Quarantenne arrestato per
tentato omicidio, lesioni ai poliziotti e detenzione di
droga
TERAMO,
8.8.2020 -
Momenti concitati nella mattinata di ieri 7 agosto per
il personale del Posto di Polizia Estivo di Alba
Adriatica che a seguito dei serrati servivi di controllo
del territorio, voluti dal Questore di Teramo De Simone,
lungo la costa teramana, traeva in arresto, in questo
comune, un quarantaduenne D. F. C. di Roseto degli
Abruzzi, il quale con il concorso dei familiari
aggrediva gli operanti e li colpiva con un paio di
forbici.
L’attività di polizia, in occasione della stagione
estiva, con particolare attenzione ai reati dello
spaccio e detenzione di stupefacenti, visto anche la
presenza importante di giovani ed adolescenti che più di
tutti “vivono la Movida”, dopo l’arresto della scorsa
settimana, sempre per il reato di spaccio, segna un
altro colpo alla comune criminalità.
Infatti personale dell’UPGSP, diretto dal Commissario
Patrizia Corvaglia, con la Volante Mare, nelle vicinanze
della stazione Ferroviaria, fermava l’uomo, appiedato,
che a seguito di un normale controllo, si mostrava da
subito insofferente e, con una mossa repentina, tentava,
invano di occultare un involucro, risultato poi
contenere 50 grammi di hashish. Si procedeva alla
perquisizione in Roseto degli Abruzzi, dove lo stesso
abita con la madre ed il fratello; è qui che l’uomo,
forte della presenza dei parenti, i quali sin da subito
aggredivano i poliziotti intervenuti, prima tentava più
volte di allontanarsi e poi cominciava a colpire gli
operanti con calci e pugni. Con fatica venivano
contenuti i suoi colpi anche perché i familiari si
interponevano con l’evidente scopo di sottrarlo alla
presa degli operanti. Sul posto in ausilio giungeva
altra pattuglia della Volante mare ed una del
commissariato di Atri. Nel frattempo pero l’arrestato
riusciva ad impossessarsi di un paio di forbici, poste
su un tavolo e con queste con una vera furia, colpiva in
più parti i due agenti che lo avevano arrestato. In
particolare cercava di colpire al petto uno dei due e
solo la prontezza di riflessi permetteva di disarmarlo e
di far cadere le forbici in terra. Nel parapiglia, il
quarantaduenne riusciva anche prendere un paio di
tronchesi e colpire l’altro agente, il tutto mentre i
parenti si adoperavano per sottrarlo alle manette.
Nell’abitazione, veniva trovato anche un fucile ad aria
compressa che insieme agli altri oggetti usati per
colpire gli agenti veniva sequestrato.
L’arrestato, che dovrà rispondere dei reati di tentato
omicidio, lesioni personali, resistenza a pubblico
ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanza
stupefacente, veniva tradotto presso la casa
circondariale di Rieti a disposizione dell’A.G., mentre
i congiunti venivano indagati in stato di libertà per
concorso nella resistenza a pubblico ufficiale e la
madre anche per il rifiuto di fornire le proprie
generalità.
Per i due poliziotti, si rendeva necessario ricorrere
alle cure mediche presso il locale nosocomio ove
venivano refertati per le lesioni subite.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
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