FIRA e Confindustria
Abruzzo: «Agire subito su caro-energia e carenza materie
prime»
PESCARA,
15.3.2022 -Nei giorni scorsi il
presidente di Fi.R.A.,
Giacomo D’Ignazio,
ha visitato l’azienda marsicana Fama
Plast,
guidata da Marco
Fracassi,
presidente di Confindustria Abruzzo.
La visita a questa
eccellenza dell’industria abruzzese ha creato
l’occasione per un intenso scambio di idee tra i due
presidenti in merito ai preoccupanti effetti che lo
scontro tra Russia e Ucraina sta creando
sull’approvvigionamento delle imprese e sulla spinta
verso l’alto dei prezzi di materie prime ed energia.
D’Ignazio e Fracassi
si sono trovati pienamente d’accordo sull’urgenza di un
potenziamento delle misure adottate dal Governo, sia sul
piano congiunturale per affrontare gli impatti
devastanti del caro-energia, sia su quello strutturale
per incrementare la capacità di resistenza del sistema
produttivo di tutta l’Italia, a cui occorre dare
maggiore stabilità con misure di sostegno di una durata
che guardi ad almeno uno o due anni.
Nel 2022 i
prezzi di elettricità e gas, già
altissimi, hanno continuato a crescere con un aumento
ulteriore di circa il 400%,
rispetto ai prezzi di febbraio 2021. Contemporaneamente
è cresciuto il numero dei settori costituiti dalle
cosiddette aziende energivore, ossia ad altissima
intensità energetica che rischiano di bloccare o stanno
bloccando temporaneamente la produzione, come le
cartiere, le aziende chimiche, quelle che lavorano la
ceramica, il vetro e il cemento, ma ad essere
danneggiate sono anche quelle che lavorano le materie
prime provenienti dai territori in guerra, come
l’agricoltura per la mancanza di fertilizzanti.
«L’Italia oggi sconta decenni di politiche energetiche
sbagliate
- ha detto il presidente di Fi.R.A. -,
ora non possiamo che affrontare la situazione con misure
straordinarie che incidano velocemente sull’oggi delle
imprese e lavorare da subito su un progetto di
transizione che tolga il nostro Paese da questa
situazione di grande dipendenza dall’estero. Anche nella
nostra Regione, tutti dobbiamo collaborare per il bene
del sistema imprenditoriale abruzzese e per
salvaguardare le nostre eccellenze. Anche noi siamo
pronti a fare la nostra parte, lavorando affianco della
Regione Abruzzo nella formulazione della programmazione
regionale, perché siano studiati e messi a disposizione
delle imprese tutti gli strumenti e le risorse
necessarie per attutire innanzitutto gli effetti dello
shock energetico attuale, ma anche per affrontare la
problematica con operazioni più a lungo termine».
«Gli
effetti di questa situazione
- ha ribadito Marco Fracassi -
preoccupano non poco le imprese abruzzesi visti gli
impatti negativi sull’andamento della propria
produzione. Le indagini sulla fiducia delle aziende
manifatturiere, che il nostro sistema sta facendo,
rilevano un rallentamento della crescita e soprattutto
attese pessimistiche sulle prospettive economiche. Una
situazione partita già prima dello scoppio del conflitto
bellico, infatti, già a fine 2021 l’impatto del
caro-energia sull’attività economica aveva causato una
forte riduzione produttiva dell’industria e gli
imprenditori sono oggi sempre più preoccupati».
FIRA spa Abruzzo
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