Le
associazioni: «Basta
con nomine “politiche”: si rispetti la legge. La scelta
ha ignorato il criterio della competenza»
News
regione 2020
Istituzioni
Ambientalisti: Contestata
la scelta di Dionisio alla direzione dell'Arta
PESCARA,
16.5.2020 -
Da Italia
Nostra, WWF, Legambiente, LIPU, Pro Natura, Marevivo,
Miladonnambiente, Ecoistituto Abruzzo e Majellane
riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
stampa congiunto:
Le scriventi Associazioni esprimono la più ferma
contrarietà rispetto alle procedure per la nomina
effettuata dal presidente della Regione, Marsilio,
dell’avv. Maurizio Dionisio alla direzione generale
dell’ARTA Abruzzo.
Queste le motivazioni:
Il nominato non ha i prescritti requisiti di competenza,
ma solo quelli di fedeltà alla parte politica che lo ha
designato; infatti Dionisio non è stato mai
precedentemente nominato direttore generale dell’ARTA,
come impropriamente riportato da diversi organi di
informazione. Egli fu nominato “commissario” dell’ARTA
dal 2000 al 2005 dal Presidente Giovanni Pace, alla cui
elezione Dionisio aveva contribuito con una propria
lista elettorale. Di quest’esperienza non possiamo non
ricordare la gestione della situazione rischiosa
creatasi nei Laboratori del Gran Sasso, dell’incidente
di sversamento di sostanze nel fiume, del successivo
sequestro; l’intervento dell’ARTA e del suo Commissario
non seppero in alcun modo prevenire, né evitare tale
situazione.
Da allora il
modello della nomina politica è costantemente prevalso
nell’individuare i direttori,
diventando prassi
seguita da tutte le Giunte regionali succedutesi, di
destra e di centrosinistra, seppur con i dovuti
distinguo su scelte più o meno fortunate.
Questo non è accettabile anche alla luce del percorso
normativo stabilito per elevare il livello delle
direzioni delle Agenzie italiane.
La Legge 28 giugno 2016, n. 132 che disciplina la
“Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione
dell'ambiente”, all’art. 8, fissa i requisiti del
direttore generale dell'ISPRA e delle agenzie regionali;
essa stabilisce, al riguardo, che i direttori generali delle
agenzie sono nominati , secondo le procedure previste
dalla legge, tra soggetti di elevata professionalità
e qualificata esperienza nel settore ambientale e
che presso l'ISPRA è istituita un'anagrafe
dei direttori generali dell'ISPRA stessa e delle
Agenzie, contenente le informazioni sui requisiti
professionali e sulla retribuzione dei medesimi.
L’ARTA, infatti, non ha bisogno di una guida politica
che ne determini l’azione: i suoi compiti di vigilanza e
controllo, di consulenza tecnica, di monitoraggio e
diffusione dati sull’ambiente sono fissati precisamente
dalle leggi di settore. Eventuali indirizzi su compiti
aggiuntivi da svolgere provengono dalla Regione che ne
assicura il finanziamento.
Per questo non si prevede un Consiglio di
amministrazione che ne guidi la politica né un
Presidente politico. Chi lo dirige, invece, deve essere
persona con effettive competenze nelle materie
ambientali, che sappia organizzare e gestire
tecnicamente l’Agenzia e rappresentarla adeguatamente
verso l’esterno, in Abruzzo e in Italia, perseguendo
efficienza ed efficacia tecnica. Come parallelo si pensi
ad un primario ospedaliero: un dirigente generale del
suo reparto, che deve saper entrare nel merito di tutto
quello che si fa. Se avessero nominato primario, nel
nuovo reparto COVID-19, un avvocato avremmo registrato
le più vibranti proteste.
Le scriventi Associazioni a questo “ritorno alla
normalità” non ci stanno.
È possibile che nel nostro Paese sia così complicato
premiare la meritocrazia e individuare figure
professionali idonee con “competenze specifiche”
direttamente documentate e documentabili dal curriculum
e dalle pubblicazioni? Cioè, di elevata professionalità
e qualificata esperienza nel settore ambientale?
Le scriventi
Associazioni si rifiutano di accettare questa prassi epretendono
il pieno e sostanziale rispetto dei criteri di nomina
fissatidalla
Legge, nell'interesse dei cittadini e per un'Agenzia
dell'Ambientedotata
di direzione autorevole e credibile, risorse e
attrezzature necessarie e la considerazioneche merita di
fronte alle emergenze locali e globali, dettate
dall’emergenza pandemica e climatica.
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo