimenti balneari operanti
nel comune di Giulianova segnalati all’Autorità
Giudiziaria a conclusione dell’attività
ispettiva demaniale condotta dagli ispettori
della Guardia Costiera giuliese e dell’Agenzia
del Demanio di Pescara, con il supporto degli
uffici tecnici comunali.
La
segnalazione è scattata per l’accertamento a
cura degli ispettori di complessivi 500mq di
superfici demaniali per le quali si è
configurata l’abusiva occupazione e la
realizzazione di innovazioni non autorizzate.
Nello specifico, è stata accertata la posa in
opera di superfici interamente pavimentate non
contemplate nei titoli concessori in loro
possesso, e in un altro caso la realizzazione di
coperture strutturate su un’area che, viceversa,
era prevista essere totalmente scoperta,
impiegata così in modalità difformi da quella
assentite.
La predetta
attività conclude, di fatto, il ciclo ispettivo
condotto da Guardia Costiera e Agenzia del
Demanio nell’anno 2019 lungo l’intera costa
teramana, nell’ambito del quale sono stati
deferiti all’Autorità Giudiziaria 26
concessionari, a carico dei quali sono stati
contestati abusi su aree complessivamente
quantificate in 5.000 mq di pubblico demanio
marittimo.
Nel
contempo, il piano di controlli è già ripartito
per l’anno in corso, con la finalità di
garantire – senza stagionalità – il rispetto
delle norme che regolamentano l’utilizzo del
pubblico demanio marittimo, in favore di una
necessaria cornice di legalità.
«L’efficacia
dell’attività di controllo sul pubblico demanio
marittimo – afferma Claudio Bernetti,
Comandante della Capitaneria di porto di
Giulianova che sovrintende l’intera costa
teramana – trova massima espressione nella
collaborazione sinergica tra Guardia Costiera,
Agenzia del Demanio e Amministrazioni comunali.
Il contrasto agli abusi demaniali assume
carattere prioritario e strategico perché
rappresenta in primo luogo una forma di tutela
degli operatori onesti del settore, garantendo
nel contempo la corresponsione di canoni
rispondenti agli effettivi benefici che i
concessionari traggono dall’utilizzo di aree
pubbliche per lo svolgimento delle proprie
attività ricettive». |