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Vertenza BETAFENCE
Mercoledì 26 agosto giornata di sciopero ed assemblea
 

TERAMO, 25.8.2020 - Nella giornata di mercoledì 26 agosto, in concomitanza con lo sciopero indetto per l’intera giornata da FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo, alle ore 11 si terrà un’assemblea di tutte le lavoratrici ed i lavoratori della BETAFENCE di Tortoreto.

L’assemblea si svolgerà nello spazio che nelle settimane scorse ha visto animare il presidio che per l’intero mese di agosto ha impedito che venissero portati all’esterno i macchinari ed iniziasse il piano di delocalizzazione in Polonia previsto dalla proprietà.

Parteciperanno, oltre ai segretari generali teramani di FIM CISL e FIOM CGIL Marco Boccanera e Mirco D’Ignazio e di CGIL e CISL Giovanni Timoteo e Fabio Benintendi, anche i segretari regionali di FIM CISL e FIOM CGIL Domenico Bologna ed Alfredo Fegatelli. Le conclusioni saranno affidate a Valerio D’Alò e Claudio Gonzato rispettivamente componente la segreteria nazionale FIM CISL e funzionario del centro nazionale FIOM CGIL.

L’assemblea sarà l’occasione per condividere con lavoratrici e lavoratori i prossimi appuntamenti di lotta, a partire dalle iniziative che saranno organizzate per il prossimo 1° settembre in concomitanza con l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si discuterà, inoltre, dell’iniziale volontà aziendale, immediatamente respinta dalle organizzazioni sindacali, di attivare la cassa integrazione per COVID. Un’ipotesi che se fosse andata in porto sarebbe stata inaccettabile sotto tutti i punti di vista: non può essere pagata dalle collettività l’inesorabile riduzione delle attività con conseguente perdita di 155 posti di lavoro, per di più in un’azienda che nell’anno del COVID ha migliorato i suoi risultati di fatturato e bilancio.

 
 
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Venerdì 21 agosto presidio a Teramo e fiaccolata a Giulianova
 

TERAMO, 20.8.2020 - Venerdì 21 agosto sono previsti due appuntamenti di lotta per la vertenza BETAFENCE di Tortoreto.

La mattina, dalle 10.30, in concomitanza con un incontro che la delegazione sindacale avrà con la Prefettura, si terrà un presidio di lavoratori in largo San Matteo a Teramo.

La principale richiesta che verrà avanzata nel corso del confronto, sarà quella di sollecitare il Ministero dello Sviluppo Economico affinché l’incontro previsto per il 1° settembre avvenga in presenza.

Non è possibile discutere temi delicati e tecnici come il piano industriale, le logiche speculative dell’operazione, la delocalizzazione ed il futuro del sito produttivo, dallo schermo di un computer. Sarebbe troppo semplice per i rappresentanti della proprietà sottrarsi al confronto.

Lavoratrici e lavoratori sono persone in carne ed ossa e chi ha deciso che una speculazione vale più delle loro vite, deve almeno metterci la faccia. Così come va garantito il diritto, a chi rischia di perdere il posto di lavoro, di far sentire la propria voce con un presidio da tenersi davanti il Ministero durante l’incontro.

Alle 21, invece, in piazza del Mare a Giulianova, all’ingresso del molo nord del porto, le 155 fiaccole torneranno ad illuminare la richieste alla CARLYLE, il fondo di investimento proprietario di BETAFENCE di cui è responsabile italiano Marco De Benedetti, di rivedere le proprie scelte.

Un sito industriale con produttività e redditività così alte non può essere chiuso e sacrificato sull’altare di una speculazione finanziaria che darà benefici solo a investitori e manager che, in una fabbrica, non hanno mai messo piede.

La lotta per i 155 lavoratori della BETAFENCE e per i 150 dell’indotto va avanti, perché nessuno può essere lasciato indietro. Una lotta che dovrà coinvolgere tutte e tutti, cittadine e cittadini e rappresentanti istituzionali e politici del territorio che hanno a cuore il futuro della provincia e del Paese.

 
 
Martedì 11 agosto presidio di protesta dei lavoratori della Betafence sul lungomare di Tortoreto
 

TERAMO, 6.8.2020 - Martedì 11 agosto prossimo, alle 21, i lavoratori della BETAFENCE terranno un presidio di protesta sul lungomare Sirena di Tortoreto, all’altezza di via Carducci.

Per la prima volta la vertenza, iniziata il 29 luglio quando il gruppo PRÆSIDIAD  ha comunicato la volontà di chiudere il sito produttivo teramano e lasciare a casa 155 dipendenti, “uscirà dalla fabbrica”.

Dal 29, infatti, è subito partita la mobilitazione sindacale che dopo 3 giorni di sciopero ed una manifestazione pubblica, sta andando avanti con un presidio davanti lo stabilimento industriale, a difesa dell’occupazione.

Quella di martedì 11 sarà l’occasione per ribadire le motivazioni per cui tutto il territorio deve difendere l’occupazione in un’azienda storica che, grazie al lavoro ed alla fatica di operai ed impiegati, solo negli ultimi 5 anni ha fatto guadagnare più di venti milioni di euro alla proprietà.

Va quindi difeso il lavoro dei 155 dipendenti BETAFENCE, dei 150 lavoratori dell’indotto e va difesa l’idea per cui un’azienda che va bene e guadagna non può chiudere e delocalizzare. Deve essere l’impegno di tutto il territorio e deve diventare l’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico che non può consentire che questo accada.

Il presidio sarà anche l’occasione per ribadire alla politica che il tempo della solidarietà è finito: è arrivato il momento dei fatti concreti, è arrivato il momento di far di tutto per salvare la BETAFENCE.

 

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