Posti di lavoro a rischio
in provincia di Teramo a Carta Bianca su Rai Tre
TERAMO,
20.10.2020 - Filippo,
Francesco, Maria, Milva, quattro diverse storie,
accomunate dallo stesso timore: perdere il lavoro nei
prossimi mesi. Le storie di quattro lavoratrici e
lavoratori della provincia di Teramo, che potrebbero
essere le storie di migliaia di persone, questa sera
saranno raccontate, su Rai Tre, da Lorenzo Grighi nella
puntata di Carta Bianca di Bianca Berlinguer.
La
BETAFENCE, la VECO, l’ATR, le aziende dell’automotive,
le piccole realtà artigianali, ci raccontano ogni giorno
di persone che non sanno cosa accadrà nel loro futuro.
Se potranno ancora pagare i mutui con cui hanno comprato
casa o l’università con cui provano a costruire un
futuro diverso e migliore per i figli. Un’incertezza
che, in troppi casi, sta diventando minimo comun
denominatore delle vite di donne e uomini.
Quello
teramano non è certo l’unico territorio in difficoltà,
così come il settore metalmeccanico non è l’unico
colpito dalla crisi, quello che spaventa, però, è che
non si riesca a trovare una chiave di volta affinché i
lavoratori metalmeccanici teramani possano tornare
raccontare storie diverse. Storie di crescita, di
sviluppo, di redistribuzione. Storie che sembrano
consegnate alla memoria di una provincia che, fino a
qualche anno fa, poteva vantare eccellenze industriali
ed occupazionali e che nulla ha fatto per salvarle.
L’impegno
delle lotte sindacali continuerà ad essere quello per il
lavoro di qualità. Un lavoro che consenta, davvero, la
redistribuzione di ricchezze sempre più concentrate in
poche, e spesso avide, mani. Emblematica in tal senso la
vicenda BETAFENCE, dove una proprietà, rappresentata da
Marco De Benedetti, rampollo di una nota e ricca
famiglia di con interessi nei campi più importanti
dell’economia e del potere, non si preoccupa degli
effetti della scelta speculativa che sta portando avanti
con la chiusura del sito di Tortoreto ed il
licenziamento di 155 dipendenti.
Ma
altrettanto vale per la scelleratezza imprenditoriale
dell’ATR di Antonio Di Murro, o per l’assenza della
politica nella vicenda VECO in cui nessuno si preoccupa
di formare e ricollocare i 50 dipendenti parcheggiati in
cassa integrazione senza nessuna prospettiva diversa
dalla disoccupazione. Così come per il silenzio che
accompagna sempre la fine di aziende piccole e
piccolissime, che sommate insieme, però, producono i
numeri di una tragedia.
Per questo
continueremo a batterci, ovunque sarà possibile, per
dare spazio e voce alle storie delle metalmeccaniche e
dei metalmeccanici teramani, alle loro proteste ed alle
loro speranze.
Ed in
questo senso è di oggi l’incontro dei segretari
provinciali di FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo, Marco
Boccanera e Mirco D’Ignazio, con il Presidente della
Regione Marco Marsilio. L’incontro, al quale hanno
partecipato anche i consiglieri Dino Pepe ed Emiliano Di
Matteo, è stato utile per fare il punto sulla vertenza
BETAFENCE e condividere la necessità di sollecitare il
Ministero dello Sviluppo Economico affinché venga
convocato il prossimo incontro, anche alla luce
dell’impegno assunto dal Presidente del Consiglio
Giuseppe Conte nell’occasione della visita a Teramo.
Le segreterie provinciali
FIM CISL – FIOM CGIL
Teramo
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