Mobilità: La FIAB ribatte
ai vertici ACI sulle nuove norme del Codice della Strada
TERAMO,
14.9.2020 -
In relazione alle
recenti dichiarazioni del presidente nazionale ACI,
riprese in gran parte dal presidente provinciale
dell’Automobile Club d’Italia, l’associazione FIAB
Teramo, aderente alla Federazione Italiana Ambiente e
Bicicletta e all’European Cyclists’ Federation,
sottolinea quanto segue:
Le dichiarazioni
del Presidente dell’Automobile Club d’Italia (ACI)
Angelo Sticchi Damiani – rilasciate in data 11/09/2020 a
Il Sole 24 Ore, riportate sulla pagina Facebook
dell’ACI e ribadite in un’intervista a Rainews24
– relative alle nuove norme inserite nel Codice della
Strada tramite il Decreto Semplificazioni, sono la
negazione di anni di impegni di tutte le varie
Istituzioni, ACI compresa, sul fronte della sicurezza
stradale.
In particolare il
Presidente Sticchi Damiani afferma che:
“[..] in certi
tratti è facile sforare i limiti (di velocità n.d.r.)
senza particolari pericoli. Ora per favorire le bici
e monopattini potrebbero proliferare zone 30, rischiamo
di multare tanta gente che va solo a 40”.
Questa
dichiarazione, oltre ad essere un insulto nei
confronti delle circa 3200 vittime e 240 mila feriti
falciati ogni anno sulle strade italiane dalla
violenza stradale e conduzione sconsiderata dei
veicoli a motore, rappresenta anche un indiretto
incitamento alla violazione delle leggi dello Stato in
materia di circolazione stradale.
Il signor
Sticchi Damiani è preoccupato per le multe agli
automobilisti, noi per la vita delle persone!
È statisticamente
dimostrato, infatti, che un adulto investito da
un’automobile a 40 km/h ha il 50% di probabilità di
essere uccisa, un bambino la quasi certezza. I limiti di
velocità sono presidi di sicurezza e vanno rispettati,
senza “se” e senza “ma”!!!
Anche il dott.
Carmine Cellinese, presidente Aci della provincia di
Teramo, è sulla stessa linea, arrivando chiedere un
confronto gli amministratori locali: il Sindaco e
Presidente Anci Gianguido D’Alberto, l’Assessore
al Traffico del Comune di Teramo Maurizo Verna,
il Presidente della Provincia Diego Di Bonventura
e il Consigliere provinciale delegato alla Viabilità
Lanfranco Cardinale, per affrontare la situazione
e coordinarsi “per evitare che la cosiddetta
‘semplificazione’ si traduca in una deregulation sulle
nostre strade”.
Il presidente
Cellinese, dimostrando tra l’altro di non conoscere la
nuova normativa, paventa che “la bicicletta possa
fare tutto: avere la precedenza su tutti, procedere in
senso di marcia opposto a quello dei veicoli, andare
appaiati e magari sorpassare. Questa sorta di
‘deregulation’ della mobilità ciclabile ha, secondo
noi, un forte effetto diseducativo: alle biciclette
tutto è permesso e, per conseguenza, anche ai
monopattini elettrici, che sono equiparati ai
velocipedi, mentre è evidente che, nella mobilità
metropolitana, l’anarchia non va assolutamente d’accordo
con la sicurezza stradale “. Peccato che i numeri
dicano che, piuttosto, è l’anarchia degli automobilisti
che mina la sicurezza stradale visto che i principali
responsabili dei sinistri sono proprio i conducenti di
autovetture, mentre l’utenza “debole” - pedoni e
ciclisti – sempre più ristretta in spazi angusti e
inadeguati, quando ci sono, deve sottostare alla
prepotenza degli automuniti.
Il rapporto
ISTAT sull’incidentalità nel 2019 ci dice che, tra le
cause più frequenti, si confermano la distrazione alla
guida, il mancato rispetto della precedenza e la
velocità troppo elevata (nel complesso il 38,2% dei
casi). Le violazioni al Codice della Strada risultano in
aumento rispetto al 2018; le più sanzionate sono
l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di
dispositivi di sicurezza a bordo e l’uso del telefono
cellulare alla guida; in aumento le contravvenzioni per
guida in stato di ebbrezza. Inoltre su 100 incidenti
stradali, 76 avvengono nei centri urbani abitati, 18 su
strade extraurbane e soltanto 6 in autostrada.
Di fronte a
questi numeri, e considerato che parliamo di vite umane,
che siano automobilisti, ciclisti o pedoni (come se
esistessero categorie a tenuta stagna) le dichiarazioni
del presidente Sticchi Damiani e del presidente Carmine
Cellinese sono gravissime perché tendono a
legittimare la prevaricazione e la violenza motoristica
sulle strade, l’eccesso di velocità e il superamento dei
limiti come un’infrazione priva di conseguenze, quando
sappiamo che, combinata con la piaga della distrazione,
è fonte di migliaia di morti e centinaia di migliaia di
feriti ogni anno.
La gravità di tali
affermazioni è esacerbata dal fatto che ACI è anche un
Ente Pubblico Associativo a cui lo Stato Italiano
riconosce alcuni compiti istituzionali nel settore della
circolazione stradale dei veicoli e che deve comportarsi
come tale, rispettando il diritto di tutti gli utenti
della strada, compreso il diritto a non essere
uccisi.
Pertanto la FIAB
Teramo, in memoria di tutte le persone uccise sulla
strada dalla violenza motoristica, nel rispetto del
dolore dei loro familiari, in solidarietà con le persone
rimaste ferite e spesso gravemente menomate, a nome dei
pedoni e ciclisti, primi utenti vulnerabili in strada, e
anche degli automobilisti che rispettano le norme,
chiede urgentemente un incontro con Provincia e Comune
di Teramo per attivare azioni per la sicurezza stradale
e per favorire la mobilità ciclistica e pedonale e le
immediate dimissioni del presidente dell’ACI, Angelo
Sticchi Damiani, e del presidente Carmine Cellinese, in
quanto palesemente non in grado di guidare, in ambito
nazionale e locale, un’Associazione che dovrebbe
tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Ricordiamo che non
esistono automobilisti, ciclisti e pedoni, ma persone,
che in diversi momenti della quotidianità, possono
assumere ruoli diversi, se sono alla guida di un’auto,
di una bicicletta o a piedi, e che l’ambiente urbano
deve garantire, in primis, la sicurezza degli utenti più
deboli, tutelando lo spazio pubblico come bene comune e
non come appannaggio esclusivo dell’AUTOMOBILE, mezzo
che deve essere uno strumento per una vita migliore, e
non un dispensatore di morte.
FIAB Teramo
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
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