«L'Asp 2 di Teramo ha
iniziato la svendita del suo patrimonio immobiliare»
PESCARA,
15.11.2022 -
Dall'UGL di Pescara riceviamo e pubblichiamo il seguente
comunicato:
“È
ufficialmente partita la maxi-svendita del patrimonio
immobiliare dell’Azienda Agricola ‘Orfanotrofio
Femminile Domenico Ricciconti’, la società partecipata
controllata dalla Asp 2 della provincia di Teramo quale
socio unico. Prima la cessione a prezzi stracciati di un
capannone di contrada Cona, valutato dall’Agenzia delle
Entrate 400mila euro, e svenduto ad appena 229mila euro;
ora è la volta di un appezzamento di terreno di 15
ettari, situato a Cellino Attanasio, che nella delibera
del Direttore Gabriele Astolfi, consigliere comunale ad
Atri, è stato già bollato come ‘improduttivo e
antieconomico’, una premessa mortificante che
sicuramente farà calare il prezzo dell’offerta,
nell’interesse di chi eventualmente vorrà acquistare, ma
non certo dell’Ente pubblico che, in teoria, dovrebbe
valorizzare le proprietà per incassare risorse utili. È
evidente che siamo dinanzi all’ennesima vicenda che
porteremo all’attenzione della Corte dei Conti e degli
altri Organismi competenti per capire quali siano le
intenzioni di una governance politica che continua a
mostrare falle ingiustificabili”.
È
la segnalazione che arriva dal Segretario Ugl Armando
Foschi in merito alle ultime delibere e determine varate
dalla governance politica e amministrativa della Asp 2 e
delle sue controllate.
“A
segnalare le ultime svendite messe in atto in tutta
fretta dalla Asp 2 sono stati i cittadini di Atri che
considerano l’azienda ‘Ricciconti’ un patrimonio di
valori del territorio e che ora rischia di essere
spogliato da una gestione che, evidentemente, ha bisogno
di liquidità, forse, facile supporre, per fronteggiare
il mutuo da un milione di euro contratto con Banca
Prossima per pagare le normali attività, e in trattativa
per un ulteriore mutuo da un altro milione di euro – ha
snocciolato il segretario Ugl Foschi -. Ma se sulle
motivazioni di tali svendite possiamo solo fare ipotesi,
seppur legittime, restano i fatti. Nelle scorse
settimane abbiamo seguito a distanza la svendita
all’asta del capannone di contrada Cona, peraltro una
rimessa-magazzino accatastato come agricolo per la
rimessa del grano, e che invece è stato ceduto da tempo
in affitto a un artigiano che lo ha utilizzato come
falegnameria, non sappiamo se legittimamente o meno. Il
valore dell’immobile secondo l’Agenzia delle Entrate era
pari a 400mila euro, e invece è stato svenduto a soli
229mila euro, prezzo stabilito in seguito a una perizia
commissionata dalla stessa Asp 2, la quale stranamente
però, anziché eventualmente sopravvalutare il patrimonio
che decide di mettere sul mercato, ovviamente procede
dopo che un perito di sua parte lo ha inspiegabilmente
svalutato, superando anche le stime pure critiche
dell’Agenzia delle Entrate. Strana coincidenza, il
capannone è stato venduto all’unico offerente in gara,
ovvero lo stesso artigiano che già occupa la struttura
con una falegnameria. Fra l’altro, sino a oggi, non
abbiamo trovato traccia di una delibera o determina o di
un qualunque atto istituzionalmente valido e tipico con
cui la governance politica della Asp 2 o anche
l’amministratore unico della Srl abbiano deciso come
utilizzare i 229mila euro incassati dalla vendita,
procedura, quest’ultima, obbligatoria e prevista in
maniera specifica dal dirittoamministrativo. A
sollevare le preoccupazioni del territorio, già
perplesso dinanzi alla prima operazione – ha
proseguito il segretario Ugl Foschi - è ora la
svendita annunciata di un terreno di 15 ettari situato a
Cellino Attanasio che nell’avviso firmato dal direttore
della Asp 2 Gabriele Astolfi, ex sindaco di Atri e oggi
consigliere comunale, è stato squalificato come terreno
‘scarsamente produttivo, del tutto scollegato sia dal
punto di vista aziendale che dal punto di vista
geografico dal resto dell’azienda agraria, risultando
così la conduzione antieconomica’. Peccato che fino
all’estate 2022 quello stesso lotto sia stato coltivato
con profitto, sia in maniera diretta sia con la formula
del conto terzi, procedure che hanno permesso
all’Azienda di incamerare economie e una quota di
contributi da parte dell’Unione Europea. Ovviamente
attendiamo di conoscere le sorti del secondo bando,
senza nascondere le perplessità istituzionali visto che
mai è successo prima d’ora che un Ente pubblico o una
controllata svalutassero i propri immobili prima di
immetterli sul mercato, non si comprende chi possa avere
interesse ad acquistare 15 ettari di ‘un terreno
improduttivo e antieconomico’ per confessione dello
stesso venditore. Ma soprattutto riteniamo
indispensabile accendere un faro sulle operazioni
immobiliari improvvise e ingiustificate di un’azienda
pubblica che a oggi conta proprietà anche nei comuni di
Cellino, Bisenti, Arsita, Castilenti, Silvi, Pineto e
Giulianova. Ricordiamo che in capo alla Asp 2, e della
sua controllata, esiste un piano di dismissioni
approvato dalla Regione Abruzzo, ma che lo stesso risale
al 2017 e non è stato mai modificato, nemmeno in vista
delle imminenti cessioni, documenti e considerazioni che
meritano l’attenzione della Corte dei Conti”.
Armando Foschi
Segretario UGL
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