WWF: «Vongolare nell'Area
Marina Protetta del Cerrano? Tutelare il tratto di mare»
TERAMO,
29.8.2020 -
Nei giorni scorsi sono
giunte diverse segnalazioni al WWF in merito alla
presenza di vongolare nel tratto di mare dell’Area
Marina Protetta Torre di Cerrano.
In particolare nella
giornata di ieri – venerdì 28 agosto – 6 vongolare in
azione di pesca sono state avvistate nel tratto di mare
tra la foce del torrente Calvano e la Torre di Cerrano.
È stata effettuata una segnalazione agli organi di
polizia competenti.
Attualmente ci si
trova in una fase di fermo biologico e le uniche
attività consentite sono state regolamentate escludendo
ovviamente il tratto di mare dell’AMP.
Nell’area è anche
presente un impianto di sorveglianza monitorato dalla
Capitaneria di Porto per cui dovrebbe essere facile
tenere sotto controllo il tratto di mare ricompreso
nell’AMP.
Come è noto l’attività
delle vongolare è vietata all’interno di tutte le aree
marine protette a causa del pesantissimo impatto che le
turbosoffianti utilizzate per questo tipo di pesca
determinano sul fondo marino che viene aspirato, arato e
completamente stravolto durante le attività di pesca.
La vicenda della pesca
illegale con le vongolare all’interno dell’AMP Torre di
Cerrano è una storia lunga che ha avuto anche diversi
passaggi davanti alla giustizia amministrativa alla
quale si è rivolto il COGEVO risultando sempre
soccombente nei confronti dell’Ente di gestione dell’AMP
e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare.
In tutte le sedi sia
amministrative (ad iniziare da ISPRA e Ministero) che
giudiziarie è stato sempre ribadito il divieto di
ingresso di vongolare turbosoffianti nel tratto di mare
ricompreso nell’AMP Torre di Cerrano che peraltro
riguarda solo 7 dei circa 130 km di costa abruzzese.
Negli anni passati
sono state molteplici le violazioni e più volte sono
state fatte segnalazioni alle forze dell’ordine. Negli
ultimi tempi il fenomeno si è molto ridotto ed è per
questo che si deve vigilare affinché queste violazioni
di legge non siano tollerate. Non si possono vanificare
in pochi giorni i risultati di conservazione che
dall’istituzione dell’AMP si sta raggiungendo nell’area
a favore della biologia marina che è sotto fortissima
pressione nel resto del mare abruzzese come in tutto il
Mare Adriatico.
Il divieto di pesca
peraltro rappresenta un vantaggio anche per gli stessi
vongolari: avere un tratto di mare tutelato permette una
riproduzione costante di vongole di ottima qualità che
poi si diffondono anche sugli altri tratti di mare dove
la pesca alle vongole è consentita.
Il WWF auspica
maggiori controlli da parte di tutti gli organi
competenti, a partire dall’AMP Torre di Cerrano che deve
continuamente stimolare le Forze dell’Ordine ad
effettuare verifiche puntuali e rapide, e un
comportamento responsabile da parte di tutti gli
operatori del settore.
WWF
Teramo
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