«Alba Adriatica, auto dei
vigili sulla ciclabile: si alla sicurezza ma con mezzi
idonei»
TERAMO,
15.6.2020 -
E' dei giorni
scorsi la segnalazione, da parte di alcuni utenti della
ciclabile costiera di Alba Adriatica, della presenza,
sulla sede del percorso per ciclisti e pedoni, di auto
di pattuglia della polizia locale.
Il fenomeno, in
realtà, non è nuovo, giacché anche lo scorso anno i
mezzi motorizzati dei vigili urbani pattugliavano
regolarmente la pista ciclabile, e la cosa era stata
giustificata dall'esigenza di azioni anti abusivismo
commerciale, che, a detta di fonti del Comune, rendevano
indispensabile l'uso dell'automobile.
In tal senso
interviene anche FIAB TERAMO che sottolinea
«in tutta Europa,
ed anche in Italia, le forze di polizia utilizzano
efficacemente la bicicletta come mezzo di servizio.
Certo c'è bisogno di preparazione degli operatori e di
mezzi idonei, ma in molti contesti operativi la
bicicletta è molto più efficace di altri mezzi.
Meraviglia - continua FIAB - che proprio ad Alba
Adriatica la polizia locale non riesca ad istituire un
servizio di pattuglia in bici, proprio sulla pista
ciclabile costiera che, ricordiamo, fa parte di un
itinerario molto più ampio, che tra qualche anno
diventerà una delle più lunghe d'Europa».
In effetti tutti
gli altri comuni costieri hanno un servizio "velomontato"
di pattuglia, che opera sulle piste ciclabili, e non si
comprende perché proprio Alba Adriatica, che tra l'altro
è nella rete dei ComuniCiclabili di FIAB, non riesca ad
organizzarsi per evitare di occupare con mezzi a motore
il percorso ciclabile, fiore all'occhiello della
cittadina turistica rivierasca.
«Ci
auguriamo - conclude FIAB - che l'amministrazione
trovi una soluzione a quello che, a tutti gli effetti, è
un cattivo biglietto da visita. Tra l'altro i mezzi di
soccorso ed emergenza possono derogare al Codice della
Strada solo in situazioni di urgenza (art. 177 codice
della strada), e in caso di incidente tra ciclisti e/o
pedoni e mezzi della polizia locale potrebbe esserci più
di un problema di responsabilità per gli operatori
coinvolti».
Fiab Teramo
Presidente Gianni Di
Francesco
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