«Dopo
l’emergenza è necessario un impegno ancora maggiore
nella tutela dell’ambente»
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provincia 2020
Coronavirus Fase
2
WWF: «Guanti e mascherine
buttate dovunque e raccolta differenziata ridotta»
TERAMO,
22.5.2020 -
La pandemia causata
dal COVID-19 ha costretto il mondo a fermarsi:
fabbriche, scuole e uffici chiusi, traffico bloccato,
città vuote. Le specie selvatiche si sono riappropriate
di spazi prima occupati, l’aria è diventata più pulita,
le acque più limpide. Con la fine dell’emergenza e il
ritorno progressivo alla vita precedente dobbiamo fare
attenzione a non tornare anche alle cattive abitudine
del passato.
I dispositivi di
protezione individuale come guanti e mascherine, dopo
essere stati utilizzati, diventano rifiuti e devono
essere smaltiti correttamente per evitare che invadano
strade, marciapiedi e parchi. Peggio ancora quando
questi dispositivi vengono abbandonati in natura come
sulle spiagge o lungo i fiumi da dove arrivano in mare
diventando letali per tartarughe e pesci che li
scambiano per prede di cui nutrirsi.
Recentemente il WWF
Italia ha rilanciato una stima del Politecnico di Torino
che prevede per la Fase 2 l’utilizzo di 1 miliardo di
mascherine e mezzo miliardo di guanti al mese;
quantitativi elevatissimi che impongono un’assunzione di
responsabilità da parte di chi utilizzerà questi
dispositivi di protezione. Se anche solo l’1% delle
mascherine venisse smaltito non correttamente e
abbandonato in natura, questo si tradurrebbe in 10
milioni di mascherine al mese disperse nell’ambiente e
considerando che il peso di ogni mascherina è di circa 4
grammi questo comporterebbe la dispersione di oltre
40mila chilogrammi di rifiuti in natura.
«Anche
a Teramo vediamo che troppo spesso mascherine e guanti
vengono abbandonate per strada, nei parchi fluviali e
nelle altre aree verdi della città
- dichiara Massimo Fraticelli, responsabile rifiuti del
WWF Abruzzo -. È
un comportamento sbagliato che non ci fa onore. Come
cittadini ci siamo dimostrati responsabili nel seguire
le indicazioni per contenere il contagio restando a
casa, ora è necessario dimostrarsi altrettanto
responsabili nella gestione dei dispostivi di protezione
individuale che vanno smaltiti correttamente. Al tempo
stesso il Comune e la TEAM devono diffondere appositi
raccoglitori per mascherine e guanti nei pressi dei
supermercati, negozi, luoghi di lavoro e aree verdi».
Nei giorni scorsi
sono stati poi diffusi i dati sulla diminuzione della
raccolta differenziata in città.
«Questi
dati sono preoccupanti
- aggiunge Fraticelli -.
Teramo negli anni ha raggiunto una buona percentuale di
raccolta differenziata che però dobbiamo ancora
aumentare, puntando ai livelli di tante altre città
italiane virtuose. Registrare addirittura un decremento
non è un bel segnale. Così come è inspiegabile che vi
siano ancora persone che si ostinano a buttare i rifiuti
di tutti i giorni o gli ingombranti nelle strade
isolate, in fossi o lungo i fiumi. Questi comportamenti,
oltre ad essere socialmente incivili e ambientalmente
dannosi, rappresentano un costo per la collettività che
attraverso la TEAM deve poi sostenere la bonifica di
decine e decine di microdiscariche. Il Comune e la TEAM
devono mettere in atto tutte le azioni necessarie per
far tornare a crescere la raccolta differenziata e
impedire l’abbandono di rifiuti, attraverso il
miglioramento del servizio, opportune campagne
informative, ma anche sanzionando i trasgressori».
WWF
Teramo
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